Da lunedì si passa alla Didattica a distanza, così si preparano le scuole
A distanza di un mese dall'inizio delle lezioni, gli istituti vivono una nuova fase: da lunedì si passa al massimo di lezioni online
Ad un mese dall’inizio della scuola, gli istituti scolastici si preparano ad una fase nuova: da lunedì 26 ottobre scatta il potenziamento della didattica a distanza, con l’obbligo per le scuole di attrezzarsi quanto prima.
Da Luino al Legnanese, passando dalle zone di Varese e Gallarate, i dirigenti scolastici sono tutti al lavoro per ripartire con le nuove modalità, emerge qualche criticità (soprattutto sul versante della connettività) e qualche perplessità verso la scelta condivisa da Regione e Ministero della Salute e di cui il presidente della Lombardia Attilio Fontana si è assunto piena responsabilità.
L’obbligo di didattica a distanza non è applicato a quei corsi che prevedono attività laboratoriali: una possibilità che lascia qualche margine di manovra per gli istituti tecnici, rispetto ai licei.
Didattica a distanza, al liceo di Varese in classe solo i professori
«Da noi c’era già un’alternanza tra scuola in presenza e DAD: due settimane l’una, una settimana l’altra» spiega Enzo Laforgia, docente al liceo classico Cairoli e consigliere comunale. «Lunedì ci ritroveremo in una situazione un po’ paradossale, seguendo ciò che obbliga l’ordinanza di Fontana: tutti gli studenti saranno a casa, ma tutti i docenti avranno l’obbligo di andare a scuola, e fare lezione da lì. Ma non siamo affatto sicuri che la connessione del nostro istituto sia in grado di reggere cosi tante lezioni contemporaneamente. E immagino non sia nemmeno un problema solo nostro. Il testo dell’ordinanza crea poi un sacco di problemi: da una parte obbliga a fare lezioni a distanza, con le modalità definite “professori a scuola, studenti a casa”. Poi permette i laboratori in presenza. Infine, estende l’obbligo solo agli istituti scolastici che sono già nelle condizioni di farlo. Ma è mai possibile che la Regione, prima di scrivere questo testo, non potesse lei stessa accertarsi di quante scuole erano in grado di sostenerlo?»
Didattica a distanza: l’Isis Keynes di Gazzada Schianno
L’Isis Keynes di Gazzada Schianno, ha circa 900 studenti, molti dei quali vengono da paesi limitrofi e si spostano con i mezzi. Nelle prime settimane l’istituto, per cercare di scongiurare momenti di affollamento all’interno della scuola, aveva predisposto una settimana in presenza ed una settimana a casa, in autonomia, ma non sono mancati problemi con la didattica a distanza, come segnalato da diversi genitori.
“Dal 26 ottobre al 13 novembre 2020 tutte le lezioni saranno svolte a distanza da tutti gli studenti, indipendentemente dal turno loro assegnato”. Dunque una chiusura che si annuncia completa. Qui l’articolo dedicato.
Le scuole di Luino passano alla didattica a distanza e fanno i conti con la connettività
Erano partite col 50% delle lezioni a distanza a metà settembre e ora le scuole superiori di Luino – il liceo Sereni (foto) e l’Isis Carlo Volontè – da lunedì cominceranno con la didattica in remoto per tutti gli alunni. Unica eccezione, le classi del triennio dell’istituto tecnico per le quali sono previste alcune ore di lezioni in presenza in laboratorio. Sotto la lente ora le condizioni della rete: troppe connessioni contemporanee metteranno a dura prova i sistemi di trasmissione e non è escluso che alcuni docenti verranno autorizzati a lavorare da casa.
