Saronno, Airoldi (Pd) sul Pgt: “Mancano obiettivi di vivibilità e sicurezza del territorio”
Augusto Airoldi, candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Saronno, critica il Piano di governo del territorio approvato lo scorso 30 aprile dall'amministrazione comunale
Augusto Airoldi, candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Saronno, critica il Piano di governo del territorio approvato lo scorso 30 aprile dall’amministrazione comunale con i voti della maggioranza (QUI la nota della Lega).
Di seguito il testo della nota stampa:
Spiace doverlo rilevare, ma emergono disinformazione, scarsa competenza e qualche contraddizione dal recente intervento del capogruppo Veronesi a difesa delle scelte urbanistiche che la sua maggioranza ha votato nell’ultimo Consiglio comunale. Ma andiamo con ordine.
Veronesi esordisce affermando che in questi ultimi cinque anni è stato scelto di non modificare l’impianto generale del vigente PGT dato che era condivisa l’idea di fondo di non consumare suolo vergine, sottolineando quindi che la sua Amministrazione non ha ritenuto necessario modificare le previsioni del PGT per questo motivo. Purtroppo però l’attuazione del piano che è stata portata avanti da questa maggioranza va esattamente in senso opposto a quanto Veronesi dice di condividere.
Diversi piani attuativi del PGT sono stati approvati da questa Amministrazione riducendo le aree che potevano essere destinate a verde, con tutti i vantaggi che avrebbero potuto comportare ai fini della mitigazione del clima, la riduzione dell’inquinamento, la possibilità di garantire la ricarica delle acque di falda, l’abbellimento della città. Questi piani attuativi hanno previsto infatti edifici commerciali su un solo piano e con la relativa dotazione di parcheggi esclusivamente in superficie sacrificando suolo che poteva essere mantenuto verde al fine di equilibrarne il forte consumo avvenuto nel passato. Queste scelte sono state portate avanti adottando i suddetti Piani Attuativi in variante e quindi non rispettando le previsioni del PGT che dice di condividere.
Veronesi continua sostenendo che la sua Amministrazione, adottando Piani Attuativi in variante e avendo affidato agli uffici la modifica della normativa del piano, avrebbe fatto risparmiare molti euro al Comune non predisponendo un nuovo PGT. Questa affermazione non è vera in quanto le limitate ma devastanti varianti al PGT introdotte con i piani attuativi e le modifiche alla normativa tecnica del piano non avrebbero richiesto il carico di lavoro che è stato necessario per redigere interamente e per la prima volta il nuovo piano urbanistico comunale (PGT), per il quale sono stati necessari una complessità di indagini sulle caratteristiche del territorio, sull’andamento della popolazione e delle attività, studi specifici come quello idrogeologico, elaborazioni e procedure amministrative come ad esempio la valutazione della sostenibilità ambientale del piano.
Veronesi si avventura poi nell’illustrare quella che sembra essere la filosofia urbanistica della maggioranza, ma cade in inevitabili contraddizioni. Scrive Veronesi: l’approvazione dei piani attuativi in variante al PGT ha avuto come guida due fili conduttori: il primo la libertà per il privato di poter disporre del proprio terreno ed il secondo l’equilibrio tra interessi privati e pubblici sbilanciato a favore del Comune.
Ora, che ci sia correttamente e alla luce del sole una attenzione alle aspettative del privato (ad esempio il cittadino che deve realizzare la propria abitazione o attività) è sicuramente condivisibile, purché non si vanifichino gli obiettivi strategici del Piano, anche questi definiti con il consenso dei cittadini e del Consiglio Comunale.
Per quanto riguarda invece lo sbilanciamento a favore degli interessi pubblici, non risulta chiaro quali siano questi interessi, se perseguirli porta a vanificare altri importanti obiettivi del PGT: la qualità del costruito, la compensazione del consumo di suolo, la realizzazione contemporanea di residenze e attività (mix funzionale) al fine di avere parti di città vive e sicure e non monofunzionali e quindi deserte in parte della giornata. E qui Veronesi cade in contraddizione: dice infatti che tutta questa serie di modifiche hanno consentito di definire i contenuti di una prossima variante complessiva del PGT. Ma non aveva dichiarato poco prima di condividere l’impianto generale del piano?
Dice ancora Veronesi: “In tutte e due le aree (quella di via Volta/via Don Bellavita e quella di via San Francesco-via Sabotino) erano previsti volumi sia commerciali sia residenziali già nel PGT del 2013”. Questo non è vero. Il PGT prevede “residenza e non residenza”, lascia cioè ampia scelta all’operatore privato di realizzare spazi per qualsiasi attività, non solo commercio o sola residenza, ma entro percentuali definite.
Prosegue Veronesi: “In via Volta erano previsti due palazzi di 12 piani circa”. Anche questo non è vero. Il PGT non individua un numero di piani definito, lascia la possibilità di realizzare gli edifici con un rapporto altezza – superficie coperta adeguato alla situazione. E’ invece vero che il piano adottato non ha rispettato la superficie drenante prevista, il mix funzionale e la quantità delle aree da cedere al Comune. Inoltre ha posizionato gli edifici più vicini al torrente Lura di quanto previsto dal PGT, perdendo così ulteriore spazio da cedere a verde per la riqualificazione del torrente e senza specificare come gli edifici sarebbero stati protetti da eventuali esondazioni del Lura, ipotesi improbabile, ma non impossibile con l’intensificarsi dei fenomeni meteorologici estremi dovuti al cambiamento climatico.
Veniamo all’area via San Francesco-via Sabotino. Anche in questo caso si autorizza il privato a realizzare una media struttura di vendita (supermercato) facendo coprire dall’edificio e dai parcheggi a raso un’intera area che il PGT aveva destinato a verde. Peraltro in una zona della città servita da due supermercati.
Infine il parco degli Alpini. Scrive Veronesi che il parco degli Alpini è destinato dall’attuale PGT genericamente a standard, quindi a possibili nuovi parcheggi. Nuovamente non vero: il parco è destinato dal PGT a verde pubblico.
Ma in fondo Veronesi va ringraziato, perché rende palese la visione di Saronno della sua parte politica. Uno sguardo rivolto all’indietro. Una visione di città dove gli obiettivi di vivibilità, sicurezza dei cittadini, fruibilità collettiva sono assenti. Dove i temi del dopo Covid-19 non sono neppure immaginati. Una Saronno dove l’unica forma di commercio a cui si offrono spazi è quella dei supermercati, con buona pace del commercio di prossimità. Una visione diametralmente opposta alla mia.
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