Morti, contagi, tamponi: la situazione della Focris spiegata punto per punto
Cerchiamo di evidenziare tutti i punti sul piatto, dando le informazioni che abbiamo nella maniera più chiara possibile
Dopo le buone notizie relative all’assenza di tamponi positivi pubblicate ieri (lunedì 20 aprile), si sono moltiplicati i commenti e le prese di posizione sulla situazione della Focris, la casa di riposo intercomunale di Saronno, costituita dai Comuni di Saronno, Cislago, Uboldo, Ceriano Laghetto, Cogliate, Misinto e Solaro.
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Andiamo con ordine, cercando di evidenziare tutti i punti sul piatto, dando le informazioni che abbiamo nella maniera più chiara possibile.
I MEDICI – Tra il personale medico, da inizio marzo ad oggi, ci sono tre professionisti che hanno contratto il Covid-19 più uno che ha i sintomi ed è a casa in quarantena. Tra questi l’attuale direttore sanitario della Focris Renato Balzaretti, cui vanno i nostri migliori auguri di pronta guarigione: «Lavora da casa – spiega il direttore generale Fausto Forti -. Ha la tosse e la febbre, ma si sta riprendendo. Aveva fatto un tampone risultato negativo, poi ne ha fatto un altro ed è risultato positivo. Abbiamo implementato il personale, assumendo 3 medici per garantire la copertura di tutti i turni e di tutte le necessità». Da sottolineare che tutti i medici sopra citati lavorano o hanno lavorato anche in altre strutture sanitarie e case di riposo del territorio.
GLI INFERMIERI – I tamponi sono stati effettuati ad una ventina di persone, dipendenti diretti della Focris. Il risultato è stato negativo, ma successivamente almeno un’infermiera ha accusato i sintomi del virus ed è stata messa in quarantena preventiva, in attesa di un secondo tampone. Un altro infermiere attende il responso del secondo tampone per poter rientrare al lavoro dopo aver contratto il Covid-19 precedentemente. Due lavoratori devono ancore effettuare il tampone e lo faranno nei prossimi giorni.
GLI OPERATORI SOCIO SANITARI (OSS) – Il personale Oss è in capo alla cooperativa sociale Rembrandt, del gruppo Finisterre. Si tratta di una quarantina di persone, tra le quali quattro sono risultate positive al Covid-19, mentre altre (una quindicina, dai dati che abbiamo a disposizione) sono a casa con sintomi riconducibili al coronavirus e non tutte hanno ancora effettuato i tamponi (contrariamente a quanto scritto in precedenza per errore): qualcuno li ha fatti la scorsa settimana, qualcuno li deve ancora fare. Quattro operatori stanno aspettando l’esito per poter rientrare al lavoro dopo il periodo di quarantena.
I TAMPONI – Il direttore sanitario della Focris ha chiesto ad Ats un totale di 97 tamponi per gli ospiti della struttura, più 27 per il personale, in totale sono 124 i tamponi richiesti: «Ce ne hanno consegnati e ne abbiamo effettuati 20 su 124 – spiega Forti -. Ci siamo dovuti arrangiare e ne abbiamo recuperati 9 da un centro privato per fare il tampone a 7 ospiti con sospetto Covid e a 2 infermieri che non lo avevano fatto prima. Abbiamo contattato per conto nostro chi ha i tamponi per farli fare a tutti gli ospiti, appena avremo le risposte procederemo».
GLI OSPITI – In tutto la struttura ha una capacità ricettiva di 108 ospiti. Attualmente in quarantena in un nucleo isolato al terzo piano della struttura ci sono 11 pazienti con sospetto Covid, più un altro ospite ricoverato in ospedale a cui è stato fatto il tampone ed è risultato positivo: «Proviamo la febbre due volte al giorno, mattina e pomeriggio. A chi ha una temperatura di 37,5° vengono fatti ulteriori esami e se non emergono altre patologie, viene portato nel nucleo isolato», spiega Forti.
I DECESSI – L’aspetto più doloroso della situazione. I dati che fornisce la casa di riposo di Saronno parlano di 22 decessi dal 1 marzo ad oggi, che salgono a 28 se si amplia l’arco temporale al 1 gennaio. Lo scorso anno (2019) i decessi sono stati 22 dal 1 gennaio al 15 aprile. I casi di Covid-19 accertati tra i decessi del 2020 sono 3, tutte persone che hanno effettuato il tampone in ospedale dopo il ricovero.
LE INFORMAZIONI – «Dal 1 aprile ogni settimana il direttore sanitario invia una relazione ai sindaci. La relazione viene anche inviata via chat ai gruppi Whatsapp dei parenti, un gruppo per piano. In più sto elaborando la relazione chiesta dal sindaco di Saronno. Non nascondiamo nulla, stiamo lavorando per il bene dei nostri ospiti», chiosa il direttore generale Forti.
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