Investire in LVMH: la categoria del lusso è immune alla crisi?
Holding è il termine con cui si usa definire una società finanziaria che possiede, in parte o nella totalità, il capitale di altre imprese controllandone la gestione anche a livello industriale oltre che commerciale
Holding è il termine con cui si usa definire una società finanziaria che possiede, in parte o nella totalità, il capitale di altre imprese controllandone la gestione anche a livello industriale oltre che commerciale.
LVMH, acronimo per Louis Vuitton Moët Hennessy, è una holding company molto apprezzata dai trader.
Il settore di cui fa parte questo gruppo, è quello delle grandi società della moda e del lusso, un ambito in genere lontano dalla crisi, i cui titoli fanno sempre gola.
Dopo un’accurata analisi dei dati e della situazione generale, i trader che volessero comprare azioni lvmh potrebbero approfittare delle opportunità che si presentano strada facendo.
La scalata verso il successo
La struttura delle partecipazioni nella holding lvmh, assume la classica conformazione ad albero con al vertice il capogruppo e poi i vari rami che collegano le società.
Essere al vertice significa possedere un numero di azioni che garantisca “la maggioranza”: è proprio questa la situazione di Bernard Arnault, azionista principale di lvmh.
Il signor Bernard, grazie alla sua holding “Arnault Family Group” possiede il 46,84% delle azioni in lvmh, controllando direttamente il 5% e indirettamente il resto, attraverso la Christian Dior SE.
Non a caso la famiglia Arnault è considerata una tra le più ricche e potenti al mondo!
Lvmh nasce in Francia nel 1987, quando le imprese Louis Vuitton e Moët Hennessy decidono di diventare “una cosa sola”. Una specializzata in accessori di moda, l’altra in vini e alcolici; dopo la fusione, da questa holding dipendono 50 società e circa 70 marchi.
Le diverse società gestiscono aziende che vanno dal settore della moda (Dior, Kenzo, Pucci, Fendi, Vuitton..), alla grande distribuzione (Sephora, La Samaritaine, Le Bon Marché..); da vini e champagne ( Moët Chandon, Hennessy, Veuve Clicquot), a profumi e cosmetici (Guerlain e i profumi delle maison di moda).
Si aggiungono all’elenco i grandi marchi di orologi, gioielli, l’editoria e gli alberghi di lusso.
In questo marasma di opportunità la figura del presidente Arnauld entra in gioco cogliendo al balzo il disaccordo tra le parti Louis Vuitton – Moët Hennessy.
Dopo quindici anni e numerose acquisizioni diviene leader indiscusso, grazie ad una lungimirante struttura finanziaria implementata nel tempo.
Stili specifici per traders differenti
Secondo tradingonlineguida.com investire in lvmh non può che rivelarsi un’ottima chance considerando il fatturato annuo e la crescita costante.
L’esempio del Signor Arnault e della sua famiglia, fanno ben sperare in quanto a risultati. Si parla di azioni quasi raddoppiate negli ultimi tre anni e di una domanda in continua ascesa.
Seguendo il modello di certe menti illuminate, in ogni caso, c’è molto da imparare: non si tratta di seguire le orme, passo dopo passo, di qualcuno che ha un’altra vita e una diversa personalità.
A meno che non si scelga la strada del copy trading, copiando automaticamente le posizioni aperte e gestite da altri, in generale per i trader è essenziale comprendere il proprio stile, partendo anche dalle disponibilità economiche.
Se Bernard Arnault fosse stato un trader qualsiasi, molto probabilmente avrebbe seguito una strategia a lungo termine, ma questo è solo quello che si evince dalla storia attualmente raccontata.
Quando si entra nel mondo del trading si è ben consapevoli del fatto che bisogna ottenere le giuste informazioni ed essere aggiornati prima di agire.
Per quanto riguarda i trader che decidono di puntare su questa holding company, sarà necessario ricordare, per esempio, che l’andamento delle azioni è sicuramente influenzato dalle dichiarazioni delle società concorrenti.
Sembra essenziale, quindi, anticipare la reattività dei titoli cui si è interessati, seguendo anche questo tipo di news.
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