Casi sospetti: per il tampone si entra in ospedale a Varese e a Busto Arsizio
Archiviate le tensostrutture con modalità "drive trough", i test si fanno al Circolo di Varese e a quello di Busto. Nel primo caso si passa dai check point, alla Valle Olona costruiti percorsi tutelati
Stesso portale per le segnalazioni, uguale squadra per tracciare i contatti. Cambia solo il percorso di verifica, quello del tampone che attesta o meno il contagio.
Da sabato scorso, 1 agosto, Ats Insubria ha smontato le sue tensostrutture dove i cittadini arrivavano in auto e, senza nemmeno scendere dalla vettura, si sottoponevano a tampone. Un modello organizzato dall’Agenzia di Tutela della Salute per velocizzare il sistema di tracciamento e verifica di potenziali nuovi casi. La velocità e la precisione hanno permesso di identificare e circoscrivere il focolaio di Somma-Cardano-Golasecca così di un’altra decina di piccole o piccolissime situazioni del territorio.
L’importanza del tracciamento e della verifica sono determinanti per evitare di perdere il controllo del contagio e riattivare la curva pandemica.
Da sabato, dunque, il modello di ATS è stato parzialmente archiviato per volontà della Regione che ha imposto un sistema già attivo in altre province lombarde.
A sobbarcarsi il lavoro materiale di tamponamento sono le due Asst: Sette Laghi e Valle Olona che si attivano su indicazione di Ats a cui rimane il compito di raccogliere le segnalazioni dei medici di base e di effettuare il contact tracing.
Alle Asst arrivano, dunque, un file che smistano a un ufficio preposto.
ASST SETTE LAGHI
La Sette Laghi ha un ambulatorio “tamponi” creato appositamente per l’emergenza Covid e che ha visto recentemente confermare il personale infermieristico assunto allo scopo.
Il file di Ats Insubria giunge via email con l’indicazione dei nomi e delle modalità di coinvolgimento dei soggetti: per alcuni è ammesso il tampone domiciliare ma per la gran parte occorre recarsi fisicamente in ospedale.
La Sette Laghi ha individuato il Circolo di Varese per questa attività di verifica: le persone convocate devono quindi presentarsi prima ai check point dove si sottopongono ai controlli ( anche se hanno la febbre e sintomi sospetti) per poi accedere al punto segnalato durante la convocazione. Entro 36/48 ore riceveranno sul proprio fascicolo sanitario, l’esito dell’esame. In contemporanea quindi arriva anche al medico di base che provvederà ad attivare, eventualmente, l’isolamento.
La capacità di indagine della Sette Laghi è elevata: sin dai giorni della pandemia, ha una squadra di “tamponatori” che si occupa sia dei pazienti interni sia quelli in arrivo attraverso il PS o dai check point. I tempi di attesa tra la segnalazione e la convocazione stanno dunque stringati.
ASST VALLE OLONA
Percorsi dedicati con rispetto del distanziamento sono stati definiti dalla Valle Olona: « Noi riceviamo l’elenco da Ats Insubria con i tempi consigliati per le convocazioni – spiega il direttore socio sanitario Marino Dell’Acqua – Una equipe apposita di assistenti sanitarie chiama a casa per la convocazione. Durante la conversazione, effettuano un breve triage per capire se è il caso di andare a domicilio con una squadra equipaggiata adeguatamente».
«Attualmente abbiamo deciso di attivare il servizio solo all’ospedale di Busto, dato che parliamo di una ventina circa di esami al giorno, ma abbiamo individuato ambulatori e percorsi sia a Gallarate sia a Saronno, se dovesse aumentare la richiesta. Nei due ambulatori dedicati sono garantiti il distanziamento anche tra un paziente e l’altro. In questi primi giorni abbiamo affinato la procedura così da essere in grado di garantire le diverse urgenze che ci vengono segnalate da Ats».
Una volta effettuato il tampone, questo viene mandato alla Sette Laghi incaricata di effettuare l’indagine microbiologica. La stessa Sette Laghi fornirà il responso caricandolo sul fascicolo sanitario personale.
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