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Elezioni a Saronno, l’intervista a Luca Longinotti

La biografia, le curiosità, il programma e le aspettative del candidato del Movimento 5 Stelle

Cinque candidati alla poltrona di primo cittadino di Saronno. Cinque interviste a tutto campo per conoscere meglio gli aspiranti sindaci, capire quali sono i punti chiave dei programmi elettorali e i valori delle liste che li sostengono.

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Luca Longinotti è il candidato sindaco della lista del Movimento 5 Stelle. Classe 1976, padre di un figlio di 8 anni, sposato dal 2008 con Alessia Santeramo, candidata nella lista pentastellata, infermiera e saronnese doc.

Originario di Lentate sul Seveso, residente a Saronno dal 2008, è geometra e lavora al Parco Nord dal 1998 dopo il servizio civile, da 10 anni nell’ufficio amministrativo finanziario, posto di lavoro grazie al quale si è avvicinato ai valori dell’ambiente, tema fondamentale per il Movimento.

Guida un’auto elettrica, tra le sue passioni c’è lo snowboard, la sua montagna preferita è Le Deux Alpes. Ama gli animali, ha un cane. E poi c’è la politica, che è diventato più di un hobby «ma non voglio che diventi un lavoro», spiega.

Si è avvicinato alle questioni legate alla politica locale nel 2009 con la candidatura e la successiva fulminea nomina ad assessore, per 7 ore è stato titolare delle Opere Pubbliche prima della fine prematura della prima giunta Porro. Al Movimento 5 Stelle si è avvicinato nel 2008, ha raccolto le firme per il V-Day e poi nel 2016 è entrato a far parte del M5S, con una collaborazione intensa con Davide Vanzulli, consigliere comunale uscente, con cui è nata una condivisione di valori e amicizia: «La proposta di candidarmi è maturata dopo la scelta di Vanzulli di rinunciare alla candidatura – spiega Longinotti -: abbiamo fatto una selezione interna e mi sono reso disponibile a correre come candidato».

LA LISTA – «La lista del M5S è nata da un percorso lungo, partito nel dal 2013/2014. Ci sono stati cambi in corsa, qualcuno è uscito e altri sono arrivati. Ci sono giovani, lavoratori, pensionati. C’è anche mia moglie in lista, le ho chiesto una mano come rappresentante dell’ospedale di Saronno. Noi sono anni che ci muoviamo anche con il nostro referente in Parlamento Niccolò Invidia per capire cosa succede, senza avere riscontri. Sappiamo che è in Regione che dobbiamo bussare. Fare raccolte firme in campagna elettorale è abbastanza inutile, la raccolta firme online che abbiamo lanciato è stata fatta raccogliendo la proposta del comitato, non ce ne siamo appropriati. I nostri due capolista sono giovanissimi, attivi, propositivi ed entusiasti: serve rinnovare il modo di fare politica e di essere rappresentati. Ci sono diverse novità nella lista, chi mostra buona volontà crediamo vada valorizzato e premiato».

COME È CAMBIATA LA CITTÀ IN QUESTI 5 ANNI – «Saronno è una città triste, non è stato fatto nulla di concreto, di bello e di nuovo. È ferma, negli ultimi 10 anni si è spenta. È una sensazione che abbiamo noi e che abbiamo sentito da tante persone: fino a qualche tempo fa nessuno si sarebbe spostato da Saronno, oggi invece il pensiero di andare via viene anche a chi è qui da tanti anni. L’amministrazione attuale ha fatto poco più del normale, non hanno fatto nulla per far brillare Saronno, anzi sono riusciti a bloccare grossi progetti per incapacità di relazionarsi e comunicare».

Elezioni Saronno 2020

COSA C’È DA FARE/UN SOGNO DA REALIZZARE – «Saronno deve essere più viva, deve riprendere la freschezza che aveva 10/15 anni fa. Vogliamo aiutare le associazioni a creare i progetti che in molti hanno già e che devono essere aiutati e spinti. Un sogno? Penso al futuro, ai nostri figli: vorrei una città green, smart, attenta alla mobilità leggera, alle persone bisognose. Per Palazzo Visconti un’idea ce l’ho: renderlo vivo con progetti seri, di project financing, bandi di idee, progetti sostenibili anche insieme al privato. Una delle prime cose che farò se sarò eletto sarà assumere un euro progettista, una persona che si occupi di trovare le risorse per mettere in pratica le idee e reperire fondi».

I PUNTI CHIAVE DEL PROGRAMMA – «Servono modifiche piccole, ma che trasformerebbero la faccia della città: spostare il mercato in centro ad esempio, ridarebbe vita a tutta Saronno. Rilanciare il commercio locale, ridare movimento alle persone nel cuore della città. Il nostro progetto più importante è la rete ciclabile, Saronno è messa male sotto questo punto di vista. Gli strumenti e le persone per creare progetti, trovare fondi e arrivare alle risorse ci sono ed è fondamentale metterle nelle condizioni di agire. Non ci sono voli pindarici da fare, ma cose concrete. Gli stalli blu gratuiti a chi ha l’auto elettrica sarebbero doverosi. L’ambiente è un nostro pallino da sempre, sosteniamo ad esempio la campagna “un albero per ogni nato”: una legge che esiste, ma non viene mai applicata. Ci si potrebbe arrivare con un metodo semplice, in collaborazione con i Comuni limitrofi per capire dove rimboschire e piantare i nuovi alberi. Darebbe respiro al territorio e sarebbe una cosa molto bella. Collaborare con i nostri vicini sarebbe importante, non solo in ambito ambientale. Per quanto riguarda le aree dismesse, serve interagire coi privati e essere attivi, non ostacolare i buoni progetti. Non abbiamo in tasca sogni o progetti faraonici, ma diciamo che le parti di aree dismesse riqualificate che devono essere date al Comune dovranno essere verdi, senza giochetti o altri discorsi. Noi non consumeremo un metro di più di quello che è stato utilizzato. Cercheremo e promuoveremo i progetti migliori per la città. Un sindaco non può fare miracoli, ma fare azioni per fare il bene della città sì».

QUI TUTTO IL PROGRAMMA DELLA LISTA CHE SOSTIENE LUCA LONGINOTTI

APPELLO AGLI ELETTORI – «Il Movimento 5 Stelle vuole un futuro migliore per Saronno, per i nostri figli. Non possiamo dimenticarci di avere rispetto per il luogo che ci ospita. Ognuno deve fare il meglio che può nel suo piccolo, noi siamo qui per questo».

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Pubblicato il 04 Settembre 2020
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