Tamponi gratis per chi risulta positivo al test sierologico
Votata all'unanimità una mozione del Pd che stabilisce una tariffa standard per i test sierologici in strutture private e la gratuità del tampone dopo test sierologico positivo
Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità, su iniziativa del Partito Democratico, una mozione bipartisan che impegna la giunta a potenziare il piano di screening della popolazione lombarda da Covid. Cinque i punti della mozione: la Regione dovrà rendere gratuito il tampone effettuato dopo test sierologico positivo (oggi viene rimborsato solo se il tampone risulta positivo); dovrà condurre uno studio epidemiologico mediante test sierologici sugli over 65, che sono stati la categoria più colpita dal virus; dovrà indicare ai laboratori una tariffa standard per i test sierologici effettuati in via privata; dovrà prevedere un percorso agevolato e sburocratizzato per le aziende che vogliono effettuare i test sui propri dipendenti.
«Oggi il Consiglio regionale, su nostra iniziativa, ha imposto alla giunta regionale di fare un nuovo e importante passo indietro sulla strategia di contrasto all’epidemia, questa volta su test e tamponi – dichiara il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti -. Un cambio di strategia che chiediamo da tempo, inascoltati, e che oggi vede finalmente d’accordo anche le forze di maggioranza del Pirellone: speriamo che si possa recuperare il tempo perduto. Una migliore e più capillare campagna di verifica della diffusione del virus, tramite test sierologici, e della attuale presenza, tramite i tamponi, è la strada da percorrere per liberare, finalmente, la Lombardia da questo terribile morbo. La delibera di un mese fa, quella che avrebbe dovuto favorire la somministrazione di test sierologici, li ha in realtà frenati, e noi avevamo presentato la nostra mozione qualche giorno dopo. Con queste modifiche, fare test e tamponi dovrebbe essere finalmente più facile e alla portata di tutti. Ora la giunta emani al più presto la delibera per dare corso a quanto deciso».
«Indicazioni chiare e condivise da tutte le parti politiche per aumentare i numeri dei test sierologici. Riuscire a mettere insieme maggioranza e minoranza, unificando le due mozioni presentate, rappresenta un grande successo, perché raggiungere l’obiettivo di fare il bene dei cittadini, finalmente senza divisioni ideologiche». Così Emanuele Monti (Lega), Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, ha commentato il voto sulla mozione
«Come Presidente di Commissione ho lavorato affinché arrivassimo a presentare un’unica mozione in Consiglio regionale, facendo un lavoro di sintesi grazie al quale a guadagnarci saranno essenzialmente i cittadini – commenta Monti – il testo finale interviene nell’ambito delle modalità con cui vengono effettuati i test sierologici e sul trattamento informativo ed economico delle prestazione del test, con il duplice obiettivo di renderlo accessibile al maggior numero di persone possibile e di non farlo pesare economicamente. Prioritario, secondo noi, sarà poter realizzare uno studio epidemiologico sulla popolazione sopra i 65 anni di età, innanzitutto con il test sierologico ed in seguito, in caso di positività, tramite il tampone nasofaringeo. Indagine che dev’essere allargata ai conviventi delle persone che risultassero positive».
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