Caritas Ambrosiana lancia uno sportello di ascolto telefonico per anziani isolati
Caritas Ambrosiana ha aperto uno sportello di ascolto telefonico rivolto alle persone anziane rimaste isolate a causa della pandemia e che faticano a recuperare le loro relazioni sociali
Caritas Ambrosiana ha aperto uno sportello di ascolto telefonico rivolto alle persone anziane rimaste isolate a causa della pandemia e che faticano a recuperare le loro relazioni sociali.
Il telefono d’argento della Caritas sarà attivo da lunedì a venerdì dalle ore 15.30 alle ore 17.30, al numero 02.76037700.
Volontari, formati in questi mesi, aiuteranno chi vorrà utilizzare questo servizio gratuito a mettere a fuoco il trauma che ha subito in questi mesi d’isolamento forzato, a ritrovare fiducia nelle proprie risorse personali e, nel caso, a chiedere aiuto ai servizi specialistici. L’iniziativa, concepita per accompagnare gli anziani nella gestione di questa nuova fase di uscita dalla quarantena, sarà avviata in forma sperimentale dalla prossima settimana fino alla fine di giugno e potrà assumere un assetto più definitivo, dopo un’analisi dei bisogni registrati in queste prime settimane.
«Gli anziani sono stati non solo le principali vittime della malattia, anche tra le varie fasce di età quella che ha sofferto più duramente le misure preventive di distanziamento fisico cui è stata sottoposta la popolazione per fermare il contagio – spiega Franca Carminati, responsabile area anziani di Caritas – Ancora oggi non tutti possono riabbracciare i propri nipoti e figli. Dopo mesi d’isolamento domiciliare, molti hanno sviluppato ansie e paure. C’è chi ha subito la perdita di un parente, di un amico, di un vicino di casa. Chi addirittura quella della propria moglie o marito. Questo carico di sofferenze rende difficile riprendere la vita di prima. I nostri volontari potranno aiutarli a riflettere su loro stessi, a capire quello che è accaduto e accompagnarli in questa nuova fase, orientandoli anche verso chi può assisterli sotto diversi punti di vista».
«Come la Fase uno – commenta Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana – anche la Fase due della pandemia non è uguale per tutti. Tra chi non è ripartito ci sono gli anziani soli, gravati dal peso dei lutti, disorientati da tante informazioni contraddittorie e incapaci di adattarsi alla nuova normalità creata dal Coronavirus. Insieme alla consegna dei pasti, le tante forme di assistenza domiciliare che stiamo garantendo nei territori e nei quartieri più difficili, con questo servizio vogliamo rispondere al loro bisogno di ascolto e orientamento e aiutarli così ad affrontare una situazione inedita che mette in crisi i più deboli».
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