All’ex Isotta Fraschini nasce “Vivaio Saronno”
In un video postato su YouTube l'architetto Cino Zucchi spiega il senso del suo lavoro e le sue idee sulle aree dismesse e sul futuro che si può immaginare per questi spazi
A Saronno sta nascendo un vivaio.
Un vivaio di idee, di progetti, di prospettive. È proprio “Vivaio Saronno” il nome scelto per il progetto di rinascita dell’area Ex Isotta Fraschini, l’enorme distesa di capannoni dismessi alle porte del centro città, alle spalle della stazione, uno spazio di circa 120 mila metri quadrati che il nuovo proprietario, Giuseppe Gorla, ha dichiarato più volte di voler trasformare in un “bene comune”.
In quest’ottica, insieme ad Angelo Proserpio, avvocato saronnese, ha creato un team per avviare l’iter di trasformazione, con l’architetto Cino Zucchi a guidare questo gruppo di lavoro.
Zucchi, tra gli architetti contemporanei più apprezzati, professore al Politecnico di Milano, Ordinario di Composizione Architettonica e Urbana e docente al Dottorato di Progettazione Architettonica e Urbana, è esperto proprio nel recupero di aree industriali e storiche. In un video postato su YouTube spiega il senso del suo lavoro e le sue idee, riassunto sui profili social di “Vivaio Saronno” con poche parole: «Le aree industriali dismesse offrono occasioni. Al cadere della loro funzione ci troviamo di fronte a recinti impenetrabili, quasi la fabbrica fosse un’organizzazione militare, chiusa su se stessa, il cui accesso al cittadino è precluso. Ma le peculiarità che le riguardano, come la dimensione, la posizione e la questione ambientale, ci costringono ad un pensiero nuovo. A una rifondazione, attraverso nuovi modelli di spazio pubblico, verdi, che rigenerino l’area urbana. Ce ne parla Cino Zucchi, uno dei più importanti architetti italiani contemporanei».
QUI L’INTERVISTA VIDEO DI CINO ZUCCHI
Sempre sul profilo Facebook di “Vivaio Saronno” c’è la spiegazione della scelta del nome, con la radice etimologica del termine:
[VIVAIO]
/vi·và·io/ s. m. [lat. vivarium, der. di vivus «vivo»]
1. Una delle architetture dell’ex area industriale sembra una serra, ma la serra rimanda al serraglio, alla chiusura e alla cattività ~ VIVAIO alla vita, al brulicare della vita, in un contesto protetto, progettato e governato.
2. VIVAIO è l’opposto della città dormitorio, rimanda alla luce, non parla di cemento
né di parcheggi ma di natura, di rilancio,
di qualcosa che nasce.
3. VIVAIO è una prospettiva.
•
#vivaiosaronno
Il sito internet vivaviosaronno.org è in costruzione, un “Coming Soon” che in molti aspettano con curiosità per capire cosa verrà progettato nell’ex Isotta Fraschini, un piano che potrebbe cambiare l’aspetto di Saronno per i prossimi decenni.
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