Banfi risponde a Tosi: “Servizi Sociali, non è tutto già fatto”
La replica del consigliere comunale indipendente Francesco Banfi all'assessore ai servizi sociali Gianangelo Tosi sui cinque anni di attività
La replica del consigliere comunale indipendente Francesco Banfi all’assessore ai servizi sociali Gianangelo Tosi sui cinque anni di attività:
Il pragmatismo del programma di Gilli fa davvero molta paura agli uscenti amministratori al punto che questi si sentono costretti a dire “già fatto” a qualunque cosa. Un po’ come se a commento dei foglietti inneggianti ai traguardi di Fagioli (non parlo di programma perchè non s’è mai sentito: non si va oltre a foglietti colorati) dicessi che le asfaltature sono già state fatte da altri quando amministravano o che l’appalto per i rifiuti è già stato rinnovato altre volte.
In ordine di tempo, l’ultimo di questi interventi è dell’uscente assessore ai servizi sociali, Gianangelo Tosi: tutto sarebbe già stato fatto da lui. In una battuta, viene da chiedersi per quale ragione, allora, si dovrebbe ancora avere bisogno dell’assessorato che ha ricoperto nell’ultimo quinquennio: è tutto già fatto, tutto sistemato, la città è a posto, funziona tutto ottimamente. Probabilmente ho le traveggole quando sento cittadini, volontari (e non solo) dire che ai Servizi sociali del comune di Saronno non funziona più nulla.
Partiamo con quanto ci diceva lo stesso Tosi: negli uffici avrebbe trovato una situazione altamente conflittuale -proprio tutti contro tutti – e avrebbe riportato la pace. Dunque con una situazione di forte conflittualità gli operatori (guerrafondai?) restavano sul luogo di lavoro mentre arrivato “The peace-maker” Tosi si è assistito alla fuga di varie assistenti sociali e addirittura di alcuni operatori tanto da costringere l’amministrazione Fagioli a diverse assunzioni di nuovo personale. Normalmente sul luogo di lavoro si cerca serenità e condizioni di lavoro corrette, eque, giuste: i servizi sociali di Fagioli secondo Tosi sarebbero invece il primo caso mondiale in cui i lavoratori cercavano ostilità, negatività, rivalità esasperata e, arrivata la serenità, tutti scappavano. Dal prima al dopo del servizio sono cambiate poche cose: Tosi e il dirigente. Ora avrebbero plasmato a loro immagine e somiglianza il servizio: e sarebbe perfetto. Tutto risolto, al punto da rendere inutili tutti i contenuti del programma di Gilli.
Ad esempio non serve la cartella sociale digitale del cittadino: già fatta. Ogni utente del servizio sarebbe schedato e classificato così da evitare sprechi, astuzie o “l’assistenzialismo”. E allora come è possibile che i pacchi alimentari per il Covid siano stati ricevuti anche da utenti che non avevano diritto, tanto da far dire allo stesso Tosi che dovranno controllare? I casi sono due: o non funziona la cartella sociale digitale oppure l’amministrazione Fagioli non ha mai controllato. Delle due l’una.
Tralasciando la necessità di essere prossimi a chi è fragile e le diverse modalità che indichiamo nel programma per proseguire in questa attenzione verso chi risulta più debole, mi concentro su quanto detto negli scorsi giorni proprio a Saronno dall’assessore al wellfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera: durante il Covid chi è chiamato ad amministrare il bene comune è stato in trincea, costretto ad usare il proprio carisma e le proprie idee, a garantire la propria presenza ed una puntuale informazione verso i cittadini mentre si portava un pacco di pasta all’anziano o nel capire come sostenere un negozio chiuso da mesi. Fagioli e tutti i suoi, nonostante le diverse richieste, sono stati muti e assenti.
Sempre Gallera diceva che occorre avere in amministrazione persone capaci di far funzionare sistemi complessi “perchè se il problema fosse andare a fare la spesa… sarebbe capace chiunque”: purtroppo a Saronno l’assessorato ai servizi sociali ha impiegato tre settimane per andare a fare la spesa.
Insomma, durante la campagna elettorale l’amministrazione uscente è stata persino capace di portare un assessore regionale per far tirare le orecchie alla gestione dei servizi sociali comunali: ma davvero a Saronno non sono necessarie le azioni indicate dal programma di Gilli?
Francesco Banfi, consigliere comunale felicemente indipendente
candidato consigliere comunale nella lista civica “Con Saronno – Gilli sindaco”
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