Legnano calcio, il presidente Munafò: “Cambiamo il protocollo oppure sospendiamo il campionato”
Dopo il rinvio di una terza gara del Legnano, il presidente Munafò chiede di rivedere il protocollo: Non stiamo giocando ad armi pari"
«Si sospende il campionato oppure si cambia il protocollo anticovid, perchè non si gioca ad armi pari». Così, oggi, venerdì 9 ottobre, Giovanni Munafò, presidente lilla dopo la decisione dell’ATS Milano Ovest di fermare la squadra lilla fino a settimana prossima e costringendola al rinvio anche della trasferta di Lavagna, dopo aver già fatto rinviare altre due gare, quella a Chieri e l’altra in casa con il Gozzano.
«Stiamo vivendo un periodo molto particolare e, sicuramente, la salute va posta come priorità assoluta. Ma così è difficile fare sport. Il protocollo, con il rinvio della partita con la Lavagnese, ha dimostrato ancor più di non funzionare. Noi seguiamo tutte le disposizioni, ma poi l’ATS può sospendere le partite e tenere un gruppo di giocatori isolato per 14 giorni. Come possiamo non allenarci da due settimane e rientrare improvvisamente in campo contro una squadra che si è allenata regolarmente?».
Campionato falsato? Munafò ha le idee chiare: «Certo, ci sono formazioni che hanno giocato sempre e altre che sono entrate in campo, come noi, una sola volta. Credo che noi torneremo a giocare domenica 25 ottobre con la Castellanzese, in una situazione squilibrata dal punto di vista della preparazione. Siamo fermi da una settimana e lo saremo anche la prossima, poi dovremo fare i tamponi alla fine della quarantena, mercoledì 14. E’ evidente, il protocollo non regge».
Martedì 13 ottobre, Munafò ha convocato un consiglio straordinario, per valutare con tutti i collaboratori la situazione anche perchè dalla Lega nazionale dilettanti non è mai pervenuto alcun aiuto promesso, creando ulteriore confusione nell’ambiente: «Finchè non ci sarà un protocollo chiaro e praticabile, con cui società Lega e ATS possano collaborare con ruoli ben chiari, non se ne esce. E qui faccio io una domanda: sono valide le partite di chi ha giocato con un positivo in squadra? Una ATS decide una cosa e un’altra fa diversamente. Assurdo. Qui si rivede subito il protocollo oppure si sospende il campionato. Non si gioca ad armi pari».
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