Calcio: lettera del Lokomotiv Saronno al CSI. “Ripresa: ci vorrà volontà e coraggio”
Come potrà riprendere il calcio in tempi di Covid-19? Il presidente della Lokomotiv Saronno Robur, squadra iscritta al campionato amatoriale di calcio a 7 del CSI, porta un esempio concreto per provare a ripartire e fa appello al Comitato Sportivo
Come potrà riprendere il calcio in tempi di Covid-19? Il presidente della Lokomotiv Saronno Robur, squadra iscritta al campionato amatoriale di calcio a 7 del CSI, ha rivolto una lettera di appello al Comitato Sportivo di Como e al Comitato Sportivo Italiano, portando un esempio concreto per provare a ripartire:
«Buongiorno a tutti, per prima cosa spero e mi auguro che stiate tutti bene.Stiamo attraversando un periodo storico della nostra vita inimmaginabile solo pochi mesi fa, eppure lo stiamo vivendo tutti in prima persona, senza filtri.
Ritengo sia utile per risollevarsi pensare che esista un tempo pre-Covid19 e un tempo post-Covid19. Lavoro, casa, vacanze, tempo libero, sport, tutto subirà forti cambiamenti. Forti però solo al primo impatto, perché poi ci adatteremo. Lo facciamo da milioni di anni. Ma per farlo servono volontà, determinazione e coraggio. Dovremo averne tutti in questa fase, e chi non riuscirà ad averne dovrà essere sorretto da chi ne ha abbastanza anche per l’altro.
Il CSI si è dimostrato coraggioso e determinato. Responsabile nel prendere una decisione difficile ma giusta, per il bene di tutti. Il difficile arriva ora. Quando ripartire? Come farlo? Nel nostro piccolo, voglio portarvi un esempio tangibile, stiamo lavorando ad un protocollo igiene e sicurezza per la prossima stagione. Regole ferree per i nostri tesserati. Borracce personali, distanziamento quando possibile, pettorine e palloni igienizzati a fine allenamento, docce organizzate per non creare assembramenti. Servirà ad evitare possibili contagi? Ci speriamo. Navighiamo a vista, non sappiamo quando inizierà e cosa ci sarà in Italia in quel momento, ma noi ci faremo trovare pronti ai posti di partenza.
Ad una condizione però, una sola, semplice ma fondamentale. Che l’impegno e la serietà che ci stiamo mettendo noi come Lokomotiv Saronno ce la mettano tutti, nessuno escluso. A partire proprio dal CSI Como che dovrà tenere le briglia di questa ripartenza con controlli regolari e sicuri. Spogliatoi dissestati, docce piene di muffa, spazi ridotti, spogliatoi di una squadra di calcio a 5 usato per far cambiare una rosa di 14 adulti, condizioni igienico sanitarie spesso lasciate al caso o alla buona volontà di qualche volontario… quando lo trovi…
Tutto questo non andrà più bene, almeno noi non lo accetteremo più d’ora in poi.
Siamo una società giovane, abbiamo appena 10 anni di vita, ma in questi 10 anni ci siamo impegnati ognuno facendo quello che poteva, e finanziando il nostro progetto con ciò che aveva. Abbiamo potuto garantire sempre struttura pulite, ampie e di dimensioni consone e rispettabili. In cambio, troppo spesso, abbiamo fatto visita a luoghi sporchi, abbandonati, dove solo la voglia di cambiarci e scendere in campo ci accecava la vista dall’ambiente che ci circondava.
Mi domando una cosa:
È normale che una squadra possa iscriversi ad un campionato come il CSI senza avere la disponibilità di uno spogliatoi o di strutture che non siano pericolose o abbandonate? Uno spogliatoio non lo fanno quattro mura e un tetto, ma anche delle docce funzionanti, pulite, con acqua calda, una porta che si chiude, una maniglia che gira… altrimenti perché dovrei accettare di spendere, anzi di far spendere ai miei ragazzi, delle somme annuali per giocare a calcio? Me ne andrei al parco abbandonato, con le porte senza reti, chiamerei 14 amici e giocherei gratuitamente tutte le volte che mi va.
Questa è una battaglia che personalmente porto avanti da anni, anche con altri Presidenti, ma che troppo spesso ha ricevuto risposte vaghe. Ora è il momento invece di ottenere risposte serie, certe. Vogliamo garanzie di sicurezza. Non ci va più bene giocare, tanto per, a qualsiasi condizione. Non all’età di 30/40 e passa anni e dopo una pandemia.
Se il CSI non vuole decidere e non vuole prendersi l’onere di visionare le strutture che lei dichiara agibili ed adeguate in un mondo postCovid, allora non ci siamo, e quanto fatto sarà stato inutile. A chi non ha strutture idonee, sicure e pulite dovrà essere il CSI a farsi carico di indicargliele. Previa iscrizione. Si possono trovare soluzioni e finanziamenti con l’aiuto della Regione e delle Istituzioni.
Ci vorrà coraggio, volontà, determinazione e sono sicuro che il CSI saprà rappresentarci al meglio. Certo che capiate lo sfogo resto a disposizione e porgo cordialissimi saluti.
ASD LOKOMOTIV SARONNO
Condividiamo il pensiero con alcune società e Presidenti che garantiscono strutture adeguate e all’altezza, nel rispetto dell’avversario, del CSI e dello sport».
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