Gerenzano democratica: “Il Comune si mobiliti per far ripartire le scuole del nostro paese”
Nota del gruppo consiliare Gerenzano Democratica che invita l'amministrazione comunale a predisporre un piano di intervento per la riapertura delle scuole del paese
Nota del gruppo consiliare Gerenzano Democratica che invita l’amministrazione comunale a predisporre un piano di intervento per la riapertura delle scuole del paese
In vista di un rientro in classe, a partire dal mese di settembre, degli alunni che frequentano gli istituti scolastici pubblici e privati presenti sul territorio comunale di Gerenzano, e alla luce delle disposizioni ministeriali pubblicate, intendiamo fare qualche osservazione in attesa che l’amministrazione comunale si mobiliti.
È verosimile che, al fine di garantire il rispetto delle misure di distanziamento, si rendano necessari sia un ripensamento della distribuzione interna degli ambienti nei diversi plessi scolastici, sia l’individuazione di nuovi spazi da destinare alle classi. A tutto questo si aggiungono le immaginabili criticità legate all’utilizzo quotidiano degli spazi comuni, che imporranno la separazione e la gestione dei flussi in entrata e in uscita dalle scuole al fine di evitare assembramenti.
Ci pare che tali necessità e tali bisogni stiano creando preoccupazioni e problemi che potrebbero avere ricadute serie sulla collettività. Abbiamo appreso ad esempio che il dirigente scolastico professoressa Sabrina Gaspari ha di recente comunicato, sul sito web dell’istituto comprensivo statale GP Clerici, che “a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19, in attesa di disposizioni normative relative ad una diversa organizzazione delle attività scolastiche, a tutela della salute degli alunni, allo stato attuale delle cose, […] non verrà attivato il servizio di pre-post scuola da settembre 2020.”
Riteniamo che questo servizio sia indispensabile poiché molte famiglie di genitori-lavoratori, che in passato ne hanno fatto richiesta e fruito, se dovessero rinunciarvi sarebbero in grave difficoltà, (anche coloro che potrebbero teoricamente contare sull’ aiuto dei nonni visto che gli ultrasessantenni, con le attuali norme sanitarie, non potrebbero prelevare i nipoti di persona al termine dell’orario scolastico canonico).
Temiamo inoltre che gli istituti privati presenti sul territorio (attualmente essenziale complemento alle scuole pubbliche) soffriranno molto dal punto di vista economico, rischiando di non poter far fronte in modo adeguato agli obblighi imposti dai protocolli di sicurezza e, dunque, in alcuni casi, di non poter riaprire del tutto.
Sulla base di tali osservazioni, auspichiamo che l’amministrazione abbia già aperto un tavolo di confronto con i responsabili delle diverse realtà scolastiche del territorio e predisposto un piano di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari per tutti i plessi di sua competenza.
A nostro parere occorrerebbe partire da un serio censimento dei bisogni urgenti e indifferibili dei diversi istituti e approntare tempestivamente un cronoprogramma dei lavori da eseguire prima dell’inizio del prossimo anno scolastico.
L’amministrazione comunale si dovrebbe quindi mobilitare almeno su quattro fronti:
-> Dovrebbe adoperarsi per mettere a disposizione delle scuole spazi destinabili all’attività didattica in presenza.
-> Dovrebbe farsi carico del servizio di pre e post scuola, nel caso in cui l’istituto comprensivo non sia in grado di attivarlo autonomamente a partire dal prossimo settembre
-> Dovrebbe censire il fabbisogno economico degli istituti privati (in particolare la storica scuola per l’infanzia Carlo Berra) ed eventualmente intervenire per evitare che la tempesta Covid comporti per queste realtà conseguenze irreparabili
-> Dovrebbe predisporre patti educativi di comunità con le realtà del terzo settore operanti sul territorio.Se si considera la scuola un bene primario, forse, in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo, occorrerebbe essere disposti anche a livello comunale a mettere mano al portafogli per garantirne il funzionamento e procrastinare qualche rimandabilissima asfaltatura strade che costa alla collettività centinaia di migliaia di euro in un frangente in cui non sono ammessi sprechi.
Gerenzano Democratica
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