Lorella Moiso si dimette da Obiettivo Saronno: “Non sono disposta a sentirmi tradita”
Una delle fondatrici dell’associazione politico/culturale poi diventata lista civica, membro del direttivo fin dal principio, tra le più votate con 83 preferenze, annuncia con una lunga riflessione le proprie dimissioni dal gruppo
Scricchiola l’unità di Obiettivo Saronno, la lista indipendente che ha candidato Novella Ciceroni a sindaco di Saronno ottenendo un risultato di tutto rispetto (2.302 voti di lista pari al 12,62%), per molti sorprendente, frutto di un lavoro di mesi e di una campagna elettorale portata avanti sul territorio e con temi forti come la difesa dell’ospedale cittadino o i progetti di riqualificazione delle aree dismesse, a cominciare dalla ex Isotta Fraschini.
Una delle fondatrici dell’associazione politico/culturale poi diventata lista civica, Lorella Moiso, membro del direttivo fin dal principio, tra le più votate con 83 preferenze, già candidata nel 2015 con la stessa Ciceroni con la lista civica Saronno al Centro, annuncia con una lunga riflessione le proprie dimissioni da Obiettivo Saronno:
«Non sono disposta ad accettare di sentirmi tradita offendendo quella fiducia dedicata alle persone a me più vicine – scrive insintesi Moiso -. Ne va della mia integrità di persona, in primis partendo dalla mia famiglia. Per questo motivo mi dimetto dal ruolo di membro del Direttivo di Obiettivo Saronno e dall’associazione stessa. Spero di non aver deluso chi mi ha votata riponendo in me la propria fiducia e, mi sento di rispondere loro che questo è il mio modo di essere coerente».
Il rischio di deludere parte dell’elettorato che ha scelto la lista viola era implicito nella decisione di unirsi alla coalizione che sostiene Augusto Airoldi. Già dai primi momenti, alcuni sostenitori del gruppo civico avevano manifestato la propria contrarietà a questa scelta, presa ovviamente a larga maggioranza dalla lista che ha candidato Novella Ciceroni.
La spiegazione delle ragioni che hanno portato all’apparentamento di Obiettivo Saronno con la coalizione di Airoldi sono state spiegate nel dettaglio QUI.
Questa la posizione completa di Lorella Moiso:
“Faccio parte di quella generazione in cui dalla prima liceo iniziavi già ad avere le “tue idee” su tutto: amicizie, politica e valori. Avevamo alle spalle solide famiglie e bravi insegnanti. A scuola venivi misurato non solo in base alle conoscenze acquisite, ma, ancor di più, in rapporto al tuo senso critico riguardo a quello che accadeva nel tuo Paese prima e nel mondo poi. Ricordo molto bene quando fu annunciato il rapimento di Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse: era il 16 Marzo del 1978, ero in prima liceo, si smise subito di fare lezione, ci si radunò in Aula Magna perché era avvenuto un fatto molto grave al quale tutti dovevano essere partecipi; era stato inferto un colpo durissimo allo Stato, e ne seguii le sorti con grande apprensione durante i 55 giorni di prigionia fino al suo assassinio. Erano gli anni delle Brigate Rosse. Ho letto un libro che mi sento di consigliare in particolare ai giovani: “Le Carte di Moro, Perché Tobagi “con la testimonianza di Roberto Arlati, l’ufficiale che trovò il Dossier scritto da Aldo Moro. Sono cresciuta a pane e politica, il mio caro papà era ‘iscritto al partito’, la domenica si andava a messa e quando c’era il telegiornale non si fiatava. Il destino ha voluto che ci fosse sempre questo filo conduttore nella mia vita: la politica. La politica mi ha sempre strizzato l’occhiolino: da quando avevo poco più di 20 anni ho iniziato a lavorare per uomini di politica, fino all’esperienza più significativa: entrare nello staff dell’Onorevole Giovanni Goria lavorando attivamente su Milano, per la sua candidatura al Parlamento Europeo nel 1989, tutto sempre dietro le quinte. Sono stati anni incredibili, durante i quali ho stretto saldi rapporti, che mantengo tutt’ora, con persone di altissimo livello professionale. Ho lavorato tanto e con gran passione e, in tutto questo ho fatto in tempo ad avere due figlie meravigliose. Arrivo quindi all’esperienza di Obiettivo Saronno di cui sono una delle fondatrici e membro del Direttivo. Obiettivo Saronno è il risultato, di un lungo cammino intrapreso da diverse persone che con me hanno iniziato, alcune hanno lasciato ed altre si sono avvicendate senza mai mollare il traguardo. Non dimentico l’impegno e la convinzione donate nelle tante notti dedicate agli studi e approfondimenti, ai confronti in presenza e on line. Le ore donate al coinvolgimento umano di valore, e ai sostegni morali dedicati in momenti cedevoli. Obiettivo Saronno doveva e voleva essere legato ad una salda e rispettabile coerenza rimanendo unita ed inattaccabile, privandosi di squilibri! So perfettamente che un compromesso politico non è peccato ma non sono disposta ad accettare di sentirmi tradita offendendo quella fiducia dedicata alle persone a me più vicine. Ne va della mia integrità di persona, in primis partendo dalla mia famiglia. Per questo motivo mi dimetto dal ruolo di membro del Direttivo di Obiettivo Saronno e dall’associazione stessa. Spero di non aver deluso chi mi ha votata riponendo in me la propria fiducia e, mi sento di rispondere loro che questo è il mio modo di essere coerente”.
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