Saronno, Casali sulla rinegoziazione dei mutui comunali: “Decisione imposta dal sindaco ai suoi”
Nota di Franco Casali, consigliere comunale di Saronno che commenta il Consiglio comunale tenutosi mercoledì 20 maggio
La cronaca del consiglio comunale straordinario di ieri sera mostra la drammatica situazione in cui versa il governo della nostra città. Saronno, nei fatti, è governata solo dalla volontà del sindaco Fagioli, che ha voluto letteralmente imporre la propria decisione – senza nemmeno riuscire a giustificarla – sulle modalità di rinegoziazione dei mutui comunali. Il risultato è tutto scaricato sulle spalle dei contribuenti saronnesi che, a fronte della creazione di liquidità a breve termine, alla fine pagheranno più interessi e per un importo maggiore senza che nessuno abbia capito il perché.
Non l’ha capito nemmeno la maggioranza dello stesso Fagioli, dato che il presidente della Commissione Bilancio Borghi e l’Assessore al Bilancio (e vicesindaco) Vanzulli avevano individuato una soluzione diversa, meno onerosa, e condivisa persino con le minoranze. Fagioli, però, non si è fatto nessun problema a disconoscere la bontà di questo lavoro frutto del confronto democratico: decide lui e basta.
Questo può succedere solo grazie all’atteggiamento prostrato di chi lo sostiene. Né Borghi, né Vanzulli, né alcun altro in maggioranza ha osato contraddire il sindaco e alla fine – dopo una lunghissima e farsesca sospensione in cui hanno dovuto integrare la delibera di consiglio – tutta la maggioranza compatta, tranne il povero Borghi che si é astenuto, ha votato a favore di quanto imposto da Alessandro Fagioli.
Questa è la situazione di Saronno, una città dove il governo è affidato alle idee estemporanee e basate sul nulla di un sindaco che vuole imporre il proprio punto di vista indipendentemente da qualsiasi ragionamento fatto, compresi quelli nati nei luoghi in cui si muove la democrazia secondo le stesse regole che la città si è data.
Se Fagioli ha la possibilità di fare il bello e il cattivo tempo, lo si deve ai suoi sostenitori che ne assecondano qualsiasi decisione, dovendo poi arrampicarsi sugli specchi per giustificarle.
Come riescano a farlo serenamente non lo capiamo. Anzi, sospettiamo che sereni non lo siano affatto. Non c’è nulla di più distante dalla nostra idea di come dovrebbe essere governata questa città. I saronnesi sapranno ricordarsene.
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