Indelicato riflette sulla posizione di Obiettivo Saronno in merito all’ex asilo e a palazzo Visconti
Il consigliere comunale indipendente Alfonso Indelicato riflette sulle proposte che Obiettivo Saronno ha formulato sul futuro dell'ex asilo di via Manzoni e di palazzo Visconti
Il consigliere comunale indipendente Alfonso Indelicato riflette sulle proposte che Obiettivo Saronno ha formulato sul futuro dell’ex asilo di via Manzoni e di palazzo Visconti
EX ASILO E PALAZZO VISCONTI: RIFLESSIONE SULLA POSIZIONE ESPRESSA DA OBIETTIVO SARONNO
Dunque prendiamo atto che, a parere della lista civica Obiettivo Saronno, l’area dell’ex Asilo di via Manzoni può essere venduta ai privati affinché, fattane tabula rasa, procedano alla costruzione di edilizia abitativa. Ciò a condizione – bontà loro, cioè di OB – che non si renda possibile la costruzione di “un palazzo di dieci piani”. Sarebbe interessante, invero, sapere quale dovrebbe essere il limite consentito: nove? Otto? Sette piani? E poi la conservazione del “contesto architettonico in cui si inserisce in via Manzoni e in via Roma”, proposito lodevole ma difficilmente attuabile dopo lo sventramento che OB sembra auspicare, non è solo questione di altezze, ma di congruenza di forme e colori: vedere, per esempio, quanto stoni rispetto al contesto la palazzina di via Manzoni 35, quella che ospita il benemerito CAF della CISL, la quale pure non è certo alta.
OB ha una speciale predilezione (comprensibilmente, anche se un po’ romanticamente) per Palazzo Visconti, sul quale vorrebbe “concentrare gli sforzi”. A questo proposito vorrei proporre una riflessione, nutrita di mie opinioni di natura estetica e pertanto soggettiva e naturalmente criticabile.
Io non so se il cinquecentesco Palazzo Visconti sia mai stato bello, ma oggi esso mi sembra, nella sua monumentalità, tetro e sgraziato. Può darsi sia stato gradevole nella sua prima conformazione architettonica, e che i successivi rimaneggiamenti gli abbiano conferito l’aspetto che ha oggi, così come è certo che l’annosa incuria per gli esterni ha peggiorato la situazione. Fatto sta che un intervento inteso a restituirlo alle sue fattezze primitive – più leggiadre e ricostruibili sulla base di nozioni di storia dell’architettura più che di sopravvissuti progetti – ha dei costi tali che solo un’ articolata associazione di istituzioni pubbliche e private potrebbe mettervi mano. Si tratta di operazione difficoltosa, probabilmente morta nella culla già più volte in passato.
Pertanto subordinare il recupero dell’ex asilo di via Manzoni, così come di altri edifici di pari o simili dimensioni, a quello dell’immenso e diroccato Palazzo Visconti, significa in sostanza, aspettando Godot, non procedere ad alcun recupero, oppure lasciare mano libera ai costruttori di palazzine convenzionali o di supermercati in stile Bulgaria anni ’60, come il più recente che questa amministrazione ha autorizzato.
Alfonso Indelicato – Consigliere comunale eletto a Saronno
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