Oggi è la Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità
Il tema 2020 per la Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità è "Cibo, mangime e fibre tessili". L'obiettivo è di sensibilizzare le persone sulla responsabilità collettiva nell’utilizzo sostenibile dell’acqua e di prevenire la desertificazione e la siccità
Il 17 giugno è la Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità. Venne istituita nel 1995 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per sensibilizzare gli Stati, le organizzazioni internazionali e le persone sulla responsabilità collettiva nell’utilizzo sostenibile dell’acqua per prevenire la desertificazione e la siccità. L’anno prima, proprio il 17 giugno del 1994, venne adottata a Parigi la Convenzione per la lotta alla desertificazione, ratificata da oltre 190 Paesi del mondo.
Le cause della desertificazione e della siccità sono le attività umane: un eccessivo sfruttamento delle terre e un uso inappropriato degli ecosistemi delle terre aride.
Il tema 2020 per la Giornata mondiale contro la desertificazione e la siccità è “Cibo, mangime e fibre tessili”. «La giornata di quest’anno è focalizzata sul cambiare l’attitudine delle persone nei confronti del fattore principale che causa la desertificazione e l’impoverimento delle terre: le incessanti attività di produzione e di consumo dell’umanità – scrivono le Nazioni Unite -. Man mano che le popolazioni diventano più grandi, più ricche e più urbanizzate, c’è una richiesta sempre maggiore di terre per produrre cibo, alimenti per animali e fibre per l’abbigliamento. Nel frattempo però la salute e la produttività delle terre coltivabili sono in calo, processo aggravato poi dai cambiamenti climatici. Per avere abbastanza terra coltivabile per soddisfare le richieste di dieci miliardi di persone entro il 2050, gli stili di vita devono cambiare».
Conseguenze estreme causate dai cambiamenti climatici sono siccità e desertificazione, esondazioni ed inondazioni. Nella foto di copertina, pubblicata sulla pagina Facebook del Centro biodiversità del Parco Lura, si possono osservare le vasche di laminazione del torrente Lura ai Prati del ceppo di Lomazzo, utili per contenere eventuali esondazioni del torrente.
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