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Edoardo Luraschi, l’astro nascente dell’Osa Saronno corre veloce verso nuovi record

Intervista al giovane Edorado Luraschi, atleta classe 2002 dell’Osa Saronno Libertas, reduce dall’exploit agli Italiani di Grosseto che lo hanno coronato campione italiano nei 200 metri piani della categoria Juniores

Giovane, ambizioso, testa sulle spalle, tanta voglia di fare e soprattutto tanta voglia di correre. 

Edoardo Luraschi è la nuova stella dell’atletica saronnese: corridore dell’Osa Saronno Libertas Atletica, classe 2002, Edoardo si è laureato campione italiano nei 200 metri piani della categoria Juniores agli ultimi campionati italiani Juniores e Promesse di Grosseto, disputati nel weekend del 19 e 20 settembre.

Osa Saronno: Edoardo Luraschi è campione italiano nei 200 metri Juniores

Un risultato eccezionale, inaspettato per il giovane atleta, che stabilisce anche il nuovo record di società per la disciplina, strappando il primato a un’eccellenza nota dello sport saronnese, il padre dell’ostacolista Lorenzo Perini, cresciuto tra le file dell’Osa Saronno.

Edoardo proviene da una famiglia in cui lo sport è di casa: del resto, buon sangue non mente. Il neo campione raccoglie infatti il testimone della mamma, Cristina Galli, già due volte campionessa italiana nel salto in lungo negli Anni ’90 e tuttora detentrice del record di società, sia nel lungo sia nei 100 metri piani.

Abbiamo intervistato Edoardo, per scoprire qualcosa in più sul nuovo astro nascente dell’Osa Saronno e dello sport saronnese.

Edoardo, partiamo col racconto delle sensazioni che hai provato dopo la fantastica prestazione e il record di Grosseto
È stata una cosa del tutto inaspettata, ho fatto davvero fatica a realizzare. Nelle due ore dopo la gara ero completamente spaesato, non capivo cosa fosse successo, ero incredulo. Quando ho realizzato che era tutto vero sono scoppiato a piangere dalla gioia, davvero una grande emozione. È un traguardo straordinario, che corona un lavoro di anni e di tanti sacrifici. Gli sforzi che ho fatto mi hanno ripagato, non sono stati vani. Quegli attimi e quelle sensazioni rimangono là dove tutto è successo, non esistono parole per descrivere tutte le emozioni che ho provato. La mamma era contentissima, non aveva parole. È una situazione che lei ha già vissuto, io ho ricalcato le sue orme: è stato indescrivibile.

È stato uno sprint all’ultimo respiro con i due avversari che sono saliti con te sul podio…
Negli ultimi secondi di gara speravo di arrivare almeno sul podio, vedevo con la coda dell’occhio i due avversari con cui ero quasi allineato. Poi è successo quello che è successo, e ancora faccio fatica a realizzare. Quegli ultimi 5 metri sono stati decisivi. Sono rimasto contento anche per gli avversari che sono arrivati con me sul podio: sono ragazzi con cui gareggio sempre, siamo rivali, ma tra di noi è nato un bel rapporto, anche se sostanzialmente ci vediamo tre volte all’anno, quando ci sono le gare.

Da quando pratichi atletica leggera e come hai iniziato?
Ho iniziato 12 anni fa, ero un bambino. I miei amici giocavano a calcio, ma l’ambiente calcistico alla mamma non piaceva. Così mi ha iscritto ad atletica: all’inizio mi divertivo, ma non volevo gareggiare, ero un pò intimorito. Invece, dopo la prima gara non ne ho più saltata una. Avevo scoperto una nuova passione, correre mi piaceva e a fine gara mi sentivo appagato. Inoltre mi trovo davvero bene nell’ambiente dell’Osa Saronno: è una famiglia, ci si conosce tutti e questa è una cosa positiva.

Da quali gare hai iniziato e quali sono le discipline in cui eccelli?
All’inizio le gare sono di carattere generale, poi mi sono specializzato. Io ho sempre fatto gare di velocità, qualche volta il salto in lungo e il lancio del peso, ma ho capito presto che la corsa era il mio forte. Corro sia sui 100 che sui 200 metri: fondamentalmente, la mia fase migliore è la fase lanciata nella parte finale della corsa, quindi dò il meglio sui 200. 

Che scuola fai? Cosa studi?
Vado all’Itis di Saronno, studio meccatronica e ora sto facendo uno stage. Non è una scuola troppo impegnativa e per me non è un peso, riesco a organizzarmi e a coniugare scuola e sport. Pensando al futuro, se riuscissi a ricavare qualcosa dallo sport a livello economico sarebbe senz’altro una buona cosa, ma non me la sento di abbandonare gli studi. Si vedrà.

Come ti organizzi tra scuola, amici e allenamenti?
Scuola e allenamenti hanno la priorità. I miei amici più importanti sono qui al centro sportivo e quindi sono contento così. Certamente nelle settimane in cui non ci sono gare ho più tempo libero per uscire. Solitamente gli allenamenti sono 3/4 a settimana, in base anche agli impegni del mio allenatore Giuseppe Arrius. È a lui che devo dire il grazie più grande per questo grande risultato: da quando mi alleno con lui, negli ultimi 4 anni, sono migliorato tantissimo. 

Quali sono i tuoi progetti futuri e i tuoi obiettivi per i prossimi mesi?
La stagione outdoor è finita, ora mi dedico allo scarico completo. Dopo due settimane di pausa, riprenderò gli allenamenti per la stagione indoor. Ci saranno 4-5 gare per qualificarsi agli Italiani, servirà far segnare un tempo minimo per raggiungere la qualificazione. Io mi preparo sempre sia per i 100 che per i due 200 metri. E dopo il risultato di Grosseto sono motivato a fare ancora di più.

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Pubblicato il 28 Settembre 2020
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