Saronno al centro: “Quando l’ospedale riavrà i suoi reparti?”
Paolo Strano, presidente di Saronno al centro, interviene sull'ospedale di Saronno, auspicando un celere ritorno alla normalità e un potenziamento del presidio ospedaliero
Saronno al centro interviene sull’ospedale di Saronno, auspicando un celere ritorno alla normalità e un potenziamento del presidio ospedaliero
Mai, come in questi ultimi tre mesi, si è parlato tanto di sanità, di ospedali e soprattutto del Covid19 e quindi era sembrato logico e importante che l’ospedale di Saronno diventasse un ospedale di frontiera per questo virus. Tutti hanno accettato questo cambiamento – conseguenza naturale della pandemia – come se fosse nella normalità delle cose del momento. E’ stato accettato anche dai pazienti e dai loro famigliari, che la maggior parte dei reparti fosse trasferita in altri ospedali, Busto o Gallarate, non certo comodi o vicini al territorio saronnese. Saronno al Centro è fiduciosa delle parole dette dal direttor generale dr. Porfido ma poiché le parole hanno sempre un peso determinante, ci aspettiamo che effettivamente tutto torni nella normalità “precedente”, anzi con il potenziamento promesso. Si parla però di attesa di mesi, adducendo problemi di ferie del personale, procedure di sanificazione dei reparti e con un grosso punto interrogativo per quanto riguarda la ginecologia e l’ostetricia. Va bene una programmazione accurata ma sentir parlare di piano ferie che allungherà i tempi per il ritorno alla normalità, sentir parlare di accordi sindacali per dare respiro a coloro che in questi mesi si sono prodigati, non ci convince. Anche altri poli ospedalieri hanno avuto le stesse problematiche e forse anche peggio e, guarda caso, hanno già ripreso le attività dei reparti specialistici. SAC ha sempre difeso l’operatività dell’ospedale di Saronno che copre un territorio nel quale abitano quasi 180.000 persone le quali avrebbero molte difficoltà a recarsi a Busto, che dista 25 km o, ancor peggio, a Gallarate. La sua importanza nel nostro bacino di utenza è quindi strategica e vitale.
Siamo molto preoccupati anche per il reparto di natalità. Apprendiamo che, sempre secondo le dichiarazioni del direttore generale, ci sarebbero problemi che riguardano la reperibilità di personale e, per il momento, è confermato l’accorpamento con Busto Arsizio. Uno dei fiori all’occhiello del nosocomio di Saronno è l’oncologia dove si sa, i malati e i loro parenti sono in gravi difficoltà per raggiungere Busto Arsizio e queste gravi difficoltà si ripercuotono sulla loro salute fisica e psicologica. Saronno al Centro vuole dare fiducia al direttore generale ma vuole anche veder nei fatti la concretezza delle parole. Purtroppo in questi giorni l’ospedale è stato ancora al centro di vicende giudiziarie che ne minano l’immagine ma non è per il caso di una persona che delinque senza umanità, che si deve giudicare l’intero corpo sanitario che ha dimostrato e sta dimostrando tutto il suo valore e la sua professionalità. Esprimiamo quindi la nostra solidarietà a tutto il personale e vogliamo sperare che proprio lo stesso personale possa ritornare alle funzioni per le quali è delegato e vogliamo augurarci che le tante promesse fatte nei mesi prima della pandemia, si concretizzino con tempi accettabili e non con motivazioni che lasciano perplessi.
SARONNO AL CENTRO. Il Presidente dr. Paolo Strano
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