Caritas Ambrosiana: “Ascoltate la voce delle famiglie colpite dalla crisi sociale”
L'appello della Caritas: "Sovra-indebitamento, sia riammesso nel decreto Semplificazioni l'emendamento che riforma la legge. Ascoltate la voce delle famiglie colpite dalla crisi sociale dovuta al Covid19"
Nota della Caritas Ambrosiana, che fa appello per la riforma urgente delle norme sul sovra-indebitamento. «L’emendamento alla legge 3/2012 sia riammesso nell’approvazione del decreti semplificazioni. Ascoltate la voce delle famiglie colpite dalla crisi sociale dovuta al Covid19».
Nell’ultima seduta della commissione Lavori Pubblici e Affari Costituzionali del Senato è stato escluso l’emendamento 40.0.17 che mirava ad ottenere una riforma delle legge 3/2012 sul sovra-indebitamento mediante il recepimento in via immediata delle più rilevanti novità introdotte dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (CCI). I presidenti della commissione, i senatori Mauro Coltorti (M5S) e Dario Parrini(PD) hanno motivato l’esclusione ritenendo l’emendamento improponibile per estraneità della materia.
Facciamo osservare che su tale emendamento, proposto come primi firmatari dai senatori Daniele Pesco e Arnaldo Lomuti del M5S e dai senatori Valeria Valente (PD ), Loredana De Petris (LEU), Mauro Marino (IV) Giacomo Caliendo e
- l’Ufficio Legislativo del Ministero di Giustizia aveva preannunciato parere positivo.
- Bankitalia si era pubblicamente espressa a favore
- Molte associazioni e fondazioni antiusura, associazioni dei consumatori, professori universitari, operatori del volontariato lo avevano giudicato indispensabile per contrastare la diffusione dell’usura.
- Decine di magistrati, di Cassazione e delle sezioni fallimentari dei principali tribunali italiani, avevano manifestato esplicito sostegno.
Riteniamo, pertanto, che il giudizio d’improponibilità “per estraneità alla materia” sia stato affrettato, forse per la preoccupazione delle migliaia di emendamenti presentati.
Chiediamo quindi di riammettere l’emendamento che è non estraneo ma, anzi, completamente pertinente alla materia delle semplificazioni
- Semplificherebbe, infatti, la vita di centinaia di migliaia di famiglie sovraindebitate e renderebbe il loro destino economico, sociale, umano (impedendone la disgregazione) simile a quello delle famiglie sovraindebitate europee.
- Genererebbe una semplificazione e riduzione dei costi della macchina giudiziaria. È infatti noto agli addetti ai lavori che quando un debitore si trova in una situazione d’insolvenza si genera di norma un rilevante numero di procedimenti giudiziari (ricorsi per decreto ingiuntivo, esecuzioni forzate e relative opposizioni), con conseguente svilimento del valore dei beni oggetto di vendite obbligate, nonché effetti negativi sull’organizzazione giudiziaria e sui costi che l’Erario sostiene, a causa del vasto numero di procedimenti avviati senza reale utilità.
Centinaia di migliaia di famiglie oggi non sono difese dalla legge 3/2012, pur essendo già stata approvata in Parlamento una norma fortemente migliorativa. In vista di un autunno che si preannuncia molto duro per le conseguenze sociali della pandemia da Covid 19, sarebbe drammatico non ascoltare la loro voce.
Hanno firmato l’appello per la riforma delle legge sul sovra-indebitamento:
Associazione dei Docenti di Diritto dell’Economia (ADDE), Fondazione San Bernardino onlus, Associazione Culturale Favor Debitoris, Federazione europea per la giustizia, Fondazione Nashak, Ritmi – Rete italiana di microfinanza, Consulta nazionale antiusura “Giovanni Paolo II” o.n.l.u.s, Snarp sindacato nazionale anti usura, Fondazione un raggio di luce onlus – Pistoia, San Giuseppe imprenditore associazione di promozione sociale, Fondazione mons. Vito de Grisantis, Fondazione san Gaudenzio di Novara, bon’tworry INGO, Centro commerciale VomeroArenella, Confimprese Napoli, Movimento consumatori, NeXt – Nuova Economia per Tutti, Cittadinanzaattiva, Assoutenti, Unione Nazionale Consumatori, Federconsumatori, Movimento difesa del cittadino, Adoc, Adusbef, Assoconsum, Udicon, Confconsumatori, Casa Del Consumatore, Adiconsum, Ctcu.
