Favino vince ai Nastri d’Argento e ringrazia i truccatori di “Hammamet”
Miglior attore nella 75esima edizione del premio, Favino ha dedicato la vittoria al regista Gianni Amelio e ha ricordato il grande lavoro della squadra di truccatori guidata da Andrea Leanza e Federica Castelli
Pierfrancesco Favino vince il premio di miglior attore protagonista alla 75ª edizione dei Nastri d’argento per il suo ruolo in “Hammamet” e dedica la vittoria ai suoi truccatori, Andrea Leanza e Federica Castelli, oltre che al regista del film, Gianni Amelio.
Il premio, assegnato all’attore romano nella cerimonia dello scorso 6 luglio condotta dalla moglie, l’attrice Anna Ferzetti (simpatico e tenero il bacio sul palco), ha quindi anche un risvolto saronnese.
Per trasformare Favino in Bettino Craxi infatti sono state necessarie ore e ore di trucco, per ogni giorno di ripresa. «Siamo stati impegnati sul set per 39 giorni, più 5 di provini. Prima abbiamo lavorato qui in laboratorio (a Saronno, negli del Must in via Antici, nei sotterranei della scuola Ignoto Militi) per poi trasferirci a Legnano dove si sono girate le prime scene, poi in Tunisia, ad Hammamet, a casa di Craxi – ha spiegato Leanza a SaronnoNews -. Ogni mattina servivano almeno 4 ore di trucco: si cominciava dai capelli di Favino, incollati con un gel molto forte; poi si posizionava la sottocalotta, si incollavamo le protesi, il collo, il naso, il labbro superiore, i lobi delle orecchie, le guance, il mento, il labbro inferiore, la testa e le palpebre. Infine, dopo il turno del parrucchiere, si posizionavano le sopracciglia. Abbiamo creato più di 500 pezzi in tutto tra set, scarti e test. Un lavoro impegnativo, fisico, ma anche mentale: serve grande concentrazione e precisione».
Favino ha ringraziato le troupe tunisina ed italiana che hanno lavorato con lui e con il gruppo di attori, i truccatori e il regista Gianni Amelio che ha avuto l’intuizione di sceglierlo per il ruolo di Bettino Craxi, diversissimo fisicamente dall’attore, letteralmente trasformato dal gruppo di lavoro guidato da Andrea Leanza e Federica Castelli che ha nel laboratorio di Saronno il proprio “nido”.
LA PREMIAZIONE AI NASTRI D’ARGENTO 2020
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