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Rotondi (Pd Saronno): “Nuovi supermercati? No grazie, quelli attuali bastano”

Nota di Mauro Rotondi, direttivo Pd Saronno e Assemblea Regionale 

Mauro Rotondi

Nota di Mauro Rotondi, direttivo Pd Saronno e Assemblea Regionale 

La recente presa di posizione da parte degli abitanti dell’area Ex Parma, contro l’edificazione dell’ennesimo supermarket e di giganteschi palazzoni che nulla c’entrano con Saronno, non può lasciare indifferenti e merita attenzione. Una scelta non condivisa dagli abitanti i quali preferirebbero differenti progetti per l’area a vantaggio della qualità della vita.

Con l’adozione del piano di attuazione, l’attuale amministrazione sembra muoversi in direzione opposta, favorendo la nascita di nuovi supermercati in varie zone della città. Una scelta miope per il futuro con non poche ripercussioni quali: sfruttamento del suolo, inquinamento senza controllo, traffico insostenibile, ritmi massacranti per il lavoratori. sfruttamento della filiera produttiva da parte dei grandi gruppi. Il tutto per offrire un prodotto senza reale mercato essendo

gli abitanti della città sempre gli stessi. Ora per impedire giuridicamente l’edificazione di questo nuovo preoccupante mix tra costruzioni sproporzionate e aree commerciali servirebbe opporre nelle opportune sedi ragioni legate a motivi ambientali, paesaggistici, igienici (vedi inquinamento e viabilità) oltre ovviamente a una forte mobilitazione di cittadini e forze politiche.

Alle ragioni sopra elencate si aggiungerebbe un danno anche per commercio di vicinato e piccoli artigiani, con reddito e sviluppo economico locale destinati a subire pesanti conseguenze. Stupisce come la componente politica dell’attuale maggioranza, un tempo legata a piccole imprese e commercianti, oggi non si curi molto di questi soggetti. Oltretutto, il periodo Covid ha offerto una possibilità di rilancio ai piccoli negozi di vicinato, da anni cannibalizzati dai grandi operatori e a rischio estinzione. Consegne a domicilio e vendite online, esplose in questi mesi, hanno convinto i piccoli negozianti a rivedere il proprio modello di business e a reinventarsi. Panettieri, macellai, fruttivendoli, latterie, commercianti, botteghe artigiane possono tornare a recitare un ruolo di primo piano nella nostra quotidianità. Si è scoperto il vicino negozio come luogo di relazione umana e in questi mesi difficili, i negozianti hanno aiutato anziani e persone sole con le consegne a domicilio dando un vero e proprio contributo sociale.

Una città vive di relazioni e di essa si nutre. La Coalizione di Centro Sinistra a sostegno di Augusto Airoldi Sindaco ha tra le priorità del programma lo sviluppo sostenibile della città. E’ pertanto doveroso pensare a destini diversi per le aree interessate, in cui la logica del profitto non sia l’unica a prevalere. Le idee non mancano certo. Saronno e i paesi limitrofi sono ormai saturi di supermercati e quelli attuali possono bastare. Troppi ipermercati, pronti a spartirsi la torta del mercato, destinano alla chiusura le piccole attività, la cui ridotta presenza porterebbe un duro colpo alla socialità e alla vitalità della città. E si sa, una città dove i negozi chiudono si spegne velocemente; mettiamoci l’attuale mancanza di iniziative ed eventi e Saronno sarà ancor più una città dormitorio. Vogliamo veramente questo?

Per questi motivi, ripensare a un nuovo modello di sviluppo, alla luce del nuovo scenario, rappresenta oggi un impegno sempre più inderogabile per qualsiasi città e a maggior ragione per Saronno.

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 10 Agosto 2020
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