Saronno, pacchi alimentari in ritardo? Un cittadino denuncia, l’assessore risponde
Un video postato su Facebook denuncia ritardi nella consegna dei pacchi alimentari, alcuni consiglieri comunali e associazioni politiche alimentano la polemica, l'assessore Tosi risponde
Pacchi alimentari, una nuova denuncia arriva da un cittadino saronnese rimasto a casa dal lavoro.
Con un video su Facebook il giovane, che vive con la fidanzata che ha finito un dottorato appena prima dell’emergenza coronavirus ed è in cerca di lavoro, ha denunciato il fatto che il pacco per cui ha fatto richiesta non è ancora arrivato, nonostante solleciti e richieste reiterate agli uffici competenti. La domanda è stata presentata il 6 aprile, ma del pacco nessuna notizia.
“Viviamo a Saronno, stiamo pagando un mutuo, io da marzo sono stato lasciato a casa dal lavoro in cassa integrazione e la mia ragazza ancora non ha un lavoro dopo aver terminato gli studi. Vista la riduzione delle entrate, abbiamo fatto richiesta dell’aiuto al Comune di Saronno, grazie ai fondi ricevuti dallo Stato. Il 6 aprile abbiamo fatto la domanda, chiamato e compilato la scheda insieme all’assistente sociale, mandato la mail di conferma e poi abbiamo atteso. Il 10 aprilo ho chiamato per chiedere conferma dell’accettazione della richiesta, ma niente. Il 15 aprile ho sollecitato, ma dal Comune niente. In data 21 ci hanno detto che la nostra lista era stata data a Croce Rossa, ma ancora non abbiamo ricevuto nulla. Noi ci siamo lamentati, l’aiuto lo abbiamo bisogno adesso, non tra due mesi. Questi soldi li ha stanziati lo Stato, ci sembrava giusto vista la situazione poterne usufruire. Il Comune di Saronno ha scelto la via dei pacchi invece dei buoni, i Comuni vicini hanno assegnato i buoni spesa. Nei pacchi ci sono alimenti non deperibili, una scelta discutibili. Ormai il mese è finito, noi non abbiamo ricevuto niente fino ad oggi (28 aprile), e dal Comune non sembrano avere idea delle consegne e non sembrano avere idea del monitoraggio. La cifra stanziata è 60 mila euro su 209 mila ricevuti dal Comune. Non ci sembra giusto che in una situazione come questa ci possa essere un comportamento così poco professionale da parte di un’amministrazione pubblica”.
La denuncia è stata ripresa dai consiglieri comunali Franco Casali e Francesco Banfi e dai rappresentanti dell’associazione Obiettivo Saronno che hanno ripostato il video sui propri canali social, criticando le scelte dell’amministrazione comunale saronnese.
Interpellato, l’assessore ai Servizi Sociali Gianangelo Tosi risponde: «Le associazioni hanno ricevuto la merce da mettere nei pacchi da distribuire il 20 aprile, Croce Rossa e Banco Alimentare hanno cominciato la distribuzione lo stesso giorno, terminato il confezionamento, alla lista che il Comune ha fornito loro con i nomi dei primi richiedenti che hanno presentato domanda nella prima settimana di apertura del bando (il 31 marzo), mentre una seconda lista di persone che hanno presentato dopo la domanda è stata consegnata alle associazioni successivamente. Casa di Marta ha cominciato prima la distribuzione con l’appoggio dell’Emporio della Solidarietà gestito da Cooperativa Intrecci. In tutto sono arrivate circa 500 richieste, divise equamente tra le tre associazioni. Sono state consegnate loro le liste di persone alle quali consegnare i pacchi. Su una mole del genere di lavoro possono esserci stati errori o ritardi, verificheremo se c’è stato qualche disguido: sapere il nome della persona sarebbe d’aiuto. Stiamo monitorando tutto con attenzione, questo lo posso assicurare, e gli uffici rispondono alle richieste e ai solleciti con puntualità – commenta l’assessore Tosi -. Per la seconda fase della gestione dell’emergenza, che partirà presumibilmente in concomitanza con la partenza della cosiddetta “Fase 2”, stiamo studiando aggiustamenti e nuove soluzioni, mantenendo l’impianto di base che a nostro parere funziona e ha funzionato, al di là delle critiche e delle polemiche».
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