Indelicato sui pacchi alimentari: “Gestione da parte del Comune laboriosa e macchinosa”
Nota del consigliere comunale indipendente Alfonso Indelicato sulla questione dei pacchi alimentari in distribuzione a Saronno
Non è facile gestire l’ordinaria amministrazione, a maggior ragione un’emergenza come la presente, di fronte alla quale vacillano Governo nazionale, Amministrazioni regionali, responsabili di strutture ospedaliere e di accoglienza, illustri scienziati ed esperti di vario settore. Dunque scrivo queste brevi note come parlassi con me stesso, cosicché nessuno possa sentirsi personalmente offeso.
Sinceramente ho trovato la soluzione dei pacchi alimentari piuttosto laboriosa e macchinosa rispetto a quella dei buoni acquisto. Devi fare la lista dei prodotti, e qui già nascono – come abbiamo verificato – le prime discussioni: è più utile, anzi più necessario questo o quell’altro? Poi devi procurarti le merci e riempire i cartoni (immagino) nonché consegnarli agli interessati o portarli a casa loro quando questi non sono in grado di muoversi. È oltretutto una soluzione – me lo si lasci dire – un po’ da sfollati in tempo di guerra. Ricorda situazioni storiche di emergenza assoluta, ben peggiori di quella che stiamo vivendo in questi giorni tetri.
Alla soluzione macchinosa si accede attraverso un iter macchinoso. Bisogna prima telefonare. A un numero dedicato? No: al centralino del comune. Quando lo trovi libero, ti vengono fatte una serie di domande, peraltro pienamente legittime: composizione nucleo familiare, ISEE, luogo di residenza, ecc. A questo punto viene richiesto di spedire una mail con la quale si comunicano gli stessi dati che hai già fornito per telefono. È una mail dedicata? Ancora una volta no: è quella dei servizi sociali, e non è facilissimo trovarla. Se sulla prima pagina del sito del Comune vi fosse un chiaro ed evidente riferimento all’emergenza con, ben visibili, una mail e un numero telefonico dedicati, anche l’utente non troppo informatizzato saprebbe interagire più facilmente e rapidamente. E comunque, perché mai dover fare due volte la stessa cosa? In altri comuni a noi vicini, si salta il primo passaggio e si invia solo la mail, la quale è chiaramente indicata e dedicata all’emergenza.
Questo quanto alla procedura. Quanto ai tempi, mi risulta che richieste di pacchi alimentari rivolte all’Amministrazione martedì scorso non sono state ancora evase. Considerato che i fondi sono arrivati ai comuni da diversi giorni, forse un po’ più di celerità sarebbe stata possibile. E forse anche questa lentezza è all’origine dell’attuale questione dei prodotti “scaduti” che sarebbero stati consegnati ad alcuni richiedenti. Se quello che deve arrivare non arriva, allora si cerca di aiutare le persone in difficoltà come si può.
Tutto questo senza che nessuno debba sentirsi offeso: parlavo, come ho detto, solo con me stesso.
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