Sicurezza, la Lega di Saronno replica alla lista Airoldi
"Il sindaco Fagioli e la Lega hanno portato sicurezza in città – per il PD ed Airoldi la questione neppure esisteva, oggi ci propongono il fact checking"
Quello della sicurezza è uno dei temi più caldi in questa campagna elettorale 2020 a Saronno. La Lega cittadina replica al comunicato diffuso dalla lista Airoldi con tanto di fact checking proponendo i risultati ottenuti dall’amministrazione guidata da Alessandro Fagioli
Troviamo quantomeno curioso leggere dei commenti del candidato PD Airoldi sul tema sicurezza. Ricordiamo che Airoldi è stato Presidente del Consiglio nell’amministrazione Porro e quindi è da considerarsi politicamente corresponsabile di un quinquennio durante il quale si è negato in più occasioni l’esistenza di un “problema sicurezza a Saronno”: secondo Airoldi e il PD in quegli anni in città non c’era nessuna emergenza riguardo alla microcriminalità, sia in termini di illeciti che di decoro urbano, come presenza di piazze di spaccio, un elevato numero di aggressioni e furti, occupazioni seriali di proprietà pubbliche e private con annessi episodi di vandalismo.
Credo che la cittadinanza si ricordi come fosse solo 5 anni fa la rinomata zona della stazione, e di come la precedente amministrazione individuasse come unica priorità la sicurezza stradale, risolta a loro dire con interventi cervellotici culminati con l’introduzione generalizzata del limite di 30 km/h in un primo tempo spacciato per soluzione al problema inquinamento (SIC).
Il buon Airoldi è stato per cinque anni la seconda carica istituzionale in un’amministrazione il cui Assessore alla Sicurezza, ha negato per anni le criticità che investivano Saronno e i saronnesi e preferiva impiegare le forza di Polizia Locale per andare a controllare se i gazebo della Lega fossero dotati di piedini di gomma al fine di non danneggiare la preziosa pavimentazione di piazza volontari del sangue.
Ora sentiamo e leggiamo acute critiche che porrebbero la questione secondo criteri numerici: l’organico in 5 anni di amministrazione Fagioli non è numericamente aumentato rispetto alla giunta Porro. Alla furbizia semplicistica di tale affermazione ci tocca rispondere che per quanto sia vero che l’organico numerico non è aumentato in termini assoluti, è altrettanto vero che Fagioli, ricordiamo Sindaco e Assessore alla Sicurezza, ha assunto 7 nuovi vigili – dunque con una chiara volontà politica – ed ha subìto una riduzione del personale per cause naturali e scelte di vita indipendenti dalla sua sfera di controllo. La sostanziale differenza che ha portato a concreti risultati è riguardo la scelta politica di impiego delle forze a disposizione, quindi gli agenti e le loro dotazioni: si può scegliere di lasciarli inoperosi oppure di assegnargli compiti di controllo e prevenzione a tappeto sul territorio.
A Saronno il problema sicurezza è migliorato ed è solo grazie a Fagioli e alle sue scelte. Ricordiamo, al simpatico Airoldi, che i poteri di un sindaco non sono quelli di uno sceriffo: il potere Legislativo e Giudiziario ancora non competono al Sindaco e neppure l’ordine pubblico che è in capo alle forze dell’ordine con le quali si è instaurato un proficuo e positivo rapporto di collaborazione, totalmente assente nell’epoca Airoldi‐PD.
Giusto per inquadrare ulteriormente la situazione, il partito di Airoldi, il Partito Democratico, è il principale responsabile politico della depenalizzazione di numerosi reati di microcriminalità , e commessi statisticamente da criminali di origine straniera e spesso clandestina, e le politiche nazionali del PD si sono fortemente connotate a favore dell’invasione incondizionata ed incontrollata di extracomunitari definiti via‐via clandestini, richiedenti asilo, migranti, migranti economici, disperati, viaggiatori, turisti, risorse.
In perfetta, e in onor del vero sempre più rara, coerenza politica Airoldi lo ricordiamo passare dal nostro gazebo e criticarci, legittimamente, per il nostro schierarci contro l’arrivo dei sedicenti profughi a Saronno sostenendo che stavamo sbagliando linea nel rendere Saronno l’unico comune della Prov. di Varese a non aver accolto un solo richiedente asilo.
Questioni di punti di vista e di priorità differenti, ma invitiamo il rispettatissimo avversario ad avere il buon cuore di farsi un esame di coscienza per quanto non fatto dalla sua amministrazione e dal suo PD a tutti i livelli istituzionali, prima di fare il “Fact Checking” del suo avversario elettorale.
Marco Castelli
Responsabile Comunicazione
Lega Lombarda Saronno
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