Gheppi nidificano nel castello di Cislago. Parte il progetto di educazione ambientale
A Cislago i bambini della scuola dell'infanzia "Le Carbonelle Colorate" sono stati coinvolti in un progetto di educazione ambientale molto interessante
A Cislago una coppia di gheppi ha nidificato all’interno di una delle due torri del castello Visconti Castelbarco. Il nido è stato notato dai piccoli studenti della scuola dell’infanzia “Le Carbonelle Colorate” e da lì è iniziato un progetto di educazione ambientale che ha coinvolto entrambe le sezioni della scuola. Genitori e bambini si sono alternati nelle attività di monitoraggio e grazie a fotografie e video poi condivisi sulla piattaforma dell’asilo è stata creata una vera e propria attività didattica legata all’osservazione di questa specie di rapaci.
«Il richiamo alla natura e all’ornitologia è sempre costante nella nostra didattica grazie anche alla nostra educatrice che è particolarmente appassionata – spiega Claudia Turzo, responsabile della scuola dell’infanzia -. Come scuola insistiamo molto sul concetto di natura, di rispetto dell’ambiente perché è nei bambini che viene riposta la speranza del nostro futuro, quindi è fondamentale il nostro ruolo».
Al progetto ha collaborato anche il naturalista Guido Pinoli, zoologo presso Regione Lombardia, che ha fornito alla scuola il materiale scientifico sui gheppi e sui rondoni, quest’ultima specie volatile molto numerosa a Cislago. «Abbiamo scoperto che il meraviglioso castello che Cislago ha può essere considerato un centro di biodiversità. All’interno delle fessure di una delle torri del castello, avevano nidificato una coppia di gheppi. I pulcini sono stati nutriti dai genitori. In particolari momenti sia del mattino che della sera, questa fase del nutrimento era particolarmente visibile. Attraverso il coinvolgimento dei genitori i bambini hanno potuto monitorare e osservare questo fenomeno».
Essenziale è stata la collaborazione dei genitori, come sottolinea la responsabile Turzo: «I genitori sono stati veramente fondamentali: hanno risposto con una adesione e condivisione di ideali che ci ha sorpreso e gratificato molto. Quando a livello istituzionale si parla di corresponsabilità educativa, di alleanza tra famiglia e insegnati, ecco che proprio in questo caso abbiamo potuto verificare come siamo riusciti a suscitare l’interesse e l’attenzione degli adulti per poter essere supportati nell’attivazione di questa proposta didattica».
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