Allagamenti sotterranei della Ignoto Militi: Lonardoni spiega il punto di vista del Comune
L'assessore ai Lavori pubblici Dario Lonardoni interviene su nostra sollecitazione sui problemi di allagamento e infiltrazioni d'acqua nei sotterranei della Scuola Primaria Ignoto Militi di Saronno
L’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Saronno Dario Lonardoni, interviene su nostra sollecitazione sui problemi di allagamento e infiltrazioni d’acqua nei sotterranei della Scuola Ignoto Militi di Saronno, in via Antici.
Nei sotterranei della scuola ha sede l’associazione culturale Must e ha il suo laboratorio Andrea Leanza, il “truccatore speciale” creatore di dinosauri a dimensione naturale, apprezzato a livello nazionale e non solo. «Non è una situazione normale, paghiamo l’affitto come associazione, nessuno ci ha chiesto niente e tanto meno ci ha proposto una mano, un intervento risolutore o almeno delle opere per eliminare gli allagamenti», ha denunciato con un video su Facebook Leanza.
Il Comune è a conoscenza del problema, che si potrebbe risolvere solo con un intervento sulle fognature, operazione molto onerosa che al momento l’amministrazione non è nelle condizioni di poter predisporre, come spiega l’assessore Lonardoni: «Teniamo presente che con queste precipitazioni si sono allagati moltissimi scantinati, box e garage in tutta Saronno. Per i locali della Scuola Primaria Ignoto Militi il problema è che quando va in pressione la fognatura in occasione di precipitazioni violente, si verifica un rigurgito d’acqua nel sotterraneo che richiede un importante intervento sul fronte fognatura. In questo momento come amministrazione non possiamo sostenere questo investimento perché ci sono altre priorità. La priorità fondamentale è la scuola, l’attività didattica, dopo di che se avanzano soldi faremo anche altro. Certo è che se questi avvenimenti andassero ad intaccare anche l’attività didattica, si interverrebbe e basta, così come siamo intervenuti in altre situazioni urgenti, come la Scuola Materna Monte Santo. Ci stiamo attrezzando e sicuramente se questi fenomeni dovessero continuare nel tempo dovremo dare una risposta, però le risorse sono scarse e le priorità al momento sono altre. Le associazioni sono libere di scegliere dove andare».
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