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Ventidue reparti covid e quasi 400 letti: in un mese gli ospedali sono stati trasformati

Il racconto di ciò che è avvenuto tra fine febbraio e inizio aprile dell'ingegner Mastroianni a capo dell'ufficio tecnico dell'Asst Valle Olona

Il covid all'ospedale di Busto Arsizio

«Dalla fine di febbraio agli inizi di aprile, abbiamo ricavato nei nostri quattro presidi una superficie complessiva di circa 23mila metri quadrati destinata a ospitare i malati di Coronavirus. Busto Arsizio ha avuto 6 reparti Covid (oltre il settimo piano del Polichirurgico, che ha ospitato un Pronto soccorso e una terapia intensiva dedicate), Saronno 8 reparti Covid (oltre un Pronto soccorso e una Terapia intensiva dedicate), Gallarate 3 reparti Covid, Somma Lombardo 1 reparto Covid».

Massimiliano Mastroianni, ha 49 anni, bustocco di nascita e milanese di adozione è l’ingegnere a capo dell’Ufficio tecnico dell’ASST Valle Olona, che ha coordinato la riorganizzazione degli spazi dei quattro ospedali .

Un’operazione iniziata con l’arrivo del primo malato Covid-19 a Busto Arsizio il 28 febbraio.
In un mese, sono stati creati circa 350 posti letto per pazienti Covid-19 e circa 40 posti letto di Terapia intensiva (con un aumento di circa 16 posti letto rispetto agli ordinari).

Sono state innalzate pareti di cartongesso con relative porte per delimitare e definire i percorsi di accesso e uscita dai reparti sia dei pazienti che degli operatori. Sono state quindi individuate delle zone di vestizione e svestizione del personale . Nelle terapie intensive sono state realizzate delle separazioni in plexiglass tra le zone controllo “pulite” e le zone dei box “pazienti”.

«Tutto quanto fatto da un punto di vista strutturale e impiantistico per fronteggiare l’emergenza Covid-19 è stato possibile grazie a un lavoro di squadra: tutto il personale del Servizio tecnico in collaborazione con Direzione strategica, l’Ingegneria clinica, il Provveditorato, il Servizio sistemi informativi, la Logistica e la Prevenzione – riprende l’ingegner Mastroianni -. Questa sinergia ha contribuito in maniera determinante alla possibilità di curare.
Non bisogna poi dimenticare che, con l’allestimento dei nuovi reparti Covid-19, le Direzioni Mediche e i Sitra (Servizio tecnico riabilitativo aziendale), hanno dovuto necessariamente recuperare personale e formare delle équipe medico-infermieristiche dedicate a questi nuovi spazi».

I cambiamenti organizzativi decisi per dare assistenza ai malati covid ma anche per continuare le cure di altri pazienti, come quelli oncologici, hanno costretto a una trasformazione strutturale e impiantistica delle unità operative con spostamenti (in tempi ristrettissimi) di interi reparti ospedalieri in nuove sedi.
«Un esempio su tutti riguarda i reparti di Ematologia e il Day hospital oncologico dell’Ospedale di Busto Arsizio – spiega L’ingegner Mastroianni – Precisamente, le degenze di Ematologia sono state trasferite all’ottavo piano del Padiglione Polichirurgico e il Day Hospital Oncologico è stato trasferito al 4° piano del Padiglione Ostetricia, Ginecologia e Pediatria (OGP). Per dare un’idea dei tempi, da quando è stato deciso di trasferire questi due reparti a quando è stato realizzato il trasferimento, sono passati 5 giorni lavorativi».

«Ora siamo nella cosiddetta fase 2 e non ci fermiamo perché è importante continuare ad accogliere in sicurezza i malati “no Covid” – conclude l’ingegner Mastroianni -. Mi permetto di dire che in questa grande esperienza di dolore ho potuto anche constatare l’esperienza di un grande amore. L’amore per il proprio lavoro non solo di medici e infermieri ma anche dei “tecnici” e, non ultimi: degli elettricisti, degli idraulici, dei muratori che hanno permesso e tuttora permettono, insieme ai professionisti sanitari, di accogliere e curare al meglio i nostri pazienti».

Afferma il Direttore sanitario dell’ASST Valle Olona, dottoressa Paola Giuliani: « Il lavoro dell’équipe condotta dall’ingegner Mastroianni ha reso possibile, lavorando letteralmente giorno e notte, festivi e feriali, che fossero installate protezioni e tutele di spazi e strumenti fondamentali per la vita di pazienti e operatori. Grazie alla professionalità e all’intelligenza del cuore di tutto lo staff abbiamo ribaltato gli Ospedali per affrontare l’emergenza prima e per ripristinare oggi».

Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 18 Giugno 2020
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