Alla proposta hanno aderito, a titolo personale, anche i seguenti magistrati:
Cristiano Magda Presidente della Prima Sezione della Corte di Cassazione
Didone Antonio, già Presidente della Prima Sezione della Corte di Cassazione
Genovese Antonio Presidente della Prima Sezione della Corte di Cassazione
Amatore Roberto consigliere della Corte di Cassazione
Campese Eduardo consigliere della Corte di Cassazione
D’Aquino Filippo consigliere della Corte di Cassazione
De Stefano Franco consigliere della Corte di Cassazione
Dolmetta Aldo Angelo , consigliere della Corte di Cassazione
Fidanzia Andrea consigliere della Corte di Cassazione
Leuzzi Salvo Ufficio Massimario della Corte di Cassazione
Pazzi Alberto consigliere della Corte di Cassazione
Soldi Anna Maria Procura Generale presso la Corte di Cassazione
Attanasio Monica Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Verona
Braccialini Roberto Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Genova
Bruno Simonetta Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Brescia
Cassano Sergio Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Bari
Cataldi Giulio Presidente di Sezione Esecuzioni del Tribunale di Napoli
Crivelli Alberto giudice del Tribunale di Monza
De Bernardin Lucia giudice del Tribunale di Catania
De Simone Laura Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Bergamo
Fabbro Antonello presidente del Tribunale di Treviso
Farolfi Alessandro giudice del Tribunale di Ravenna
Florini Fabio Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Bologna
Fontana Roberto Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano
Ghedini Anna giudice del Tribunale di Ferrara
Jachia Giorgio Presidente della Sezione fallimentare del Tribunale di Salerno
La Malfa Antonino presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Roma
Lanni Pierpaolo giudice del Tribunale di Verona,
Lualdi Marco presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Busto Arsizio
Maiolino Maria Antonia giudice del Tribunale di Padova
Orlando Massimo presidente Tribunale di Livorno
Orlando Massimo presidente del tribunale di Livorno ,
Paluchowski Alida Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Milano
Roberto Braccialini, Presidente della Sezione Fallimentare del Tribunale di Genova
Salvati Federico Presidente della Sezione Esecuzioni del Tribunale di Roma
Santinello Caterina presidente del Tribunale di Padova
Schiavon Giovanni già Presidente del Tribunale di Treviso.
Terzi Massimo Presidente del Tribunale di Torino
Vigorito Francesco president
Zuliani Andrea giudice del Tribunale di Udine
La proposta è stata sottoscritta, a titolo personale, anche da docenti universitari, professionisti del settore e associazioni di professionisti, operatori nel sociale:
Giacomo Di Gennaro, Lucilla Gatt, Felice Ruscetta, Ernesto Savona, Transcrime Università Cattolica del Sacro Cuore, Didone, Pasquale Riccio, padre Alex Zanotelli, Fabio Picciolini, avv. Biagio Riccio, avv. Roberto Tieghi, avv. Dino Crivellari, avv. Emanuele Petracca, avv. Valeria Manzo, dott. Nicola Benini, dott. Adele Durante avv. Roberto Di Napoli, avv.Angela Blando, avv. Cristina Sgobbo, avv. Attilio Vaccaro Belluscio, dott. Gianfranco Soccorsi, Ciro Pennino, Marzotto Giuseppe, Raffaello Capunzo, Sonia Corradini, Fabio Bonanni, Luisa Paratore, Studio legale perizie, LEGGE3, Masterlegalservice, M.T.S. MULTISERVICE S.r.l., Misdebito.
Milano 13 agosto 2020
Portavoce e resp. ufficio stampa Caritas Ambrosiana: Francesco Chiavarini 347.4205085
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