Emergenza coronavirus: a Saronno pacchi alimentari per le famiglie in difficoltà
Sono stati incaricati CRI Comitato di Saronno, Banco Alimentare "Stefano Marzorati" e Casa di Marta per individuazione del contenuto e assemblaggio, la distribuzione partirà nei prossimi giorni. Domande ai Servizi Sociali
La giunta comunale di Saronno ha deliberato “Misure urgenti di solidarietà alimentari in relazione all’emergenza Covid-19” in data 7 aprile, illustrando le modalità di utilizzo del fondo straordinario relativo all’ordinanza n. 658 emessa dalla Protezione Civile il 19 marzo 2020, finalizzato al sostegno alimentare di chi è privo di paracadute sociale.
Al Comune di Saronno è stata assegnata la somma di euro 208.961,15. Con questa delibera è stato concordato di utilizzare tale cifra per la realizzazione di pacchi che contengano al loro interno beni alimentari e per l’igiene, da assegnare ai nuclei familiari che risultano essere esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica.
Sono stati incaricati CRI Comitato di Saronno, Banco Alimentare “Stefano Marzorati” e Casa di Marta tramite Emporio della solidarietà gestito dalla Cooperativa Intrecci, con i quali sin dalla pubblicazione dell’Ordinanza sopra richiamata l’amministrazione si è confrontata e coordinata per le operazioni di approvvigionamento, confezionamento, stoccaggio e consegna pacchi alimentari ai soggetti che verranno individuati in appositi elenchi redatti dai servizi sociali comunali, anche attraverso le segnalazioni delle associazioni di volontariato presenti sul territorio.
Le richieste di aiuto alimentare già da una settimana sono ricevute telefonicamente dai Servizi Sociali e per ognuna viene compilato un report di informazioni atte ad individuare i soggetti che hanno prioritariamente necessità all’aiuto senza aver già un sostegno sociale. Le informazioni rilasciate dai richiedenti a proposito delle proprie situazioni reddituali ed economiche hanno valore di autocertificazione e verranno accertate.
«Abbiamo identificato in questa prima fase il coinvolgimento di quelle organizzazioni territoriali che hanno un’esperienza consolidata su questo tipo di attività. A loro un ringraziamento di cuore per l’ulteriore attività di cui si stanno facendo carico e per aver condiviso da subito il progetto. Vogliamo utilizzare con responsabilità queste risorse affinché le famiglie che abbiano subito un danno economico a seguito del virus possano ricevere gli aiuti essenziali. Questo è un primo step del progetto che ha l’obiettivo di rispondere ai primi bisogni dei cittadini. Ci sarà un confronto con gli operatori per monitorare queste azioni», dichiara il sindaco Alessandro Fagioli.
«La scelta del pacco alimentare nasce innanzitutto dalla necessità di evitare il più possibile che i cittadini escano da casa per acquistare generi alimentari ed altro, così da rispettare il più possibile le precauzioni di prevenzione – spiega Gianangelo Tosi, assessore ai Servizi Sociali – L’unica eccezione è rappresentata da chi dovrà recarsi presso Casa di Marta per la diversa modalità di erogazione in cui è strutturato il loro servizio. Saranno indirizzate là persone che, in base all’età e alla vicinanza ed eventuali altri criteri, saranno ritenute più idonee a rivolgersi a questo ente, dove riceveranno una tessera per l’acquisto dei medesimi beni di prima necessità. Nello specifico, per la distribuzione di questi aiuti, saranno utilizzati al momento 60mila euro. L’intento è quello di riuscire a modulare e organizzare in modo efficiente gli aiuti. Temiamo una probabile impennata di richieste di sostegno ai Servizi Sociali che vogliamo essere in grado di affrontare. In conclusione, colgo l’occasione per ringraziare la delegazione CRI, il Banco Alimentare e Cooperativa Intrecci in cooperazione con Casa di Marta per l’aiuto nella individuazione del contenuto dei pacchi, il loro assemblaggio e la loro distribuzione che speriamo inizierà non appena possibile nei prossimi giorni».
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