Fratelli d’Italia: “Dal centrosinistra una lunga serie di fandonie”
Il direttivo cittadino di Fratelli d'Italia commenta la campagna elettorale e fa un bilancio dei risultati raggiunti dalla giunta Fagioli, appoggiata dal partito di Giorgia Meloni che nella giunta uscente era rappresentata dagli assessori Gianangelo Tosi e Gianpietro Guaglianone
Il direttivo cittadino di Fratelli d’Italia commenta la campagna elettorale e fa un bilancio dei risultati raggiunti dalla giunta Fagioli, appoggiata dal partito di Giorgia Meloni che nella giunta uscente era rappresentata dagli assessori Gianangelo Tosi e Gianpietro Guaglianone
Abbiamo assistito ad una campagna elettorale caratterizzata da grande scorrettezza mediatica e da mistificazioni comunicative davvero sgradevoli. È tutto sommato comprensibile che l’opposizione inventi ogni sorta di distorsione della realtà oggettiva per additare al pubblico ludibrio le supposte nefandezze della maggioranza, un po’ meno lo è che lo faccia chi, pur non avendo alcuna esperienza amministrativa né politica, si erge a fustigatore dei costumi e risolutore di problemi ingigantiti, quando non inventati.
Decisamente inaccettabile, però, è che lo faccia chi l’esperienza amministrativa e politica l’ha fatta, anche a lungo, perché chi si trova in quella condizione ben sa quali siano davvero le competenze e le responsabilità del Sindaco e della sua Giunta, quali siano davvero le condizioni della città e quali fossero sotto la responsabilità delle precedenti amministrazioni, quali siano davvero i mezzi economici e normativi di cui l’amministrazione in carica può disporre.
Ecco che, allora, prendendo spunto qua e là dalle fandonie raccontate da coloro che, ora tutti insieme appassionatamente, brigano per deporre il Sindaco in carica, per ogni argomento ci si rende conto che nulla di quanto sbraitato corrisponde a realtà. Partiamo dal tanto sbandierato Ospedale: dovrebbero, soprattutto i paladini di Obiettivo Saronno, spiegare come si concilia lo spauracchio della chiusura del nosocomio o, quanto meno, del suo declassamento a poliambulatorio, l’odierna inaugurazione della nuova TAC – che si aggiunge a quella di poco pre-covid della risonanza magnetica – in contemporanea con la ripartenza di oncologia medica e radioterapia oncologica. Perché continuano a chiedere la creazione di tavoli istituzionali che già ci sono sin dal 2016? Perché le rassicurazioni date ad ogni piè sospinto dall’Assessore Regionale al Welfare e gli investimenti concretamente fatti nell’Ospedale negli ultimi cinque anni vengono negati contro l’evidenza dei fatti? E proseguiamo con le “aree dismesse”: tutti ne parlano come fonte del rilancio di Saronno lo sblocco di tutte le operazioni di recupero delle aree dismesse in città è stato fatto dall’Amministrazione in carica; le aree sono diventate dismesse in anni ormai lontani e nel frattempo si sono succedute almeno tre amministrazioni – due a guida Gilli ed una di cui il candidato Airoldi era la seconda carica – che nulla hanno fatto per affrontare, non diciamo risolvere, il problema.
Poi arriva l’amministrazione Fagioli, che in applicazione di un Piano di Governo del Territorio approvato dall’amministrazione a guida PD, ottiene dai proprietari prima di tutto la bonifica integrale dei luoghi e poi l’avvio delle opere di recupero. Eppure tutte le altre formazioni politiche si accreditano come risolutori della problematica. Che non esiste! Parliamo di sicurezza? Bene: chi non si ricorda la pericolosità dell’area della stazione cinque anni fa? Come si può onestamente dire che ora la situazione sia la stessa? Ma poi, perché si racconta ai cittadini che il Sindaco abbia chissà quali poteri in temi di sicurezza? Le competenze del Sindaco sono marginali: ha potere solo sulla Polizia Locale (per la quale questo Sindaco ha fatto tanto: rinnovo delle dotazioni di comunicazione e sicurezza, sostituzione del parco mezzi, formazione specifica, aumento del numero degli agenti) ma i compiti di mantenimento della sicurezza pubblica competono ad altri organi, dalle forze di Polizia, ai Carabinieri, alla Finanza e, in ultima analisi alla Magistratura che troppo spesso vanifica il rischioso lavoro di quelli lasciando serenamente a spasso sul territorio delinquentelli di genere vario. E che dire delle scuole, della predisposizione di misure idonee al contenimento del rischio pandemico? Gli avversari hanno raccontato che l’Amministrazione non se n’è occupata, divulgando una falsità assoluta: l’Amministrazione Comunale non ha alcuna competenza sulla gestione delle scuole superiori, che sono di esclusiva responsabilità dei dirigenti scolastici. Ciò che l’Amministrazione doveva e poteva fare, nei plessi di sua competenza, l’ha fatto ben per tempo. E la cultura, il nostro Teatro, in particolare? Cinque anni fa il Sindaco Fagioli veniva accusato di volere la chiusura del Teatro; in realtà abbiamo ereditato una situazione economica disastrosa, con in passivo di bilancio spaventoso ed ora i conti sono a posto, ogni anno viene offerta una stagione teatrale ricca e articolata, abbiamo concorsi musicali, eventi culturali eterogenei e lo spazio è diventato quel fulcro dell’attività culturale cittadina che Saronno merita.
Ma ogni singolo settore è in condizioni infinitamente migliori di quanto non fosse quando quest’Amministrazione è entrata in carica: i Servizi Sociali erano allo sbando ed ora funzionano più che egregiamente in un’atmosfera di armonia e collaborazione fra operatori prima sconosciuta, lo sport ha visto la rinascita dello stadio prima sostanzialmente abbandonato a sé stesso e vittima di restrizioni all’utilizzo che ne vanificavano l’esistenza, la collaborazione con ogni genere di associazione – d’arma, sportiva, sociale – è fiorente e fattiva. E potremmo continuare ancora a lungo a smontare pezzo per pezzo le fandonie degli avversari ma abbiamo la certezza che non ce ne sia bisogno. I cittadini al momento di operare una scelta che influirà in modo determinante sul loro futuro, vista la realtà dei fatti, sapranno scegliere di chi fidarsi.
Fratelli d’Italia Saronno
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