Un durissimo attacco alla Lega Nord e alla forza di centrodestra moderata in coalizione con Fagioli è stato rivolto da Pierluigi Gilli durante la presentazione dei candidati delle liste che supporteranno la sua candidatura a sindaco di Saronno alle elezioni del prossimo 20 e 21 settembre.

«Mi domando come faccia una forza politica che non è la Lega a continuare a fare il servo sciocco di un sindaco che non ha fatto altro che tormentarli e sbeffeggiarli fino a ieri e oggi sono con il cappello in mano perché gli daranno la poltrona da vicesindaco. Come si fa a vendersi? È un partito moderato quello, non è un partito estremista».

Gilli ha poi continuato: «Oggi a Saronno il centro siamo noi e se i moderati daranno il voto disgiunto faranno bene, perché non è possibile che si diventi servi di gente che ha dimostrato di non sapere amministrare, ma che ha saputo solo farsi gli affari propri, sistemarsi in tutti i modi senza avere dato nulla alla città in cambio. La lega a Saronno non ha fatto niente, ha illuso le persone. Da quando sono stato sindaco ho conosciuto tantissimi sindaci della Lega: persone degnissime e capacissime con le quali si poteva liberamente parlare. Ma qua abbiamo avuto un sindaco che ha reso Saronno famosa in tutta Italia parlando di 1200 morti di Covid. Vi rendete conto a quale livello siamo sprofondati?».

«Questa è la realtà che abbiamo subito per 5 anni – ha dichiarato l’ex primo cittadino -. Un partito che ha preso il 27 % e che per giochi elettorali è riuscito a governare Saronno, ma senza metterci la faccia più di tanto, perché a parte sindaco e vicesindaco tutto il resto dell’amministrazione è composto da persone non della Lega, perché non avevano nessuno da mettere lì. E c’è stato chi li ha serviti. I risultati li abbiamo visti e spero non li dovremo vedere ancora».

Gilli ha poi concluso: «Facciamo capire ai nostri concittadini che per uscire dalle sacche nelle quali ci troviamo, aggravate poi da questa malattia che è arrivata, dobbiamo cercare di essere concreti, reali e soprattutto moderati e pensare con la nostra testa senza dover fare giochi che dipendono dalle alleanze che si decidono in altri luoghi».