Didattica a distanza: ecco come funzionerà da lunedì al liceo Crespi di Busto Arsizio
La dirigente del liceo Daniele Crespi di Busto Arsizio, Cristina Boracchi, è appena uscita da una riunione provinciale nella quale si è fatto il punto della situazione per quanto riguarda le scuole superiori e la didattica a distanza: «Tutti abbiamo capito e vediamo dai numeri che la situazione è diventata effettivamente più complicata. Una pausa di riorganizzazione con una revisione del sistema dei trasporti ci può stare. Non siamo contenti perché molte cose si potevano fare prima e i nostri ragazzi non sono sempre stati attenti al di fuori dell’ambiente scolastico. Ritengo però importanti le parole del governatore che ha dichiarato di volersi attivare sul tema dei trasporti in questo momento di pausa. Senza fare terrorismo è utile fare uno stop anche per mettere a punto qualche accorgimento sulla comunicazione Ats-scuola-genitori in caso di contagi». Non tutte le scuole sono pronte al 100%.
Qualcuno potrebbe avere problemi di connettività che si cercherà di risolvere in breve tempo. Qualche classe resterà in presenza (pochi casi e poche scuole della provincia) tra cui anche il liceo Crespi: «Abbiamo qualche problema di connessione nella sede distaccata di piazza Trento e Trieste. Le prime (dieci classi in tutto) continueranno ancora ad andare in presenza per circa una settimana in attesa di risolvere il problema di connessione, in modo da poterli anche formare sui sistemi utilizzati dall’istituto per la Dad».
Didattica a distanza e laboratori a scuola al Falcone di Gallarate, scuola di “pendolari”
All’istituto Falcone di Gallarate la “struttura” di alternanza tra didattica in presenza e didattica a distanza è già definita, ma ora le ore a distanza aumenteranno. Il Falcone – soprattutto nell’indirizzo Alberghiero – ha una alta percentuale di studenti-pendolari, che arrivano anche dalle province vicine, «dal Comasco e dal Milanese»: sono circa 900 su 1400 gli studenti che arrivano con mezzo pubblico.
«Per noi non cambia molto: avevamo già strutturato una didattica articolata tra presenza fisica e Dad» spiega il dirigente Vito Ilacqua (nella foto al primo giorno di scuola, a settembre). «Abbiamo messo in atto delle varianti per aumentare le ore a distanza: alcune classi verranno un giorno o due in presenza per le attività di laboratorio, mentre negli altri giorni si farà didattica a distanza». In questo primo mese le classi facevano 24 ore settimanali in presenza su 32 totali, da lunedì invece si passerà a 12 ore in laboratorio su 32, tranne che per le classi prime che faranno 6 ore su 32.
In questo primo mese la scuola ha anche risolto ulteriori problemi di trasporti, in particolare concordando con Ferrovie Nord Autoservizi alcune modifiche alle corse da zone poco servite.
A Saronno valutazioni diverse sul ritorno alla didattica a distanza: a
Il ritorno alla didattica a distanza in percentuali massicce è oggetto di valutazioni diverse da parte dei dirigenti delle scuole di Saronno, tra timori di alienazione degli studenti e tentativo di trovare un aspetto positivo in questa nuova, comunque poco gradita fase. In ogni caso: tutte le scuole si preparano. Qui l’articolo completo
Da lunedì 26 ottobre didattica a distanza anche nelle scuole di Legnano e del Legnanese
Anche le scuole superiori di Legnano e del Legnanese sono pronte per ripartire, da lunedì 26 ottobre, con la didattica a distanza, sistema che hanno già avuto modo di rodare negli ultimi mesi prima dell’estate. Già da una settimana il liceo Galilei alterna la didattica a distanza con quella in presenza: a rotazione 28 classi seguono le lezioni da casa, 28 dai banchi, rispondendo così al primo invito di Regione Lombardia. Da lunedì, invece, per tutti sarà applicata la scuola a distanza. Fanno eccezione alcune classi del tecnico e del professionale dell’Isis Bernocchi che, dal 4 novembre e per non più di due giorni e mezzo la settimana, potranno frequentare le ore di lezioni in presenza in laboratorio. La preside Annalisa Wagner è convinta che non siano le scuole i luoghi del contagio e teme l’effetto boomerang dell’ordinanza regionale.
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