Corsa dei ristoranti al food delivery. Come cambia il lavoro per il ristoratore?
I tempi di crisi sono sempre momenti di grande cambiamento e di adattamento. È questo il caso di moltissimi ristoranti, anche nel Saronnese, che in queste settimane stanno rialzando le serrande delle proprie attività consegnando i prodotti a casa dei clienti
I tempi di crisi sono sempre momenti di grande cambiamento e di adattamento. Questo vale soprattutto per gli imprenditori che in questo periodi di emergenza sanitaria e di difficoltà economica per l’intero paese, cercano di riadattarsi alle nuove regole per dare continuità alla propria attività e arginare le perdite.
È questo il caso di moltissimi ristoranti, anche nel Saronnese, che in queste settimane stanno rialzando le serrande delle proprie attività consegnando i prodotti a casa dei clienti.
Come funziona un ristorante che lavora solo ed esclusivamente grazie alle piattaforme e ai canali online? Ce lo ha spiegato Giovanni Di Luccio, titolare del ristorante El Primero di Origgio, che da ormai oltre un mese ha riaperto la propria attività utilizzando il food delivery: «Ci siamo dovuti adeguare e abbiamo cambiato molte cose. Non è come lavorare con un ristorante aperto, però è un sistema che dopo un primo periodo di rodaggio ci sta adesso dando delle soddisfazioni».
Nuove modalità per prendere gli ordini, che vengono ricevuti via telefono, email, canali social e piattaforme digitali e soprattutto nuove regole igieniche sia per il personale che lavora in cucina nella fase di preparazione delle pietanze sia per i rider che consegnano a domicilio. Mascherine e guanti sono un must ed inoltre viene permesso al cliente il pagamento tramite contactless, per evitare qualsiasi contatto. Inevitabilmente poi l’attività ha dovuto ridurre il personale al proprio interno: «È stato ridotto un po’ il numero del personale – spiega il titolare – In piena attività arriviamo anche a 15 persone, oggi ci limitiamo a 3-4 persone e lavoriamo solo la sera».
Una delle più grandi piattaforme digitali di food delivery ha chiuso il mese di marzo con un incremento del 40% di nuove richieste dei ristoratori di iscriversi alla piattaforma. Il food delivery rappresenta certamente un’alternativa, che permette all’imprenditore di mantenere aperta la propria attività e al cittadino di ricevere un servizio richiesto.
El Primero: in dono alla Locale di Origgio e Cesate guanti, mascherine e gel igienizzante
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