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Elezioni a Saronno, l’intervista ad Augusto Airoldi

La biografia, le curiosità, il programma e le aspettative del candidato di Partito Democratico, Lista Civica Airoldi Sindaco e Tu@ Saronno

Cinque candidati alla poltrona di primo cittadino di Saronno. Cinque interviste a tutto campo per conoscere meglio gli aspiranti sindaci, capire quali sono i punti chiave dei programmi elettorali e i valori delle liste che li sostengono.

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Augusto Airoldi è il candidato sindaco per la coalizione formata da Partito Democratico, Lista civica Augusto Airoldi sindaco e Tu@ Saronno.

Classe 1959, non è sposato. Saronnese doc, nato, vissuto e residente a Saronno, ha frequentato dall’asilo alle scuole superiori gli istituti della città degli amaretti. Dopo il liceo, da studente lavoratore, ha frequentato i corsi serali di specializzazione in informatica a Milano, all’Università Cattolica. Ha sempre lavorato e lavora tuttora nel mondo dell’informatica, da tecnico e da manager: da una decina di anni lavora per una multinazionale italiana specializzata nel mondo dei pagamenti elettronici, col ruolo di responsabile Information Technology internal Audit.

A Saronno è da sempre impegnato nel mondo del volontariato laico e cattolico, è socio fondatore di Radio Orizzonti, di cui per tre mandati è stato presidente ed anche conduttore di una rubrica chiamata “Monitor”. Ama la montagna, è un buon camminatore: ha una passione per le Dolomiti, sua montagna d’elezione, seguita da Valtellina e Val d’Aosta. Appassionato di fotografia e musica classica con una predilizione per Bach, gli piace ascoltare anche cantautori italiani da Battiato a Bennato fino a Vecchioni e alla Mannoia.

Ha la tessera fin dalla nascita del Partito Democratico. La prima esperienza politica risale agli Anni Novanta con la Dc, dal 2010 al 2015 è stato presidente del consiglio comunale. Nel corso delle varie tornate elettorali ha alternato candidature e stop dettati dal lavoro: «Se dovessi essere eletto mi metterei in aspettativa – spiega -. Impossibile conciliare un ruolo di responsabilità sul lavoro con quello di sindaco».

LA COALIZIONE – «È una coalizione ampia di centrosinistra, tre liste che descrivono questa appartenenza. Il Pd dà l’anima politica, il partito che si presenta unito, con persone di esperienza, tutti i vertici del partito, un bel segnale. La lista civica che porta il mio nome si rivolge all’elettorato che non vuole votare partiti tradizionali ed è composta da professionisti, insegnanti, membri della società civile, persone che mettono a disposizione del volontariato la propria professionalità. Persone che hanno dato e danno tanto a Saronno, ma anche giovani e universitari. Il valore fondante della lista civica e il volontariato, anche prima della politica. In tanti sono alla loro prima esperienza e sono tutti legati a me, amici, persone a me vicine che hanno voluto dare il loro contributo. E poi c’è Tu@ Saronno, lista civica storica amibientalista di Saronno, che fa dell’ambientalismo pragmatico il proprio credo, con proposte concrete e realizzabili per una città più bella e viva».

COME È CAMBIATA LA CITTÀ IN QUESTI 5 ANNI – «Saronno è una città imbruttita, lentamente chiusa su se stessa, l’immagine del suo sindaco che è uscito dall’Anci nel 2008, si è chiuso nel palazzo comunale nel corso dell’emergenza Covid, è fuori dal comitato in difesa dell’ospedale. Saronno è stata amministrata con una gestione autarchica. Nel 2015 l’attuale sindaco aveva come slogan “Prima Saronno”, poi è diventato “Solo Saronno”, ora siamo al “Saronno da sola”. È l’iter drammatico dell’amministrazione Fagioli».

