Saronno, Airoldi (Pd) sui campi estivi: “Serve progetto del Comune, le famiglie stanno aspettando”
Nota di Augusto Airoldi, candidato sindaco del centrosinistra alle prossimi amministrative comunali, relativa ai centri estivi
È TEMPO DI UN CAMPUS ESTIVO DIFFUSO
Cosa faranno questa estate i nostri figli/e e i nostri nipoti ora che le attività lavorative sono riprese? Che ne sarà dei centri estivi in tempi di Fase 2?
Le linee guida emanate dalla Presidenza del Consiglio non permettono i campi estivi ai quali siamo abituati: gli spazi sono insufficienti e l’organizzazione deve essere diversa. Ma a Saronno le famiglie che li aspettano sono diverse centinaia! Mancano ancora le linee guida di Regione Lombardia, ma il presidente Fontana ha garantito che ci sta lavorando.
Impianti sportivi, cortili delle scuole, palestre, possono essere utilizzati per fare di Saronno un “campus estivo diffuso” dove ospitare, in piccoli gruppi, i nostri bambini e ragazzi opportunamente aggregati per fasce di età e assistiti dal richiesto numero di operatori. Certo si dovrà dotarli delle attrezzature eventualmente necessarie allo svolgimento delle attività, dei presidi e dispositivi richiesti per il pieno rispetto delle normative a tutela della salute dei ragazzi e degli operatori. Si potrà prevedere un mix di attività in presenza e online; si potranno organizzare giochi collettivi con il contributo della radio cittadina; si potrà…
Nessun operatore privato e nessun ente sul territorio può gestire in autonomia una simile organizzazione. Ma sta all’amministrazione comunale rispondere ad un bisogno della città svolgendo il ruolo che le è proprio: proporre un progetto complessivo, farsi carico del coordinamento gestionale e dei costi. Iniziare da subito a quantificare il bisogno.
Si obietterà che potrebbero servire parecchie risorse per una simile impresa. Non c’è dubbio. E i costi aggiuntivi imposti dalle norme anti pandemia non potranno gravare sulle famiglie saronnesi che attendono questo servizio.
Ma come il partito di maggioranza ci ha appena ricordato, ci sono i “200 mila euro in più da poter spendere per mantenere i servizi al cittadino” che il Sindaco ha ottenuto imponendo alla sua maggioranza una rinegoziazione dei mutui che ha reso disponibile maggiore liquidità oggi aumentando il debito dei saronnesi di domani. E alla fine si tratterebbe solo un anticipo di cassa: il decreto Rilancio ha stanziato 150 milioni da erogare ai Comuni per il potenziamento, anche in collaborazione con i privati, dei centri estivi. Il problema non è quindi economico, semmai di capacità progettuale.
Da Sindaco dei saronnesi ci starei già lavorando. Obiettivo: partenza il 15 giugno, situazione epidemiologica e Regione Lombardia permettendo.
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