Caronno, lista civica Una città per cambiare: “Sindaco, come consegnate le mascherine?”
Comunicato della lista civica di Caronno Pertusella, Una città per cambiare. Il gruppo interroga il sindaco Giudici sulle modalità con cui sono state consegnate, recentemente, tre mascherine per ogni famiglia
Comunicato di Una città per cambiare, lista civica di Caronno Pertusella. Il gruppo interroga il sindaco Giudici sulle modalità con cui sono state consegnate, recentemente, tre mascherine per ogni famiglia.
Sig. Sindaco,
finalmente qualche settimana fa, dopo tre mesi i Cittadini si sono trovati le mascherine nelle proprie cassette della posta! Lo scorso 12 giugno in un articolo uscito su “La Settimana”, Lei annuncia: “… ne stiamo reperendo altre per darne tre a famiglia”! Bene dopo tanto tempo… Ma dopo i giorni passati le mascherine consegnate sono sufficienti?
Dalle prime consegne, però, nasce la domanda: Come vengono consegnate? Le corrette norme igieniche da seguire per evitare il contagio, in questo periodo di emergenza sanitaria ci sono ormai familiari. Sono familiari alla Amministrazione Comunale di Caronno Pertusella Bariola? Solerti volontari in giro per il territorio comunale hanno distribuito e ridistribuiranno le tanto agognate mascherine chirurgiche che la Sua Amministrazione ha deciso di fornire, come dicevamo sopra, dopo tre mesi, in numero di tre ad
ogni famiglia sul territorio. Ovviamente insufficienti!
Sia chiaro! diciamo tutti “grazie” ai Volontari che mettono in pericolo la loro salute e la loro vita in virtù della solidarietà, per far sì che tutti i Cittadini siano protetti con mascherine. Ma nella prima consegna ci sono state palesi storture in tal senso e sperando che la cosa non si ripeta denunciamo e vogliamo delle risposte da parte della Sua Amministrazione comunale.
Adesso Sig. Sindaco Lei aggiunge: “… siamo pronti a distribuire altre mascherine…”. Bene, ne siamo contenti! Segnaliamo però che, se molti dubbi sono sorti sulle modalità di distribuzione della prima consegna attivate con lettera accompagnatrice, (fra l’altro non datata né protocollata) dove Lei tra le altre cose diceva: “… Siamo in una fase di convivenza con il Coronavirus. E’ una fase molto delicata che richiama tutti alle proprie responsabilità. Sottovalutare la possibilità del ritorno al contagio è pericoloso ed è da irresponsabili. La prima responsabilità è quella personale…”. Come avverranno le nuove consegne?
Si parla di responsabilità! E’ stata responsabilità, nella prima tornata, consegnare mascherine sfuse senza nessuna protezione?
Inoltre, nella suddetta agognata prima busta, le mascherine che avrebbero dovuto essere accompagnate da un foglietto illustrativo sull’utilizzo del dpi, giacevano sole e inconsapevoli.
E’ corretto igienicamente consegnare mascherine in questo modo? Chi le maneggia? Come sono maneggiate? Si sono tenute e si terranno in conto tutte le precauzioni sanitarie? Questi “Volontari collaboratori…” è sicuro che osservano tutte le norme sanitarie del caso? Qualcuno supervisiona? Si possono consegnare mascherine sanitarie in questo modo? Chi ci dice che, questi encomiabili
“Volontari” non possano essere portatori sani del covid-19? Hanno fatto il test di sicurezza prima di muoversi sul territorio visto il continuo aumento di infetti? Si dice che l’età media di vita è di 82 anni: quali sono le iniziative della Sua Amministrazione comunale verso il mondo dei Nostri Anziani? Non è che questa epidemia la si vuole tutta a favore dell’INPS dato che in Italia i nostri Anziani
vivono troppo a lungo?
I Cittadini, poi, nella prima tornata di consegna delle mascherine, non hanno ricevuto l’utile foglietto illustrativo per imparare a usarle senza correre rischi. Come, del resto, consegnate in busta chiusa! Non è vero! non come ci si immagina debba essere una busta chiusa. Non come ci si immagina mascherine protette in sacchetti sterilizzati e incontaminati.
Ma nel caso specifico delle mascherine distribuite nella prima tornata, in busta bianca da lettera, non perfettamente chiusa, all’interno della quale le mascherine avrebbero potuto entrare in contatto con eventuali altre buste e volantini pubblicitari, non è proprio igienico a ben pensare. Mezza aperta e senza istruzioni, i Volontari “postini” hanno preferito consegnarle senza guanti e senza mascherine nelle buche della posta dei Cittadini. Cosa ci può dire? Succederà ancora?
Lei poi dice nel suddetto articolo citato: “Grazie alle ulteriori mascherine che abbiamo ricevuto… useremo la stessa modalità, perché sarebbe troppo difficoltoso e chiederebbe troppo tempo fare un’anagrafe…”. Ma l’anagrafe è importante perché dice di quante persone è composto un nucleo familiare… O si usa tale Ufficio sono per far pagare le tasse ai Cittadini? In questo non è
difficoltoso tale Ufficio, giusto? E ci fermiamo per il momento alla consegna delle mascherine, perché ci sarebbe anche da aggiungere dove sono andate a finire tutte le promesse fatte in campagna elettorale… Un po’ di cultura! Sarebbe da riflettere per Noi, per Lei e per il Suo codazzo trasformista sulle parole del poeta Trilussa (1871-1950) la dove dice: “La lumachella de la Vanagloria |era strisciata sopra un obelisco, | guardò la bava e disse: Già capisco | che lascerò un’impronta ne la Storia”.
I Cittadini non sono stupidi e non sono utili solo per raccogliere voti. Caro Sig. Sindaco Marco Giudici, vigilanza e responsabilità prima di tutto da parte della Sua Amministrazione e non solo promesse elettorali mancate! Prima o poi si ritornerà a votare! Non lo dimentichi: i Cittadini sanno che se c’è un tempo in cui correggere il tiro, è questo!
Cordialmente.
Il Coordinamento
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