«Ho cercato di ripercorre in arte il danno fatto all’immagine della Maddalena, di riconoscere l’errore e di farlo comprendere: non era prostituta, ma apostola». Sono le parole di Isa Borroni, cittadina saronnese e autrice delle due installazioni poste tra piazza De Gasperi e piazza Schuster a Saronno in onore della Festa della Maddalena, ricorrenza che si celebra il 22 luglio e istituita nel 2016 da Papa Bergoglio.

Le due opere, interamente realizzate con materiale riciclato, sono state create da Isa con l’obiettivo di ridare dignità all’immagine di Maddalena, vittima di un equivoco durato troppi secoli e che ha portato all’interpretazione della Maddalena stessa come una prostituta. La Festa che ricorre oggi vuole invece sovvertire questa concezione e descrivere Maria Maddalena come la “13^ apostola”.

Appassionata di arte, Isa e ha così voluto riportare in auge una questione etica legata alla donna e veicolata tramite l’arte stessa, ma forse da sempre troppo trascurata.

«Di solito faccio le installazioni seguendo ricorrenze, sia civili che religiose – spiega Isa -. La Festa della Maddalena è stata istituita da Papa Bergoglio nel 2016 ed è una ricorrenza da valorizzare: il mio intento con queste installazioni è quello di dimostrare e di far comprendere che l’interpretazione di Maddalena come prostituta, radicata nella nostra tradizione fin da Gregorio Magno e dal concilio di Trento, è stata un errore. Ho cercato di tornare sull’elaborazione culturale dell’immagine femminile attraverso l’arte, e l’ho fatto creando queste installazioni e utilizzando solamente materiale riciclato e stracci vari».

Le due installazioni tra piazza De Gasperi e piazza Schuster ripropongono due differenti rappresentazioni di Maria Maddalena prostituta penitente: il modello di Guido Reni, classicista cattolico, e il modello di Donatello.