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Attac Saronno e il voto, le indicazioni per gli elettori saronnesi

L’associazione aveva scritto a luglio una prima lettera aperta con i punti ritenuti imprescindibili per la campagna elettorale. Ora fa un bilancio e dà le proprie preferenze

Generico 2018

L’associazione Attac Saronno aveva scritto a luglio una prima lettera aperta con i punti ritenuti imprescindibili per la campagna elettorale. Ora fa un bilancio e dà le proprie preferenze

2° LETTERA APERTA ALLE E AI SARONNESI SULLE ELEZIONI 2020 (E SUL REFERENDUM COSTITUZIONALE: VOTATE NO!)

Nello scorso luglio l’associazione Attac Saronno ha scritto alle persone abitanti a Saronno una “lettera aperta” in vista delle elezioni amministrative, che oggi sono alle porte.

Avevamo specificato quelli che per noi erano i punti per noi imprescindibili da prevedere nei programmi.

In questo comunicato, che esce alla vigilia delle elezioni, vogliamo fornire a elettrici ed elettori una “griglia di lettura” dei programmi presentati dai 5 candidati sindaci sulla base delle nostre indicazioni di luglio:

1. adozione di una variante al piano regolatore, basata veramente su “zero consumo di suolo” che riduca fortemente le volumetrie concesse ai privati titolari di aree edificabili. Un nuovo PGT scritto insieme ai cittadini

Nessuna/o candidata/o parla di “variante al Piano di Governo del Territorio”:

– Fagioli si limita ad aggiornare gli strumenti urbanistici secondo la legge, legittimando quello attuale
– Airoldi invoca l’obiettivo del “consumo di suolo zero”, ma senza modifiche il PGT firmato Porro non lo prevede
– Gilli parla di “riconsiderare il vigente PGT […] nell’ambito di una programmazione urbanistica pubblica”, l’esatto contrario di quello che fece nel decennio in cui governò Saronno
– Ciceroni parla di “revisione del PGT” e “contenimento” (ma non azzeramento) del consumo di suolo
– Longinotti non cita nemmeno il PGT all’interno del programma, pur riconoscendo la possibilità di consultare sempre i cittadini in caso di decisioni su “grandi opere”

2. introduzione degli “usi civici” per la gestione di aree della città come beni comuni, così come già sperimentato nelle principali città italiane insieme a gruppi organizzati di cittadini

Nessuno parla di “usi civici” del patrimonio cittadino inutilizzato, né di beni comuni:

– Airoldi ci gira intorno affermando che “nel piano si dovrà prevedere che, qualora il proprietario non dimostri interesse ad intervenire, l’amministrazione comunale possa attivarsi in sua vece assumendo gli atti e gli strumenti previsti dalla legislazione nazionale e regionale in materia, oppure che i cittadini si attivino per una eventuale acquisizione tramite azionariato diffuso”, che non è comunque la stessa cosa.

3. dichiarazione dello “stato di emergenza climatica” con la conseguente adozione di drastiche misure per la riduzione degli inquinamenti a tutela della salute dei cittadini

Nessuno parla di dichiarare lo “stato di emergenza climatica”, come pure è stato recentemente fatto danumerosi comuni, mentre le misure anti-inquinamento previste sono complessivamente poco innovative:

– Fagioli non discute l’uso dell’auto, parlando solo di “car pooling, car sharing e colonnine elettriche”
– Airoldi propone la riduzione di CO2 con un piano di piantumazione che applichi la legge “un albero per ogni bambino” e un piano di riforestazione urbana insieme ai Comuni limitrofi
– Gilli tace sul tema, affidandosi alle Regioni della Val Padana, rivelatesi finora inefficaci
– Ciceroni lancia un piano “Saronno va in bicicletta”, senza declinarne nei particolari la realizzazione
– Longinotti non fa riferimento al tema nel programma del M5s.

4. Conservazione e potenziamento dell’ospedale di Saronno, all’interno di un piano di rilancio della sanità pubblica territoriale: ambientale, del lavoro, preventiva. In raccordo con la priorità dell’intervento di servizi sociali

Del futuro dell’ospedale parlano tutte/i. Bisogna vedere come:

– Fagioli “spende” i 23 milioni regionali per l’ospedale , che a suo avviso servono per “migliorare e rinnovare i macchinari, le sale operatorie, i reparti e la struttura stessa”.
– Airoldi dice che “è necessario che Regione Lombardia attui un profondo ripensamento delle scelte attuate negli ultimi 20 anni, per la costruzione di un servizio sanitario regionale che preveda la presa in carico del cittadino (cronico, anziano, disabile…) nel suo territorio, con servizi extra ospedalieri efficienti, integrati tra loro e con i servizi sociali e socio sanitari, che assicuri qualità delle cure ospedaliere negli ospedali pubblici, potenziandone e qualificandone personale e strutture”.
– Gilli prevede di “interagire con l’esistente Comitato pro Ospedale”
– Ciceroni, dopo la raccolta firme pro Ospedale, lancia un “appello anche ai sindaci dei comuni limitrofi”
– Longinotti non cita l’ospedale nel suo programma

5. riapertura della sede del Municipio ai cittadini e attuazione di politiche di inclusione sociale verso le popolazioni più deboli, senza distinzione di nazionalità, tra cui l’adesione al Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati

Nessun candidato, eccetto Airoldi rispondendo ad un comizio, parla di riapertura degli uffici municipali.

Di politiche per cittadini stranieri non parla direttamente nessuno, ad eccezione di Airoldi, e comunque non prevedendo al momento il rientro del Comune nel sistema nazionale di accoglienza per rifugiati:

Questi dovevano essere “i punti principali che, oltre all’antifascismo, all’antirazzismo e al riconoscimento di ogni diversità di genere, sono a nostro giudizio irrinunciabili”. Tuttavia:

Ci sono almeno 4 candidati provenienti dall’estrema destra nelle liste pro Fagioli: Lega, FDI, Forza Italia.

Il “Popolo della famiglia” che appoggia Fagioli sostiene da sempre posizioni contrarie ai diritti fondamentali di donne e persone non eterosessuali.

CARE ELETTRICI, CARI ELETTORI SARONNESI: QUESTO E’ IL QUADRO, PER NOI DESOLANTE, DELLA SITUAZIONE CITTADINA ALLA VIGILIA DEL VOTO. FATE LE VOSTRE SCELTE, O NON SCELTE, ANCHE SULLA BASE DI QUESTE INDICAZIONI. NOI CONTINUEREMO A SPINGERE PER IL CAMBIAMENTO CHE VORREMMO VEDERE, DA DECENNI, IN QUESTA CITTA’. CREDIAMO CHE OGGI CE NE SIA PIU’ CHE MAI BISOGNO!

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 18 Settembre 2020
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