A Saronno chiude dopo un decennio di attività l’associazione “Amici della Cassina”
Cessa definitivamente le attività l'associazione Amici della Cassina, fondata nel 2009 da un gruppo di amici con l'obiettivo di promuovere attività di volontariato sociale
A Saronno chiude dopo 11 anni di attività l’associazione di volontariato “Amici della Cassina”. Venne fondata nel 2009 da un gruppo di amici residenti nel quartiere Cassina Ferrara, con l’obiettivo di diventare «l’anima e la coscienza» di quella porzione di città. Aveva la sua sede presso il Centro Sociale di Cassina Ferrara e proprio da lì, con gli incontri del martedì sera, i membri organizzavano iniziative e proposte per la popolazione.
Stella polare dell’associazione è sempre stato il principio «convincersi e comportarsi come se nessuno ci sia estraneo», cercando di applicarlo proprio a partire dal quartiere di residenza. Sono così tantissime le attività assistenziali e sociali promosse da Amici della Cassina negli anni, dall’organizzazione di corsi di alfabetizzazione informatica, di serate a tema all’offerta di assistenza diretta a chi ne aveva bisogno.
«Abbiamo cercato di essere utili, di occuparci delle persone che avevano necessità di spostarsi ma non avevano i mezzi, per portarle al Cup o alle visite in ospedale, dal medico, a fare la spesa o accompagnare i bimbi a scuola perché i genitori non potevano – racconta Maria Grazia Gasparini, membro del consiglio direttivo -. I nostri soci preparavano il presepe, preparavano il vin brulè alla Vigilia di Natale, aiutavano nelle feste di primavera e di autunno a servire al Centro Sociale i piatti lùmbard, che il socio/chef Sergio Ventura e il suo staff preparavano e il Centro Sociale si univa a noi per gli allestimenti e i servizi. Volevamo essere un collegamento tra l’amministrazione comunale e le necessità oggettive del quartiere».
Ingredienti fondamentali dell’attivismo dell’associazione sono stati negli anni lo zelo e la passione dei soci fondatori nel mettersi a disposizione della comunità. Tuttavia anche Amici della Cassina, come molte associazioni oggi, ad un certo punto ha dovuto fare i conti con la mancanza di nuovi soci e la difficoltà a portare avanti tutte le attività contando solo sulle forze del ristretto gruppo dei soci fondatori: «L’impegno che avevamo per sostenere i nostri progetti è venuto a mancare, anche per logiche esigenze di sicurezza che prevedono di limitare spostamenti e incontri – scrive il presidente Angelo Lattuada -. Questo ha portato alla sospensione e, in certi casi, all’annullamento di tutte le attività previste dalla nostra Associazione. È con grande rammarico che siamo stati costretti a prendere la dolorosa decisione di sciogliere la nostra attività. Ringrazio tutti i componenti del Consiglio per il clima di grande collaborazione e condivisione che ha permesso in questi anni di dare il via ad una serie di iniziative importanti per lo sviluppo della nostra Associazione e mi conforta essere riuscito a concretizzare molti, se non tutti, gli obiettivi che ci eravamo proposti».
Con la chiusura dell’associazione cessa anche la pubblicazione de “L’Aria che tira… in Cassina”, il periodico di informazione locale interamente dedicato al quartiere. 6.000 le copie distribuite ogni anno gratuitamente dal novembre 2012 per raccontare e informare i cittadini sui fatti e le novità della Cassina. Ed è proprio nell’ultimo numero del giornale, pubblicato lo scorso ottobre, che l’associazione comunica ufficialmente la cessazione delle attività. «Siamo rimasti in pochissimi a presiedere a tutto ciò – scrive Maria Grazia Gasparini – ,e questi pochi a parte il Presidente Angelo Lattuada e sua moglie Ornella, non sono più giovani e abbiamo problemi legati alla vita famigliare, alla salute, ai nipoti e quindi è sempre più difficile dare la disponibilità di tempo e di lavoro. Il Covid ha dato poi la spintarella finale e quindi cari Soci, cari Amici e cari lettori, questo è l’ultimo numero del giornale. Sicuramente abbiamo dimenticato qualcuno e ce ne scusiamo ma in 8 anni ne abbiamo viste tante di persone e speriamo, che almeno nella memoria si resti per un po’».
«Oggi il sipario sembra chiudersi definitivamente sulla scena degli Amici della Cassina ma qualcosa resta – scrive Marco Fusé, ex presidente dell’associazione – Nella memoria ma soprattutto nel messaggio: ritrovarsi Amici per vivere bene il nostro bel quartiere».
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
lenny54 su Entrano in vigore le nuove tariffe "metropolitane", Saronnese e Busto più vicine a Milano
Felice su Fucile d'assalto e mitragliette nella casa dell'ex ispettore di Malpensa
lenny54 su In vendita casa Bossi, villa simbolo della "Lega di una volta"
lauralaura su Ospedali troppo caldi: la Regione comprerà i condizionatori
gcbiakmw su Lo spinello fa male
Rita Campiotti su Torna IceOut, qual è la vostra gelateria preferita?
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.