“Innamorati del teatro”: su il sipario sulla nuova stagione del Giuditta Pasta
315 posti a sedere disponibili e quattordici spettacoli in programma fino a dicembre: riparte la stagione del Teatro Giuditta Pasta. Il cartellone dell'edizione 2020/2021 prende il via il 3 ottobre con i Legnanesi
Si alza il sipario sulla nuova stagione teatrale del Giuditta Pasta. Dopo mesi di chiusura forzata, il Presidente della Fondazione Oscar Masciadri e il Consiglio d’Amministrazione (Riccardo Ricchetti e Valeria Vanossi) nel pomeriggio di oggi, martedì 22 settembre, hanno presentato alla stampa e al pubblico presente in sala, tra posti contingentati e mascherine, la prossima stagione teatrale intitolata “Innamorati del teatro”.
Un titolo forte, suggestivo che porta con sé tutto il vissuto dei mesi passati. La chiusura del sipario, la platea vuota, l’abbandono degli spazi un tempo cosi affollati di sguardi, abbracci ed emozioni si è fatta particolarmente sentire.
Il teatro vive grazie al suo pubblico ed è a lui che il Teatro di Saronno dedica questa prima parte di Stagione, ovvero a tutti coloro che amano lo spettacolo dal vivo, che amano il Giuditta Pasta, che amano il Teatro.
Una stagione per ora breve, da ottobre a dicembre, che pur nel rispetto delle regole che tutelano la salute dei lavoratori e del pubblico – vede alternarsi sul palco produzioni importanti e artisti di grande caratura garantendo quella pluralità di voci e stili che da sempre contraddistinguono il cartellone del teatro saronnese
Quattordici titoli che spaziano dalla prosa, alla musica, dalla danza alla comicità con incursioni nel teatro civile. Non mancheranno inoltre gli spettacoli dedicati ai più piccoli a alle loro famiglie.
Dopo l’immancabile appuntamento con i Legnanesi che apriranno ufficialmente la stagione il 3 e 4 ottobre con lo spettacolo Ridere, si cambia totalmente registro. Un ensemble tutto femminile renderà omaggio a Ennio Morricone con C’era una volta Morricone. Il suono e la Leggenda, uno straordinario viaggio per ripercorre e riscoprire la figura di uno dei più grandi compositori del novecento.
Sarà poi la volta di Lucilla Giagnoni, attrice molto amata al Giuditta Pasta che porterà in scena ben tre spettacoli del suo repertorio: Vergine Madre (22 ottobre), Furiosa Mente (5 novembre) e Magnificat (19 novembre).
Un felice ritorno anche per Marisa Laurito che con Lysistrata (24-25 ottobre) toccherà numerosi temi cari ad Aristofane: la guerra, l’emancipazione femminile, il pacifismo e la condizione della donna. Un altro omaggio questa volta a Fellini (31 ottobre) a firma di Teatro Blu e degli atleti danzatori Kataklò.
Uno spettacolo poetico ed esplosivo dove il teatro si mescola con le arti circensi, la danza acrobatica e le più belle melodie di Nino Rota.
Dopo il successo della scorsa stagione con lo struggente spettacolo Pesce D’Aprile, torna in veste totalmente comica e come unica protagonista la bravissima Tiziana Foschi con Faccia un’altra faccia (6-7 novembre).
A seguire Marina Massironi e Roberto Citran ci faranno addentrare negli scenari di un’America sempre percorsa da forti divari sociali con Le verità di Bakersfield (14-15 novembre), un incalzante e sorprendente dramma comico, ispirato a eventi realmente accaduti.
Magia, prestidigitazione e giochi di parole saranno i protagonisti dello show del funambolico Raul Cremona. The Magician (20-21 novembre).
Ritorna finalmente al Giuditta Pasta un attore molto amato, Corrado Tedeschi. Questa volta lo accompagna la figlia Camilla, in uno spettacolo molto ironico e divertente che indaga i rapporti genitori figli. Partenza in salita (28-29 novembre) Gabriele Cirilli porta in scena uno spettacolo nato durante i mesi di lockdown Mi piace chi l’avrebbe mai detto (4-5 dicembre). Uno show ricco di aneddoti e monologhi dove l’interazione diretta con il pubblico presente in sala è la vera protagonista.
Si ritorna alla prosa con Maria Amelia Monti e Roberto Turchetta che interpretano magistralmente un dramma di una delle scrittrici più emblematiche della narrativa italiana Natalia Ginzburg in La parrucca (12-13 dicembre).
A chiudere l’anno due appuntamenti immancabili con il Gospel e con lo spettacolo della notte di San Silvestro. I titoli e le compagnie sono ancora in fase di definizione.
I biglietti e gli abbonamenti per gli spettacoli saranno in vendita a partire dal 26 settembre al botteghino e online dal 30 settembre sul sito del Teatro.
Per garantire il giusto distanziamento e soddisfare le richieste di biglietti alcuni titoli in cartellone andranno in scena in doppia replica. Inoltre la sicurezza del pubblico verrà garantita sanificando quotidianamente gli spazi, utilizzando un adeguato impianto di condizionamento. Verrà chiesta anche la collaborazione del pubblico a cui verrà misurata la temperatura e sarà d’obbligo indossare la mascherina
Il Teatro rivolge un sentito ringraziamento al main partner Enrico Cantù Assicurazioni, sempre presente, attento e disponibile a supportare l’associazione.
«È una stagione che ha un senso molto particolare – ha commentato sul palco del Giuditta Pasta il presidente Oscar Masciadri -. Portare avanti il teatro con tutte le difficoltà di questo periodo non è sicuramente stato facile. C’erano tante cose a cui pensare, anche lavorando da casa, e in questo i nostri dipendenti sono stati molto bravi. Non sapevamo fino a poco tempo fa come potessero essere organizzate le sale teatrali: ora sappiamo che il Giuditta Pasta potrà ospitare 315 posti, che non sono pochi per iniziare, e con questi posti disponibili abbiamo deciso di programmare la nuova stagione che andrà avanti fino al 31 dicembre. Questo perché, probabilmente, ci saranno delle nuove direttive».
«L’obiettivo è quello di occupare sempre al più possibile tutti i posti a sedere, altrimenti per il Teatro sarà una perdita – ha concluso Masciadri -. A livello di programmazione abbiamo dovuto operare delle scelte forzate, ma abbiamo pensato anche ai giovani e agli appuntamenti domenicali con le famiglie, perché ci sembrava giusto dare la possibilità a genitori e figli di riassaporare l’atmosfera del teatro. Crediamo infatti che il teatro sia un veicolo di valori importante per le famiglie, saronnesi e non, perché riunisce e permette di condividere momenti collettivi.
Il nostro settore è sicuramente uno dei più colpiti, ma è importante restituire un’offerta culturale alla città. Rispetto ad altri teatri, che hanno scelto di temporeggiare, noi abbiamo fatto la scelta più coraggiosa, quella di riaprire. Speriamo vivamente in una risposta positiva dei cittadini».
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