Pro Patria, al via la stagione 20/21: si riparte da mister Javorcic e da una linea giovane
In mattinata allo stadio Carlo Speroni la conferenza di presentazione della nuova stagione, alla presenza dell'allenatore, del ds Turotti e del presidente Testa. Il tecnico croato può diventare il più duraturo della storia sulla panchina dei tigrotti
Un’altra stagione per diventare l’allenatore con più panchine nella storia dell‘Aurora Pro Patria. I tigrotti ripartono da Ivan Javorcic: il tecnico ha rinnovato per un altro anno ed è pronto ad entrare nella storia del club biancoblu. In mattinata, sulla tribuna centrale dello stadio Carlo Speroni di Busto Arsizio, casa della Pro Patria, la società ha presentato la nuova stagione di Serie C 2020/21, cominciata ufficialmente ieri con il primo giorno di ritiro proprio sul campo dello Speroni, dove si svolgerà la preparazione. Una prima novità dovuta al Covid-19, che ha impedito il classico ritiro estivo in alta quota.
Presenti allo Speroni il presidente Testa, Javorcic e il direttore sportivo Sandro Turotti. I vertici della Pro Patria hanno dettato la linea in vista di un campionato anomalo, che riporterà le squadre sui campi con tante incognite dopo il lungo stop causato dall’emergenza sanitaria. Una stagione particolare, condizionata dal Covid, dalla tribune vuote e da rigidi protocolli sanitari.
«Speriamo che le regole vengano allentate – ha esordito il presidente Testa -. Siamo molto attenti all’aspetto sanitario e stiamo ottemperando a tutte le regole imposte dalla federazione, ma auspichiamo vivamente che queste possano essere riviste». Per quanto concerne la costruzione della rosa, Testa ha fatto chiaramente capire che la squadra non è ancora al completo, ma anche sul fronte mercato sarà forte l’influenza di tre mesi di lockdown: «La squadra non può essere al completo. Ci confronteremo con il direttore sportivo Turotti che è un grande professionista e con il tecnico Javorcic, per fare le giuste valutazioni. Per il momento voglio ringraziare apertamente sia il mister che il ds: due garanzie che anche quest’anno sono al mio fianco, con la volontà di fare bene».
La Pro Patria riparte da una rosa giovane e una base solida: il mercato entra nel vivo e ci sarà tempo fino a fine agosto per completare una squadra che ha salutato Battistini, il suo elemento di maggior esperienza in difesa, nonostante i soli 26 anni, che non ha rinnovato il contratto. Ci sarà da puntellare la retroguardia così come l’attacco, dove si registrano gli addii di Mastroianni e Defendi.
«Andiamo ad affrontare una stagione difficile, con una preparazione diversa, senza pubblico – ha spiegato il ds Turotti -. Quest’anno il valore aggiunto per una categoria come la nostra è il presidente, che si è preso l’onere di affrontare una stagione come questa, complicata anche sotto l’aspetto economico. Per quanto riguarda il mercato, è difficile prendere giocatori che possano essere subito a disposizione del mister, perchè dobbiamo rispettare i protocolli sanitari, tra tamponi e procedure stabilite che rallentano l’inserimento immediato in squadra di un nuovo giocatore. Fino alla fine di agosto costruiamo la rosa insieme al mister, vedremo cosa si potrà fare. Sicuramente siamo fedeli alla linea giovane che abbiamo adottato, con ragazzi di prospettiva che hanno sposato il nostro progetto».
Turotti si è intanto espresso sui primi due acquisti ufficiali: il classe ’98 Gatti e il portiere del ’99 Greco, proveniente dal vivaio della Roma: «Gatti è un giocatore che abbiamo seguito nell’ultima stagione a Verbania. È un ragazzo con potenzialità, vedremo l’impatto con la Serie C e il salto di categoria. Greco era un obiettivo per avere un altro portiere giovane, può essere un rinforzo molto importante per noi».
Il direttore sportivo ha però ben chiaro l’obiettivo principale in vista del prossimo campionato: «L’obiettivo è sempre lo stesso, la salvezza. Ripartiamo con l’ambizione di mantenere la categoria».
Tante domande anche e soprattutto per il mister Javorcic, che ha raggiunto le 100 panchine con i tigrotti e si appresta a vivere il suo quinto anno in biancoblu: «La vera sfida è quella di rimanere, di confermarsi e di migliorarsi sempre – ha commentato il tecnico croato -. La Pro Patria è una delle poche società che sta garantendo in questi anni un valore sempre più raro al giorno d’oggi, quello della continuità».
L’allenatore ha spiegato la sua scelta di sposare ancora il progetto della Pro Patria: «Sto facendo un percorso naturale. Turotti è un grande professionista e ha capito le mie necessità, le mie riflessioni e i bisogno di prendere tempo. Ma con i tempi giusti ho maturato la decisione di restare».
Javorcic ha proseguito descrivendo come sarà la sua Pro Patria: «Abbiamo il dovere di reagire a questo periodo difficile per la nostra città, e abbiamo voglia di tornare a divertirci e a emozionarci. Come squadra manterremo la nostra identità in tutto e per tutto. Aspettiamo di capire come migliorare questa rosa per le sfumature prettamente tecnico – tattiche. La squadra va completata nei vari ruoli, sarà un anno diverso anche a livello di mercato, ma noi partiamo comunque con una base solida, con giocatori giovani ma che hanno già esperienza. C’è tempo per andare a rinforzare la squadra».
Il tecnico ha concluso con una considerazione sul ritiro estivo, che quest’anno per la prima volta si svolgerà interamente allo stadio Speroni e non tra le quote alte delle montagne: «Tecnicamente cambia poco. Essere in alta quota favorisce sicuramente la fase di recupero, ma non ci sono grosse differenze rispetto agli anni precedenti».
In chiusura le parole del presidente Testa, che ha annunciato la volontà degli sponsor di proseguire al fianco della Pro Patria anche per la prossima stagione. Tra questi, anche il supporto della storica famiglia Vender, che porterà ancora il suo sponsor sulla maglia dei tigrotti: «Posso dire che i nostri sponsor principali hanno manifestato la volontà di rimanere con noi. Con alcuni gli accordi sono già scritti, con altri sono solo verbali, ma per me ciò che conta è la parola e ho avuto rassicurazioni da tutti i nostri partner».
Oggi il secondo giorno di ritiro dei biancoblu: sabato 22 agosto potrebbe essere la data della prima amichevole dell’anno, concessa dalla federazione solo se disputata tra squadre professionistiche che rispettano gli stessi protocolli sanitari.
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