Salvini a Saronno: “Vinciamo qui e poi ci riprendiamo Varese”
A Villa Gianetti il leader della Lega Matteo Salvini ha aperto ufficialmente la campagna elettorale di Alessandro Fagioli
Lunedì movimentato a Saronno. A Villa Gianetti il leader della Lega Matteo Salvini ha aperto ufficialmente la campagna elettorale di Alessandro Fagioli, sindaco uscente e ricandidato alla guida della città degli amaretti.
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Con Salvini tutto il gotha del Carroccio, i candidati consiglieri, la giunta uscente (leghisti e non solo). Ad “accogliere” Salvini in città un folto gruppo di manifestanti dei gruppi anarchici e di oppositori di diverse estrazioni.
Nel giardino della Villa, sede di rappresentanza del Comune, tanti militanti, sindaci del territorio, simpatizzanti, distribuiti seguendo le regole del distanziamento fisico (con ripetuti inviti a mantenere le distanze e ad usare la mascherina) e arrivati alla spicciolata.
Salvini è arrivato, con qualche goccia di pioggia ad anticiparlo mescolata al sole. A precederlo, acclamato dalla folla, Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia: «Facciamo i complimenti a Fagioli, ha fatto un lavoro difficile, solo chi ha gli attributi può e sa farlo. Fagioli deve finire il suo lavoro. Arrivo da una riunione sulla scuola, perché non possiamo permetterci di non riaprire le scuole. Abbiamo fatto proposte per riaprire, serve farlo in fretta con idee e volontà. Il Covid ci ha messo alla prova, ma abbiamo messo soldi veri sul piatto, per far andare ancora meglio la nostra Regione. Hanno detto di tutto, poco per volta la verità viene a galla, è il Governo che ha detto bugie e non ci ha detto come stavano realmente le cose. Noi non ci dimentichiamo di niente e tanto meno dell’autonomia, il nostro sogno è il nostro obiettivo».
la folla intervenutaSalvini è arrivato alle 19, acclamato dal Va’ Pensiero e dalla folla: «Arrivo dalla Puglia e da Vigevano e Voghera, ovunque mi dicono di mandare a casa il Governo: lo faremo. Noi abbiamo mantenuto le promesse che abbiamo fatto: dalla Fornero, alla flat tax, al blocco degli sbarchi. Andrò a testa alta in tribunale, lo farò a nome vostro. Il 3 ottobre rappresenterò gli italiani per bene e gli immigrati regolari per bene. Ringrazio il sindaco di Saronno che ha riportato sicurezza, ne abbiamo le palle piene di clandestini, spacciatori, delinquenti. Se c’è qualcuno che li vuole, li mantenga lui: li volete? Li mantenete. A Saronno squadra che vince non si cambia, qui ci sono gli esponenti politici più lucidi e luminosi, uno che difende tutte le cause pur di dar contro alla Lega è simpatico, Librandi è il Beruschi del Drive-In di qualche tempo fa, fa ridere. Noi torneremo al Governo, e faremo diventare questa Repubblica uno stato federale, come i nostri vicini svizzeri, ben più seri ed efficienti. Il Governo Conte – Renzi – Di Maio ha rotto le palle. Voglio un sindaco a Saronno che quando arriverà la telefonata dirà no all’arrivo di clandestini che vogliono spargere in tutti i comuni in Italia».
Salvini non ha risparmiato bacchettate alla Azzolina, alla gestione della scuola e alla ripartenza: «Vogliamo scuole aperte e porti chiusi». Non ha dimenticato il tema Europa, pensioni, tasse: «Se toccano quota 100 e tornano alla Fornero, sarà guerra, è una promessa». E infine la legge sull’omofobia: «Difenderò sempre il diritto di ogni bambino ad avere una mamma ed un papá». Un gruppo di contestatori ha fischiato le parole di Salvini, che ha risposto attaccando chi «Tira fuori ogni volta che scendiamo in piazza la loro impolverata bandiera rossa».
Il leader leghista, ha anche ringraziato Fontana per il lavoro fatto fino ad adesso, attaccando chi ha parlato male della Lombardia: «La storia lo condannerà» ha affermato, prima di dedicare un pensiero al capoluogo, Varese: «Vinciamo qui a Saronno, poi ci riprendiamo Varese, ridando alla città giardino un sindaco come si deve. Un sindaco che sceglieranno i varesini e che non sarà imposto da nessuno, tantomeno da qualcuno che arriva da Milano e vuole decidere al posto dei varesini».
