LAV: Lotta al Covid-19, gravi deroghe alla macellazione degli agnelli
Nota di Lav, Lega Anti Vivisezione, denuncia le gravi deroghe alla macellazione degli agnelli introdotte da una Circolare del Ministero della Salute
Nota di Lav, Lega Anti Vivisezione, associazione animalista italiana che denuncia le gravi deroghe alla macellazione degli agnelli introdotte recentemente da una Circolare del Ministero della Salute.
Nonostante la spaventosa pandemia da Coronavirus, le misure restrittive adottate in molti settori trovano inconcepibili deroghe per il trasporto di animali e, in questi giorni, per la macellazione degli agnelli. Dopo l’adozione delle misure da parte della Commissione Europea per evitare restrizioni al trasporto di animali vivi a causa dell’emergenza Covid 19 che hanno introdotto una “green lane” per il trasporto degli animali verso il macello, di fatto derogando alle restrizioni preventive per la diffusione del Coronavirus, ora una Circolare del Ministero della Salute a firma del Direttore Generale dott. Silvio Borrello, introduce una grave deroga alle disposizioni di legge, consentendo la sosta degli agnelli fino a 3 giorni nei piazzali del macello.
Il provvedimento è un vero e proprio favore ai macellatori e un grave peggioramento delle condizioni di sofferenza degli animali, già stremati e stressati da trasporti nella maggior parte dei casi su lunga distanza: «Ora dovranno stare 3 giorni in un piazzale, esposti all’odore del sangue degli altri animali macellati, con un innalzamento dello stress senza precedenti – dichiara Roberto Bennati, Direttore Generale LAV – dopo la lunghezza dei viaggi e la conseguente sofferenza, gli animali accumuleranno anche la sofferenza di 3 giorni di sosta in un ambiente spoglio di cemento e asfalto e senza adeguate condizioni di cura degli animali, come sono tipicamente i piazzali dei macelli pensati solo per essere facilmente sterilizzati».
«Chiediamo al Ministro della Salute Roberto Speranza, l’immediato ritiro del provvedimento in un momento in cui i controlli veterinari sono meno stringenti e misure di questo tipo finirebbero anche per non avere alcun controllo adeguato – prosegue Bennati – l’applicazione della misura comporta un grave peggioramento del trattamento degli animali e ha potenzialmente effetti dannosi anche sulla salubrità e igiene delle carni. Non è certamente una misura a favore degli animali e dei consumatori».
«Troviamo irresponsabile che la Commissione UE, in un momento di lockdown e di Stati che adottano restrizioni ai confini per limitare la diffusione del Covid19, adotti misure che aumentino il trasporto degli animali vivi su gomma e aumenti in questa maniera il rischio di trasmissione del Covid 19 e di altre malattie animali, come ad esempio la blue tongue, che la stessa nota del Ministero della Salute riconosce come rischio – conclude Bennati – nonostante la pandemia in corso e le oltre 15.000 vittime solo in Italia, i Governi e i politici non imparano nulla dalla calamità quello che stiamo vivendo e si prosegue in comportamenti rischiosi per la salute pubblica, in favore di una attività economica come la macellazione che ora dovrebbe essere fortemente disincentivata soprattutto per evitare la diffusione di altre malattie e zoonosi animali».
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