Cassa in deroga e bonus da 600 euro: “Attivazione troppo complessa e inadeguata”
La presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Varese spiega come le criticità riguardano sia l’Inps sia le procedure regionali per la Cassa integrazione in deroga
“Troppo complessa e inadeguata l’attivazione gli ammortizzatori sociali. Servono procedure più veloci altrimenti la crisi economica derivata dall’emergenza sanitaria diventerà crisi sociale nel giro di due settimane per carenza di liquidità nelle famiglie”.
A dirlo è Vera Stigliano, presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Varese che spiega come le criticità riguardano sia l’Inps (per cassa integrazione e contributi a Partite Iva e autonomi) sia le procedure regionali per la Cassa integrazione in deroga.
Il portale Inps è continuamente in tilt non solo per gli attacchi hacker, ma per la difficoltà di reggere a 7 milioni di Partite Iva oltre ad autonomi e intermediari che in questi giorni cercano di accedere agli ammortizzatori sociali. A livello regionale le procedure lombarde per accedere alla cassa in deroga “sono state attivate solo due giorni fa e con una complessità assurda, con 13 pagine di modulo per la privacy, una delega specifica al professionista già delegato e il tutto da attivare con credenziali vecchie che spesso non funzionano. E chi dovrebbe fornire risposte tace”, racconta Vera Stigliano, presidente dell’Ordine dei Consulenti del lavoro di Varese.
“Le autorità assicurano che entro il 15 aprile i lavoratori riceveranno gli ammortizzatori sociali previsti. Ma non succederà e si rischia così di scatenare per le famiglie una crisi di liquidità e quindi crisi sociale che al sud è già iniziata, con colleghi consulenti del lavoro malmenati perché non riescono ad assicurare di portare a termine le procedure”, spiega la Stigliano, riferendo di come le pressioni, nel mondo del lavoro, stiano aumentando.
Secondo l’esperienza die professionisti per snellire le procedure basterebbe, ad esempio, introdurre il principio del silenzio assenso per l’approvazione delle istanze sugli ammortizzatori sociali, in modo da anticiparne la liquidazione. E anche evitare le informative ai sindacati per l’attivazione degli ammortizzatori visto che per tutti la motivazione è l’emergenza coronavirus.
Rispetto al futuro per ripartire questa volta serviranno finanziamenti e piani strategici reali accompagnati da un semestre bianco che annulli le scadenze di pagamento.
Queste ed altre richieste sono elencate più dettagliatamente nella Mozione approvata dagli Stati generali dei Consulenti del lavoro svolti in videoconferenza lo scorso 1 aprile e sottoscritta anche dall’Ordine dei Consulenti del lavoro di Varese.
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