Nel corso del lungo pomeriggio hanno preso la parola i rappresentanti locali, a cominciare da Claudio Sala, segretario cittadino della Lega, introdotto, come gli altri, da Riccardo Guzzetti, coordinatore provinciale dei giovani padani e candidato in consiglio comunale a Saronno: «Qui c’è una folla di gente per bene. Oggi siamo una comunità, che rappresenta il gruppo che continuerà a cambiare Saronno in meglio, oggi la musica è cambiata, continuiamo a rilanciare Saronno alla faccia dei chiacchieroni che vogliono affossarla. Propongono freschezza, ma è 30 anni che sono in giro, sono loro che sono complici del declino di Saronno. Dovrebbero vergognarsi. Con Fagioli Saronno è rinata: è tornata ad essere attrattiva, sicura, propositiva, coi conti in ordine nonostante i trasferimenti da Roma sempre minori, non come una volta quando era sindaco qualcun altro che coi soldi di Roma prometteva opere faraoniche. Siamo uniti, con la nostra coalizione coesa con Forza Italia, Fratelli d’Italia e Saronno al Centro».
Dopo aver presentato i candidati consiglieri a Saronno, ha preso la parola il segretario provinciale, il deputato Matteo Bianchi: «Saronno è la città più popolosa che va al voto in questa tornata elettorale nel Varesotto, non è un caso che siamo tutti qua ad aprire la campagna elettorale. La Lega da sempre punta sul contatto con la gente, sui Comuni. Io stesso ho fatto il sindaco, un passaggio fondamentale per formarsi. Onore a chi si mette in gioco».
Bianchi ha presentato i candidati sindaco della Lega e del centrodestra nei comuni della provincia di Varese: Alessandro Casali a Luino, Alberto Barcaro a Somma Lombardo, Evasio Regnocoli a Origgio rappresentato da Luca Panzeri, Dimitri Cassani a Casorate Sempione, Claudio Ventimiglia a Golasecca, Andrea Trezzi a Laveno Mombello (assente), Clara Dalla Pozza a Lonate Ceppino, Fabio Felli a Gemonio (assente), Pietro Zappamiglio a Gorla Maggiore (assente). Presente anche il candidato di Baranzate.
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Ha poi preso la parola Alessandro Fagioli, padrone di casa e candidato per le elezioni comunali di Saronno del 20 e 21 settembre: «Grazie a tutti i volontari, alle forze dell’ordine che hanno mantenuto la sicurezza oggi e nei 5 anni passati. Abbiamo riportato la città a quella che deve essere la normalità. Ringrazio i miei colleghi in giunta, i consiglieri comunali: abbiamo mantenuto le promesse, abbiamo amministrato con un disastro lasciato da chi ci ha preceduto, niente era in ordine. I prossimi 5 anni sappiamo cosa fare, abbiamo un piano preciso. Per 5 anni abbiamo lavorato per riqualificare la stazione, oggi vi informo che arriveranno 35 milioni dalla Regione e saranno spesi a Saronno con parcheggi, uffici, spazi: investimenti e lavoro che arriveranno. Sempre la Regione ha investito sul nostro ospedale tanti milioni. C’è tanto da fare, c’è bisogno dei cittadini, siamo pronti a lavorare come abbiamo fatto in questi 5 anni con la nostra coalizione».
È intervenuta anche Isabella Tovaglieri, eurodeputata, che ha detto: «La piazza gremita è la risposta migliore a chi ci vede in difficoltà. Noi siamo tra la gente, sempre. Faccio il nostro “in bocca al lupo” a tutti i candidati sindaco. Dall’Europa non arrivano buone notizie sulla pelle dei nostri giovani». Anche Paolo Grimoldi, segretario nazionale della Lega, ha arringato la folla facendo i complimenti a Fagioli per quello che ha fatto in questi 5 anni e bacchettando il Governo.
Alla fine, sono stati centinaia i sostenitori che si sono fermati per scattare un selfie insieme al “Capitano”.
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