Elezioni Saronno 2020

COSA C’È DA FARE/UN SOGNO DA REALIZZARE – «Bisogna invertire il trend, Saronno deve tornare ad essere il centro del territorio, con proposte per coinvolgere i Comuni vicini: ad esempio l’Europa finanzia progetti di riforestazione urbana, promuovere un’azione insieme ai comuni vicini potrebbe essere un’idea per arrivare ad avere fondi. Stessa cosa per i trasporti: Saronno da sola non riuscirà a risolvere il problema, mettiamoci al tavolo coi paesi vicini per fare un progetto interurbano e ragionato. Con Ferrovie Nord e Regione Lombardia serve sedersi e discutere, ad esempio per la tariffazione integrata, inaccettabile che Saronno non sia inserita. Le possibilità per ripartire insieme ci sono. Il cittadino non deve essere escluso, ma coinvolto. Un sogno? Il parco nell’ex Isotta Isotta e il progetto del campus universitario. Se partisse, sarebbe una risorsa inestimabile per la città».

I PUNTI CHIAVE DEL PROGRAMMA – «Il nostro programma risponde alla domanda: che Saronno vogliamo lasciare ai nostri figli e ai nostri nipoti? Noi vogliamo cambiare Saronno, in collaborazione con i cittadini. Per stendere i punti chiave, siamo partiti da alcune idee programmatiche nelle quali si sono riconosciuti un po’ tutti. Il riassunto è nei 5 aggettivi più uno che abbiamo trovato, che spiegano come vorremmo noi la città: Attrattiva, Amica, Sostenibile, Dinamica, Sconfinata e in più Attrezzata. Attrattiva per far sì che chi è fuori torni a considerare Saronno per fare acquisti, vivere, fruire della città: pensiamo ad esempio ad un pacchetto turistico che possa valorizzare le bellezze che ci sono e che troppo spesso sono nascoste. Amica del cittadino, collaborativa, trasparente, più aperta e veloce nel dare risposte e rimandi. Al fianco del cittadino per aiutare invece che mettere bastoni tra le ruote. Non vogliamo lasciare indietro nessuno: i servizi sociali non sono più un’eccellenza come lo erano stati negli anni passati. Nel lockdown è stato un disastro, la gestione dei pacchi alimentari una tragedia. Vogliamo pensare alle famiglie, con un pacchetto di agevolazioni anche per i più giovani che vogliano mettere su famiglia. Dinamica per favorire il mondo produttivo e commerciale: non può il Comune creare posti di lavoro, ma facilitare sì con defiscalizzazioni, un piano per imprenditoria giovanile under 35 con diversi vantaggi. Una città viva è una città più sicura e che crea posti di lavoro. Sostenibile perchè l’ambiente è un valore importante: siamo in una zona tra le più inquinate d’Italia, con un’urbanizzazione esagerata, il traffico che la strozza. Abbiamo proposte per intervenire in questi campi, per limitare il traffico di attraversamento e favorire il traffico interno, valorizzando il centro. Vogliamo preservare le poche aree non ancora edificate, con l’obiettivo del consumo di suolo zero: ristrutturare invece di costruire da zero. Il contrario di quello che ha fatto l’amministrazione Fagioli, derogando dal Pgt vigente: nei prossimi anni nasceranno 5 nuovi supermercati, una scelta che non condividiamo. Sconfinata perchè Saronno deve guardare al di fuori dei propri confini: l’ospedale va difeso in tutte le sedi possibili; il progetto sulla ex Isotta Fraschini potrebbe cambiare il profilo della città per i prossimi anni, il campus universitario potrebbe essere un volano fondamentale sotto vari punti di vista, il parco sarebbe un polmone verde fondamentale e il Matteotti sarebbe finalmente collegato col resto della città. E poi Attrezzata e pronta per gestire le emergenze post Covid: scuole, mobilità, servizi comunali, tutti temi che vanno affrontati con attenzione, spirito innovativo e decisione».

IL PROGRAMMA DELLA COALIZIONE CHE SOSTIENE AUGUSTO AIROLDI

APPELLO AGLI ELETTORI – «Votate per me perchè sappiamo cosa fare per il futuro di Saronno, vogliamo una città che guarda al suo domani, che non si accontenta dell’oggi e che non vuole tornare a ieri. Vogliamo una città migliore per i nostri figli e i nostri nipoti».

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Pubblicato il 04 Settembre 2020
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