Solaro concede più spazi di suolo pubblico ai commercianti senza ulteriori spese
Il Comune di Solaro permetterà, ai commercianti che ne faranno richiesta, l’occupazione del suolo pubblico senza pagare il relativo canone. «Ampliare le aree all’aperto delle attività aiuterà il commercio e riaccenderà il nostro paese»
Spazio a tavoli e sedie, per dare respiro a bar e ristoranti.
Il Comune di Solaro apre alla possibilità di richiedere un ampliamento di carattere temporaneo dell’occupazione del suolo pubblico esistente o di richiedere un’occupazione ex-novo con carattere temporaneo, riservata a tutte le imprese artigiane del settore alimentare e del settore somministrazione alimenti e bevande. E rimane comunque prevista l’esenzione del canone di occupazione suolo pubblico fino al 31 ottobre.
Il permesso riguarda occupazioni leggere e rimovibili (tavolini, sedie, ombrelloni, pedane, fioriere) che potranno essere poste anche non nella diretta prossimità dell’attività. Sarà possibile richiedere come aree: marciapiedi e aree pedonali, aree per la sosta dei veicoli e aree verdi purché limitrofe all’attività in questione. L’utilizzo dell’area sarà consentito sino alle 23. Per richiedere il permesso sarà necessario contattare la Polizia Locale per un appuntamento valutativo ed in seguito notificare attraverso Pec la richiesta.
«Per venire incontro alle difficoltà dovute alle normative prescritte in materia di sicurezza igienico-sanitaria causata dal Covid abbiamo pensato ad un sistema per andare incontro alle nostre realtà locali – spiega Davide Panetti, consigliere comunale con delega al Commercio -. Siamo consapevoli che per riattivare il sistema di commercio è necessario incrementare gli spazi a disposizione delle attività di somministrazione di alimenti e bevande agevolando l’utilizzo di spazi pubblici e invitiamo bar e ristoranti di Solaro a valutare la possibilità che potrebbe aiutare la ripresa e agevolare la ricezione dei clienti».
Al consigliere ha fatto eco il sindaco Nilde Moretti: «Solaro è sempre stata una comunità viva e le sue attività ne sono sicuramente uno dei fiori all’occhiello. Oggi dobbiamo pensare a rilanciarci e a rilanciare tutte queste attività messe a dura prova dalla crisi e messe ulteriormente in difficoltà da norme che, per quanto possano essere utili a gestire i rischi del contagio, risultano limitative per spazi e accessi. Ampliare le aree all’aperto delle attività può aiutare il commercio ma anche a riaccendere il nostro paese dopo questi mesi di chiusura forzata».
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