La cooperativa Baobab ha ricevuto il premio Welfare champion 2020
Il premio è promosso da Generali con il patrocinio della Presidenza del consiglio dei ministri
La cooperativa sociale Baobab di Tradate ha ricevuto il premio Welfare Champion 2020 dell’indagine Welfare Champion Pmi promosso da Generali con il patrocinio della Presidenza del consiglio dei ministri.
L’indagine monitora le iniziative di welfare delle imprese – di tutti i settori produttivi e di tutte le classi dimensionali in dodici aree: previdenza integrativa, sanità integrativa, servizi di assistenza, polizze assicurative, conciliazione vita-lavoro, sostegno economico, formazione, sostegno all’istruzione di figli e familiari, cultura e tempo libero, sostegno ai soggetti deboli, sicurezza e prevenzione, welfare allargato al territorio e alle comunità.
Le 78 imprese premiate che attivano articolati percorsi di welfare aziendale, dice il rapporto, svolgono un ruolo fondamentale nel far crescere il benessere socioeconomico. E’ inoltre evidente come il welfare aziendale ha positive ricadute sui risultati in termini di produttività, ambiente di lavoro, fidelizzazione, attrattività, immagine e reputazione, ma, soprattutto, rilevanti sono i benefici per i soci, dipendenti, le loro famiglie, i territori e le comunità di riferimento.
«Purtroppo c’è voluto uno stress test, quello del Covid-19 – sottolinea i presidente Maurizio Martegani – per sapere fino a che punto vere e proprie politiche di welfare fossero radicate nello spirito di queste imprese. Tutti siamo stati travolti da questa emergenza sanitaria e sociale e tutte le imprese, compreso la Baobab, hanno dovuto rispondere a pressanti e importanti richieste di soci, dipendenti, loro familiari, imprese fornitrici e clienti, istituzioni locali».
L’indagine 2020 mostra chiaramente che il Covid-19 ha fatto da acceleratore di alcuni importanti fattori: il welfare aziendale è sempre più centrale e strategico nella gestione dell’impresa; le imprese sono diventate punto di riferimento per soci, dipendenti, famiglie, clienti, fornitori, concittadini, l’intera comunità di riferimento. le politiche di welfare aziendale si sono concentrate sui temi più importanti: la salute e l’assistenza; la conciliazione con la vita familiare; il sostegno economico ai dipendenti e la sicurezza del posto di lavoro; i giovani, la loro formazione e sostegno alla mobilità sociale; il welfare fa crescere l’impresa in termini di produttività ed occupazione.
«La pandemia ancora in corso – continua Martegani – ci sta interrogando come soggetti e come cooperative su come vogliamo ricostruire il futuro per le persone, e tra queste le più deboli, e in genere per le comunità nelle quali viviamo. Penso che la sfida sia di grande e ampia portata, ma credo anche che abbiamo le energie per interpretarla fronteggiarla, ed uscirne più consapevoli e quindi capaci di risposte per realizzare uno stato di benessere sociale diffuso. Sono certo di questa risposta, perché fin da subito, pur nella tragicità e nell’indeterminatezza della situazione emergenziale, c’è stata una straordinaria resilienza da parte delle cooperative, che testimonia la vitalità di chi per mission è legato al proprio territorio e per questo, ancor più di prima, sono state punto di riferimento per proteggere la salute delle persone, garantire reddito anche oltre le tutele di legge, aiutare concretamente le persone. La cooperazione in questa crisi ha svolto in modo formidabile la sua funzione sociale e proprio con questa immutata consapevolezza potrà spendersi per mettere a terra le iniziative e i piani di ampio respiro che l’Europa ha condiviso e si appresta a rendere operativi. La sostenibilità dovrà essere il comune denominatore che dovrà unire tutti i progetti di ripresa, un modo concreto di fare bene impresa che coniugherà la ripartenza delle imprese e lo sviluppo del Paese e quindi la qualità di vita delle persone. Anche per questo da tempo sosteniamo che una rinnovata alleanza di co-progettazione tra pubblico e terzo settore e l’apertura alla collaborazione con le imprese profit possano essere la chiave di volta per una ricostruzione del welfare, perché veramente quest’incontro potrà diventare rilevante per la comunità, generando risultati sociali ed economici migliori di quelli pre-covid. E se questi progetti di ripartenza sapranno mettere al centro, l’educazione e la formazione dei nostri figli, l’assistenza agli anziani e alle persone fragili, la tutela della salute, i percorsi di conciliazione vita e lavoro, il benessere delle persone nelle comunità Baobab ooperativa Sociale si renderà partecipe e protagonista di questo percorso di sviluppo sostenibile».
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