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Banfi: “Parcheggi a pagamento, il Comune spieghi”

Nota del consigliere comunale Francesco Banfi relativa alla sosta a pagamento in città: “I parcometri sabato 16 maggio facevano pagare la sosta, perchè?”

Nota del consigliere comunale Francesco Banfi relativa alla sosta a pagamento in città: “I parcometri domenica 17 maggio facevano pagare la sosta”

Sabato 16 maggio mentre facevo la spesa una persona mi riconosce “nonostante” la mascherina: “Banfi? Ma guardi che il parcheggio lo fanno pagare” “Scusi?” “I parcheggi… per favore controlli”.

Nel periodo tra il 16 marzo e il 17 maggio il sindaco Alessandro Fagioli è stato parecchio solerte nel firmare ben quattro differenti ordinanze (la numero 61, 64, 67, 74) che ogni volta ampliavano la pausa nella monetizzazione della sosta delle auto eccetto che in alcuni parcheggi (Saragat, ex De Nora, I Maggio, Pola): mi sembrava impossibile quanto dettomi dal cittadino.

Arrivato a casa, sistemata la spesa, mangiato, preso un po’ di monete, inforcato la vespa e sono andato a controllare.

Alle 14.13 ero al parcometro di p.za Unità d’Italia: il display funzionante, la segnaletica verticale abitualmente informa del regime di sosta a pagamento, nessun cartello che informi circa le disposizioni “da Covid”. Nulla quindi che dica “non devi pagare”, eccetto un signore che, vistomi vicino al parcometro, si sbraccia dicendo “non deve pagare” a cui rispondo “Lo so, sono in vespa” mentre inserisco le monete fino ad arrivare a 50 centesimi pari a mezz’ora di sosta. Il signore resta basito. Il display, invece proprio no: con nonchalance mi dice che avrò diritto a mezz’ora di sosta. Pigio “valid”, cioè l’ok, e il parcometro come nulla fosse incassa e stampa il biglietto. Guardo basito il signore che mi restituisce uno sguardo peggiorativo e sentenzia “Ma così lei regala i soldi al comune”. In effetti il mio sconosciuto compare ha ragione: stando alle ordinanze quei 50 centesimi il comune non avrebbe dovuto prenderli.

Salutato e abbandonata velocemente l’esterrefatta ormai ex spalla, verifico altri dieci parcometri: tutti attivi. Il cittadino del supermercato aveva ragione: la sosta si paga.
Tempo di radunare i documenti e vedere se c’era qualche motivo, accertato che non esistono ragioni, ho protocollato un’interpellanza urgente in modo che l’amministrazione Fagioli sappia e possa controllare cosa è accaduto così da essere in grado di rispondere alle mie domande nel prossimo consiglio comunale.
A quanto ammonta il gettito dei parcometri nel periodo compreso tra il 16 marzo e il 17 maggio?

Essendo somme che non si sarebbero dovute avere, come si ha intenzione di rimborsarle ai cittadini che le hanno ingiustamente versate? Quali azioni si intende intraprendere per ritrovare i legittimi proprietari? La rete di telecamere potrà essere utile?
In caso non si fosse in grado di ritrovare i proprietari, che cosa si intende fare di quelle somme? Non possono rientrare nei conti di Saronno Servizi, incaricata di gestire la sosta, e non possono essere utilizzate come normale gettito dei parcheggi.

Oltre a ciò, cosa è successo? L’amministrazione riferisca sull’accaduto, sulle responsabilità e sulle sanzioni che deriveranno.

Interpellanza urgente Sosta Covid

Francesco Banfi

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Redazione Saronnonews
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Pubblicato il 18 Maggio 2020
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