Il Collettivo Adespota si riunisce: biciclettata da piazza San Francesco e striscioni per la città
Manifestazione pacifica del gruppo anarchico con una biciclettata tra le vie di Saronno e con striscioni a tappezzare la città. Forze dell'ordine dispiegate lungo piazza Cadorna
«Non vogliamo tornare alla normalità, perchè la normalità era il problema».
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Con questo slogan nel pomeriggio di oggi, domenica, il Collettivo Adespota si è riunito in piazza San Francesco per una manifestazione pacifica: una biciclettata di gruppo tra le vie cittadine, con partenza dal centro di Saronno e arrivo al Parco del Seminario.
Una trentina i partecipanti, muniti di striscioni, bandiere e cartelli polemici nei confronti dello Stato e dell’amministrazione comunale, con un richiamo anche al movimento globale “Black Lives Matter” contro la discriminazione degli afroamericani.
Queste le motivazioni alla base della manifestazione espresse dal Collettivo Adespota:
«Lo stato d’emergenza dei mesi appena trascorsi non ha fatto che accelerare alcuni cambiamenti già in atto nella nostra società, si sono così diffuse da una parte velleità di controllo, dall’altra tensioni sociali con una sempre maggiore forbice tra i pochi che hanno tutto e gli altri che non hanno niente.
Lo sappiamo bene anche a Saronno, dove i soliti noti hanno da sempre le mani sulla città, disponendo dello spazio urbano a seconda del profitto privato. E la politica leghista, lockdown o meno, ha proseguito sulla strada intrapresa da cinque anni, incentivando la rapida messa a valore di alcuni spazi abbandonati della città. Su tutti recentemente il progetto di un supermercato nel quartiere Prealpi al posto di un piccolo stabile abbandonato e di un piccolo parco, in una zona in cui la disponibilità di supermercati è già abbondante.
Non solo: costruzioni senza rispettare le volumetrie adiacenti il parco del Lura, al pari di ciò che è avvenuto per l’ormai ex corte Vago. E che dire del mutuo appena contratto dal sindaco Fagioli in barba a ciò che aveva deciso il consiglio comunale? Ma stare a fare i conti è roba da ragionieri, e noi non lo siamo.
Sul futuro non abbiamo certezze, se non una: l’unica maniera che abbiamo per fermare la tragica ruota che ci sta portando sul baratro è mettersi di traverso. Per farlo abbiamo bisogno di incontrarci, di organizzarci, di prenderci il giusto spazio.
Iniziamo con una biciclettata per le vie di Saronno, per ribadire, una volta ancora, che le città sono di chi le vive, non di chi ha i soldi per comprarle».
Agenti delle forze dell’ordine hanno controllato la situazione dislocandosi lungo piazza Cadorna: Carabinieri e un mezzo della Polizia Locale, che da piazza San Francesco si è mosso a seguito del corteo per monitorare il gruppo.
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