Nota di Attac Saronno, che commenta il risultato del ballottaggio del 4 e 5 ottobre e formula le prime richieste al neo sindaco Augusto Airoldi

Alla fine ce ne siamo liberati, dopo cinque anni di gestione escludente e raffazzonata della città, in cui la compagine di destra guidata dalla famiglia Fagioli si è piegata ai poteri forti della città, applicando addirittura al rialzo un PGT (firmato centrosinistra) già troppo generoso con i signori del mattone.

Più traffico, più inquinamento, meno salute sono i risultati più evidenti del malgoverno cittadino delle destre. Ma anche più isolamento, più cattiveria sociale, più discriminazione verso chi è più debole.

Un’amministrazione, quella di Fagioli, che ha ignorato completamente i cittadini, trattati male anche quando si facevano sentire attraverso la creazione di comitati spontanei e consigli comunali aperti.

Il centro-centro-sinistra di Augusto Airoldi avrà il suo bel da fare, per invertire la cupa tendenza inaugurata dal primo (e speriamo ultimo: molto dipenderà da chi ha vinto lunedì) governo fascioleghista della città.

Saranno richieste scelte coraggiose, in un periodo di possibile uscita dal Covid (se non subito, tra qualche mese) e dalle sue conseguenze nefaste.

La prima di tutte avrà proprio a che fare con la partecipazione delle e dei saronnesi, che devono poter tornare a sentire l’amministrazione come strumento al loro servizio, e non come estranei chiusi  governare nella loro torre d’avorio di Piazza della Repubblica.

Per questo motivo torniamo a chiedere quanto già da noi indicato come prioritario prima delle elezioni, indicando alla nuova amministrazione di deliberare nei primi cento giorni di governo in questa direzione:

1. adozione di una variante al piano regolatore, basata veramente su “zero consumo di suolo” che riduca fortemente le volumetrie concesse ai privati titolari di aree edificabili. Un nuovo PGT scritto insieme ai cittadini
2. introduzione degli “usi civici” per la gestione di aree della città come beni comuni, così come già sperimentato nelle principali città italiane insieme a gruppi organizzati di cittadini
3. dichiarazione dello “stato di emergenza climatica” con la conseguente adozione di drastiche misure per la riduzione degli inquinamenti a tutela della salute dei cittadini
4. conservazione e potenziamento dell’ospedale di Saronno, all’interno di un piano di rilancio della sanità pubblica territoriale: ambientale, del lavoro, preventiva, in raccordo con l’intervento di servizi sociali
5. riapertura della sede del Municipio ai cittadini e attuazione di politiche di inclusione sociale verso le popolazioni più deboli, senza distinzione di nazionalità, tra cui l’adesione al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.

A premessa e per costruire una concreta garanzia anche finanziaria di tutto questo, chiediamo che venga votato  dalla nuova maggioranza l’ordine del giorno sulla finanza pubblica locale che avevamo vanamente proposto alla precedente compagine di governo, che anzi ha deciso di aumentare il debito ai saronnesi.

ATTAC SARONNO