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Strada: “Elezioni a Saronno, tanti candidati: qualche idea sulla mobilità sostenibile?”

Sul suo blog Roberto Strada, ex consigliere comunale, ora esponente di Europa Verde - Federazione dei Verdi ha scritto un posto centrato sulla mobilità sicura per pedoni e ciclisti

Saronno 2020

Sul suo blog Roberto Strada, ex consigliere comunale, ora esponente di Europa Verde – Federazione dei Verdi ha scritto un posto centrato sulla mobilità sicura per pedoni e ciclisti

(foto di Emanuele Santagostino)

In vista delle prossime elezioni amministrative , colgo l’occasione per presentare il mio personale contributo per una proposta di mobilità cittadina rispettosa della mobilità lenta e funzionale a un miglioramento della qualità della vita cittadina.

Come ex consigliere comunale e come ambientalista, credo che sia opportuno che chi si propone alla guida della città prenda posizione su uno dei problemi più sentiti dai saronnesi, la mobilità cittadina e la sicurezza stradale necessitano di interventi strutturali e di una linea d’azione chiara che porti efficaci miglioramenti, perché di fronte ad un numero costante di ciclisti e pedoni coinvolti annualmente in incidenti non si può fare gli indifferenti, occorre “fare” prevenzione e ridurre il traffico automobilistico che attraversa la città, occorre intervenire nei luoghi che sappiamo critici e occorre incentivare la mobilità alternativa.

Queste esigenze ho cercato di “tradurle” in un piano d’intervento operativo, l’esigenza di ridurre il traffico per la questione sicurezza è altrettanto doverosa per almeno altri tre motivi:
– perché prudenzialmente è opportuno che l’inquinamento da polveri sottili si riduca, visto il sospetto contributo che il pm10 e il pm2.5 danno alla diffusione del virus,
– perché è certo il contributo che l’inquinamento atmosferico ha sulla salute dei nostri apparati cardiocircolatori,
– perché lo spostarsi a piedi e in bicicletta è salutare, economico e ci mantiene di buon umore.

Ecco quindi alcune proposte:

CONTRASTARE L’ECCESSIVA VELOCITA’ , W le ZONE TRENTA.
Tutti ne riconoscono l’utilità, ma nessuno le vuole poi fare: le fatidiche ZONE 30 sono necessarie, occorre però far capire all’automobilista, che le zone 30 sono utili anche a Lui, non solo ai pedoni e ai ciclisti. Perché se si vuole mantenere determinate vie a doppio senso per le automobili e se non si vuole che vengano chiuse in determinati orari, occorre che sia limitata la velocità, la città è di tutti.

Esempi di vie che necessariamente occorrerebbe portare in sicurezza con il limite di trenta all’ora sono le seguenti: San Giuseppe, Vincenzo Monti, Caduti Liberazione, Marconi (tratto fino a via Visconti), Miola (da via Roma a via Parini), Frua, Volonterio (fino a viale Prealpi), I Maggio.
Queste sono tutte vie dove la convivenza tra biciclette e automobili è difficile a causa della sede stradale stretta, qui non si possono fare piste ciclabili a meno di sacrificare un senso di marcia, rendendole a senso unico. La Zona Trenta quindi sono valide per rendere più sicuri gli spostamenti, ma sono valide anche per non limitarli.

METTERE IN SICUREZZA GLI ATTRAVERSAMENTI PEDONALI
In alcune zone della città gli attraversamenti pedonali sono poco illuminati e soprattutto non ci sono rialzi per far si che le automobili rallentino la loro corsa, occorre quindi rendere più sicuri questi attraversamenti pedonali, dando priorità a quelli situati lungo i percorsi casa-scuola e lungo tutte le strade (non coinvolte nelle zone 30) che dalla periferia portano al centro della città.
Via Piave, Via Miola, Via Bellavita. Via Volonterio (cavalcavia) e via Varese sono alcune delle vie interessate. Segnalo inoltre la necessità d’intervenire con urgenza all’altezza del campo di calcio di via Sampietro, sia per un nuovo marciapiede, oggi mancante, sia per un attraversamento protetto.

INTERVENTI SU INCROCI PERICOLOSI
La sicurezza stradale deve rimanere una priorità, alcuni incroci risultano ancora troppo pericolosi e vanno messi in sicurezza al più presto, esempi: quelli di via Volonterio, incroci con via San Giuseppe , con Via Volta e con via Alliata, quelli di via Piave: con le vie Ungaretti e Petrarca, quelli in via San Francesco.

SICUREZZA ALLE ROTATORIE
Le rotatorie per gli autoveicoli sono statisticamente più sicure degli incroci tradizionali, in quanto i veicoli per immettersi nell’anello di circolazione ed affrontare le curve devono rallentare.
Per i ciclisti invece le rotatorie sono un pericolo, sopratutto circolando nell’anello (zona con diritto di precedenza) in quanto spesso scompaiono” dalla vista dell’automobilista nell’angolo morto dell’autoveicolo. Questo richiede che si intervenga dotando le rotatorie di infrastrutture ciclabili che garantiscano il transito in sicurezza dei ciclisti su tutti i rami della rotatoria o di accorgimenti per rendere “visibile” il ciclista

PISTE CICLABILI
La mobilità ciclabile va incentivata, le zone 30 risolvono i problemi di sicurezza nelle vie dove è impossibile provvedere a fare una corsia ciclabile, le piste ciclabili incentivano l’uso della bicicletta e permettono anche dai paesi vicini di spostarsi verso Saronno , sono già funzionanti le piste ciclabili da e per Rovello Porro, Ceriano e Solaro, mancano invece percorsi in sicurezza da e per Caronno, Uboldo, Gerenzano e Origgio, occorre in accordo con questi comuni trovare le soluzioni migliori, anche per risolvere al meglio l’attraversamento in sicurezza della ex statale varesina.

DEPOSITI PER LE BICICLETTE
La mobilità ciclabile richiede anche attenzione verso i furti, nei pressi della stazione e in zona ospedale si potrebbe pensare a depositi custoditi e si potrebbe individuare un area da adibire a deposito biciclette anche in zona via Roma verso piazza Libertà.

LE STAZIONI e i PARCHEGGI
Le due stazioni sono strategiche per la città e per i pendolari, prima del 2015 si stava cercando di indirizzare i pendolari verso la stazione di Saronno Sud, tendenza che l’amministrazione Fagioli ha fermato senza però predisporre alternative, oggi regna il caos: i grandi parcheggi a pagamento di piazza Mercato e di piazza Saragat sono vuoti, perché i lavoratori pendolari, alla ricerca di ridurre le spese cercano parcheggi liberi non a pagamento, velleitario e anacronistico è anche il parcheggio sotterraneo pensato dietro la stazione.
Occorre quindi tornare a – dirottare – i pendolari verso il parcheggio di Saronno Sud e incentivare l’uso del parcheggio di piazza Saragat a servizio del centro e dell’ospedale.

Per ora mi fermo a queste proposte, che senz’altro non sono a costo zero, ma programmandole nel corso di cinque anni potrebbero essere realizzate quasi tutte, un occasione per guardare concretamente al futuro della nostra città ……..

Roberto Strada
Europa VERDE – Federazione dei VERDI

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 23 Giugno 2020
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