Da Solaro a Capo Nord e ritorno: i vespisti raccontano il loro viaggio
Sono tornati a Solaro carichi di esperienze da ricordare, aneddoti da raccontare e l’enorme soddisfazione di aver portato a termine un viaggio da oltre 10mila km a bordo delle loro Vespe Piaggio per raggiungere Capo Nord, in Norvegia
Sono tornati a Solaro carichi di esperienze da ricordare, aneddoti da raccontare e l’enorme soddisfazione di aver portato a termine un viaggio da oltre 10mila km a bordo delle loro Vespe Piaggio per raggiungere Capo Nord, in Norvegia.
Il sindaco Nilde Moretti ha voluto incontrare personalmente Mauro Calcinotto, Tullio Ponti Carlo Pizzi e la figlia Carolina per congratularsi a nome di tutta l’amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza: erano partiti da Solaro lo scorso 8 agosto e sono tornati a casa dopo un mese e dopo aver toccato il punto più a nord del continente. È stata anche l’occasione per raccontare le curiosità di un viaggio infinito attraverso mezza Europa e i tanti aneddoti che hanno contraddistinto il percorso.
«Tra Austria e Svizzera la temperatura era piacevole, in Germania abbiamo sofferto il grande caldo – hanno raccontato i tre vespisti -. Tra la Danimarca e l’ingresso in Norvegia il calo della temperatura è stato netto. La zona più desolata è stata forse la Danimarca, attraversare quasi 400 km senza vedere gente, negozi o ristoranti è una cosa che fa pensare. La differenza ad esempio con la Germania, piena di industrie, è stata netta».
Di grande impatto l’ingresso nel Circolo Polare Artico, un vero e proprio “cancello” che divide in due la Norvegia: «L’ingresso nel Circolo Polare Artico è di fatto un cancello simbolico, che indica la divisione tra la Norvegia meridionale e settentrionale, da cui inizia il grande freddo. Ci siamo attrezzati con l’abbigliamento, ma la temperatura non saliva sopra ai 10 gradi. A questa si aggiungeva l’aria che arrivava durante il viaggio. Lo sbalzo termico tra i momenti della giornata era notevole, non è stato facile abituarsi».
Non sono mancati i problemi meccanici durante il lungo viaggio: «La vespa di Tullio è stata l’unica a non avere problemi. Abbiamo avuto perdite di benzina, una lampadina che ha creato problemi e una gomma bucata. Una delle tre vespe ha perso il cavalletto, ed è stato un bell’imprevisto».
Proprio la rottura del cavalletto di una delle tre vespe, giunti in Norvegia, si è trasformata per i vespisti nell’occasione del piacevole incontro con i “gemelli” del Vespa Club di Trondheim, Comune della Norvegia centrale: «Abbiamo passato il Vespa Club di Trondheim, era il giorno di Ferragosto. Nel parcheggiare, una delle vespe ha perso il cavalletto e lì c’è stata grande solidarietà tra noi e loro. Il cavalletto non era sistemabile e abbiamo tamponato il problema: da lì ci siamo mossi verso la sede del Vespa Club dove siamo stati invitati, una fantastica casa del 1900. I norvegesi, freddi come il ghiaccio, si sono aperti, ci hanno offerto da bere, torte e caffè, è stato una bellissimo momento. La stanchezza si dimentica subito davanti a questi gesti».
«Tutte le notti sono state improvvisate: la prima più complicata è stata all’arrivo in Norvegia, la prima notte abbiamo montato la tenda in un bosco – concludono -. È stata un’esperienza di vita, fatta di convivenza continua. Un’esperienza che, tornando indietro, sarebbe da fare almeno 30 anni prima».
Un’avventura tutta da raccontare, che ha destato grande interesse tra i cittadini solaresi durante il periodo estivo e che ha portato ai vespisti i più sinceri complimenti del sindaco Moretti: «Voglio complimentarsi per il successo ottenuto e ringraziarli perché devo dire che l’avventura dei nostri concittadini ha davvero rallegrato l’estate solarese – ha commentato il primo cittadino -. Per noi del Comune è stato un periodo molto impegnativo con tante riunioni ed incontri per gestire al meglio la ripresa, ma vedere le loro foto sulla pagina Instagram per tutto il viaggio è stato davvero emozionante. Quest’avventura è stata percepita molto bene dai solaresi, spesso venivo fermata e tutti mi chiedevano come stesse andando: per Solaro è stata la prima volta di un viaggio simile ed è stato davvero un grande orgoglio poterlo vivere in prima persona».
Nell’incontro i vespisti hanno riportato a casa il gagliardetto di Flakstad, scambiato con quello di Solaro in una delle tappe ed inoltre hanno voluto regalare al primo cittadino la maglietta ufficiale del viaggio.
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